Due degli aspetti centrali dell’idea di responsabilità sociale, promossa dall’ Unione Europea, sono la trasparenza e la partecipazione, quindi la possibilità di controlli di qualità di prodotti, servizi e processi produttivi da parte degli stakeholder (lavoratori, consumatori, cittadini…) di un’impresa, di un’organizzazione o di un territorio Ma i modelli esistenti di documentazione delle buone pratiche di Responsabilità sociale d’impresa invece, sono molto spesso autoreferenziali e non prevedono l’effettivo coinvolgimento degli attori coinvolti nei processi produttivi dell’impresa o del territorio. Vengono così facilmente elusi gli essenziali requisiti di trasparenza e di partecipazione, a favore di superficiali operazioni di facciata o di effimeri tentativi di recupero di fiducia nei confronti della clientela e del territorio.

Diventa pertanto auspicabile un orientamento della Responsabilità Sociale alla dimensione territoriale e comunitaria, dove i processi produttivi possono diventare "leggibili" per tutti rispetto alle ricadute economiche, sociali ed ambientali; E’ quindi possibile prevedere delle forme partecipative degli attori coinvolti (sia nell’ambito aziendale che territoriale) nella definizione degli obiettivi di sviluppo sia rispetto ad un controllo sociale non fine a se stesso, ma volto a favorire l’affermazione di processi di miglioramento continuo delle proprie performance economico, sociali ed ambientali, sia in un processo di coesione sociale e reale sussidiarietà che vada a rafforzare il legame tra i diversi attori sociali, economici ed istituzionali; il senso di appartenenza al territorio; il senso di corresponsabilità degli stessi attori ad un progetto di sviluppo definito insieme.

Per far questo Veneto Responsabile - in collaborazione e con il sostegno di Parco Solidale - sta predisponendo e presenterà entro ottobre 2005: · la definizione di un modello di processo che vada a rendere praticabile la Responsabilità Sociale di territorio in un contesto economico-sociale individuato, rendendo effettive e costruttive le relazioni e le reti tra imprese - istituzioni -società civile locali - organizzazioni sindacali; · la diffusione ed il confronto su alcune delle più significative buone pratiche di RST già in atto; · la promozione e la presentazione alle parti sociale e alla cittadinanza del modello elaborato per la praticabilità di processi di RST.

Su questi aspetti si sta concentrando l’azione di Veneto Responsabile e ritenendoli assolutamente significativi il Parco Solidale ha deciso di dare avvio ad una forte azione di collaborazione.

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