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Il *valore Aggiunto* dell'Ulivo, regione per regione
31.08.2005
Il *valore aggiunto* dell'Ulivo, regione per regione Una ricerca di Giorgio Radaelli, di progettodemocratico.net

IL “VALORE AGGIUNTO” DELL’ ULIVO, REGIONE PER REGIONE

PREMESSA

Scopo di questa ricerca è calcolare il cosiddetto “valore aggiunto dell’ Ulivo”, la percentuale cioè di elettori che nelle ultime elezioni hanno espresso il loro voto per il centrosinistra senza però votare nessuno dei tradizionali partiti di quello stesso schieramento. E calcolarlo non solo su base nazionale, ma anche Regione per Regione.
In pratica - prendendo come riferimento le elezioni provinciali del 2004 e le Regionali del 2005 - si tratta di sommare tre diversi elementi:

1) i voti ottenuti alle Regionali del 2005 dalla lista UNITI NELL’ ULIVO (dove si è presentata) IN PIU’ rispetto ai voti ottenuti l’ anno prima alle provinciali dalla somma delle liste DS, Margherita, SDI e Repubblicani Europei. Questo calcolo è possibile solo nelle 63 province su 104 dove si sono tenute nel 2004 le elezioni provinciali, ma può essere comunque significativo di una tendenza generale essendo la maggioranza delle province e oltretutto quelle più significative (ad esempio le province di Roma, Milano, Napoli, Torino e di tutte le maggiori città);

2) i voti ottenuti dai candidati Presidenti del centrosinistra alle Regionali IN PIU’ rispetto alla somma dei voti ottenuti dalle liste che li sostenevano, nelle varie Regioni;

3) i voti ottenuti alle Regionali dalle cosiddette LISTE DEL PRESIDENTE nelle 5 Regioni (Liguria, Veneto, Puglia, Piemonte e Lazio) in cui si sono presentate.
La somma di questi tre elementi consentirà di quantificare i voti di coloro che alle ultime regionali hanno votato l' Ulivo - o comunque liste unitarie e indipendenti di centrosinistra - senza votare i tradizionali partiti di quello schieramento. Otterremo così quello che noi chiamiamo il “valore aggiunto”, Regione per Regione.

DIFFICOLTA’

Il sito del Ministero dell’ Interno, dove sono pubblicati tutti i dati elettorali ufficiali, non pubblica i risultati elettorali delle provinciali del 2004. Per quanto riguarda il primo degli elementi da calcolare, ho fatto quindi riferimento necessariamente ai dati in mio possesso, e che riguardano solo la regione Lombardia. Il calcolo esatto si può leggere cliccando qui:
http://www.webalice.it/giorgioradaelli/analisidelvoto.htm

Ritengo però che la percentuale così ottenuta per la Lombardia (circa il 2% dei voti) possa essere estesa con un buon margine di approssimazione anche alle altre Regioni, per motivi facilmente intuibili. Naturalmente questo 2% può essere contato come “valore aggiunto” solo nelle 9 Regioni in cui alle Regionali del 2005 è stata presentata la lista UNITI NELL’ ULIVO.
Per quanto riguarda invece il secondo degli elementi da calcolare, va precisato che il calcolo può essere fatto solo nelle Regioni a Statuto Ordinario, in quanto le Regioni a Statuto Speciale non sono state coinvolte nella tornata elettorale del 3-4 aprile 2005, e comunque hanno sistemi elettorali troppo diversi.
Inoltre il sito del Ministero dell’ Interno non pubblica i dati relativi alla Toscana e alla Puglia (per motivi a me ignoti), dati che quindi mi sono procurato da altre fonti non ufficiali. Infine, per quanto riguarda il terzo degli elementi da calcolare va precisato che la LISTA DEL PRESIDENTE che si è presentata in Piemonte (“Insieme per Bresso”) ha ottenuto il 2,9% ma si è presentata solo in 5 province su 8, mentre il dato medio “reale” dei voti ottenuti nelle 5 province in cui si è presentata è del 4,2%. Ho perciò tenuto buono quest’ ultimo dato, ai fini del calcolo finale del “valore aggiunto”.
Come si vede, la frammentazione dei dati su cui impostare il calcolo può dare un risultato finale non precisissimo, però sarà un risultato ugualmente significativo in termini di tendenza. E’ giusto specificare quindi che i risultati finali di questo calcolo vanno intesi con una percentuale di approssimazione dell’ 1% circa.
Là dove si dirà “Veneto 14%”, va inteso come “Veneto 14% circa”, cioè la percentuale ottenuta per quanto riguarda il Veneto oscilla tra il 13 e il 15 per cento dei voti.

RISULTATI:

Veneto 14%
Lazio 14%
Liguria 13%
Piemonte 11%
Lombardia 10%
Toscana 7%
Emilia-Romagna 6%
Marche 6%
Umbria 6%
Puglia 6%
Basilicata 5%
Campania 5%
Calabria 2%
Abruzzo 0

(in Abruzzo non c’era la lista UNITI NELL’ULIVO, non c’erano LISTE DEL PRESIDENTE, e la somma dei voti dei partiti è stata SUPERIORE ai voti ottenuti da Ottaviano Del Turco, quindi il “valore aggiunto” in quella Regione è stato zero).

La media nazionale è di circa il 7,5%.

Giorgio Radaelli

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