28.09.2005
Chi ha ucciso Ilaria Alpi? Traffico dei rifiuti? Traffico di armi? Una banda di rapinatori somali? La nascita del primo terrorismo islamico? La soluzione, in fondo alla pagina. La sera del 13 luglio la Commissione parlamentare d’inchiesta sull’omicidio della giornalista Ilaria Alpi e dell’operatore Miran Hrovatin, commissione presieduta da Carlo Taormina, ha ascoltato Antonio Evangelista, dirigente della Digos che negli anni ’90 aveva seguito, con un altro incarico all’interno della polizia, alcune delle più importanti inchieste sul traffico dei rifiuti. Chi lo conosce, assicura che Evangelista è un poliziotto con un alto senso dello Stato e una cultura importante di democrazia e trasparenza, virtù che purtroppo - a quanto si dice - hanno rallentato la carriera del dirigente. Durante l’audizione Taormina chiede due volte a Evangelista se vuole passare in seduta segreta, strumento a cui Taormina ricorre spessissimo, ma Evangelista con spirito di trasparenza per due volte rifiuta la segretazione dell’audizione. Grazie a questo no doppio di Evangelista possiamo leggere la sua audizione, rimasta pubblica. Ecco un passo decisivo della deposizione. Evangelista racconta che fra il ’98 e il ’99 fu messo sotto controllo il telefono di Faduma, figlia del generale somalo Aidid, la quale abitava in Italia e che parlava spesso al telefono con la zia Awa (anch’essa in Italia) e con “un tale Fortunato, ufficiale dei Servizi, che lavorava con un generale (sempre dei Servizi), all'epoca colonnello”. Dice Evangelista: “Da queste intercettazioni risulta che sia Faduma che Awa sono al corrente - è detto da loro, perché parliamo di telefonate e non potevamo andare a cercare ulteriori riscontri in Africa - che Marocchino traffica con le sue navi in rifiuti tossici, che il padre di Faduma, nonché la giornalista, sarebbero stati uccisi dai nostri Servizi e, nella fattispecie, in una telefonata viene indicato il generale dei Servizi, unitamente ad altri generali somali”. E poi il dirigente della Digos aggiunge: “Invece, per quanto riguarda le intercettazioni tra Faduma e Fortunato, in merito alla situazione politica esistente in Somalia e alla situazione corrente - la commissione Gallo di cui vi dicevo prima -, c'è una telefonata in cui commenta e si riferisce a Duale, l'avvocato somalo che diceva che l’ufficiale dei Servizi aveva ucciso la Alpi, e Fortunato commenta dicendo: possono dire quello che vogliono, ma non ci sono prove”. Ma c’è un altro racconto. Di un altro testimone. […]
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Il testo dell’audizione: http://www.e-gazette.it/approfondimenti/ap611.htm
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