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Da Gela una lettera a Pisanu
14.09.2005
Richiesta al Ministro degli Interni On. Pisanu a firma di:
don Luigi Ciotti (presidente di Libera), Rosario Crocetta (Sindaco di Gela), don Luigi Petralia (Parrocco Chiesa Santa Lucia di Gela) e On Lumia (Commissione Nazionale Antimafia) in merito alla richiesta di asilo dei profughi sbarcati a Gela.

COMUNE DI GELA
UFFICIO DI GABINETTO DEL SINDACO
Gela, ____ settembre ’05
Prot.nr.________ Gab.Sind.
Pos./Sind./
Oggetto: richiesta asilo profughi
A Sua Eccellenza
Ministro degli Interni
On. Giuseppe Pisanu

Eccellenza,
la vicenda dello sbarco clandestino, avvenuto a Gela, nella notte tra il 10 e l’11 settembre scorso, che ha riguardato 168 profughi, prevalentemente, eritrei e palestinesi, conclusasi con la morte di 11 giovani, di età compresa tra i 17 e 22 anni, ha provocato un grave turbamento nella coscienza dei cittadini siciliani e italiani tutti.
Ragazzi come tanti, potrebbero essere i nostri figli, vittime di mercanti di uomini che strumentalizzano la sofferenza dei poveri per i loro scopi di profitto.
Siamo consapevoli che vicende del genere siano destinate a provocare dibattiti e anche polemiche sulla questione relativa alla legge sull’immigrazione, sul diritto d’asilo, sulle misure da adottare.
Per chi come noi ha condiviso la tragedia di questi ragazzi, ogni questione ideologica attorno al problema dell’immigrazione, diventa secondaria, rispetto alla necessità della solidarietà umana.
Abbiamo apprezzato il grandissimo ruolo umanitario che Prefettura, forze dell’ordine (Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza), Croce Rossa, associazioni di Protezione Civile, Comando dei Vigili Urbani, Associazioni religiose e laiche, i cittadini tutti di Gela e tutte le forze sociali e politiche della città, hanno profuso nell’opera di assistenza ai profughi.
Noi abbiamo, ancora, in mente le immagini dei nostri poliziotti che non hanno esitato a gettarsi in mare per salvare dei ragazzi, donne e bambini in pericolo e recuperare i corpi di coloro che avevano, purtroppo, già perduto la vita.
Così come consideriamo, estremamente positiva, l’adesione che la Città di Gela ha dato all’idea di seppellire i morti presso il Cimitero della città, riservando un settore ai defunti di religione islamica.
Noi non vogliamo impelagarci nelle questioni che attengono i diritti previsti dalle leggi vigenti nei confronti degli immigrati, vogliamo, invece, sollevare un problema di solidarietà e d’asilo umanitario.
Riteniamo che nei confronti dei ragazzi, donne e bambini che hanno subito la tragedia di sopravvivere ai loro compagni, in un viaggio disperato di tre giorni, con unico alimento qualche dose razionata di acqua, possa essere compiuto un grande atto che rispetti la dignità e la sofferenza di questi nostri fratelli poveri.
Signor Ministro, Le chiediamo, in uno sforzo eccezionale, di riconoscere a tutti questi profughi, sbarcati a Gela, un diritto d’asilo, che possa consentire loro di trovare un lavoro e un tetto.
Il Comune di Gela è disposto, eventualmente, a fare la propria parte, per aiutare e sostenere l’inserimento di questi nostri fratelli.
Confidiamo che, in questo caso, di fronte ad una tragedia, così spaventosa, il senso dell’umanità e della solidarietà possa prevalere sulle ragioni della burocrazia.
La ringraziamo, a nome di quei poveri, dei cittadini siciliani e italiani, che pensano che la difesa della nostra civiltà si faccia veramente, quando si sceglie la dottrina dell’amore e della carità, dell’accoglienza e non dell’odio.
Certi che farà il possibile per quanto di Sua competenza, porgiamo cordiali saluti.
Don Luigi Ciotti - Presidente “Libera”
Rosario Crocetta - Sindaco di Gela
Don Luigi Petralia - Parroco Chiesa S. Lucia
On. Giuseppe Lumia - Componente Commissione Nazionale Antimafia

Fonte:  http://www.gruppoabele.org/Index.aspx?idnews=47794

 

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