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Fondata a Monte San Savino la Rete dei Cittadini per l'Ulivo
15.06.2003

Venerdì 13 e Sabato 14 giugnoAssemblea Costituente di Cittadini per l'UlivoMonte San Savino.

SINTESI DELL'INCONTRO DI SABATO 14 GIUGNO (mattina)ore 10:00 - inizio lavori.

Al tavolo della presidenza Andrea Ferrazzi, Nicola Serini, Lella Massari, Marina Guglielmi e Deo Fogliazza, che presiede.

Fogliazza saluta i delegati, i parlamentari presenti e i movimenti che hanno accettato l'invito. Ringrazia inoltre la stampa presente, radio Radicale e Centomovimenti news che seguiranno i lavori in diretta. Invita tutti ad un autentico confronto non diplomatico, senza fronzoli e propositivo e richiama lo slogan "L'Ulivo non può attendere". Ringraziamenti anche per l'amministrazione comunale di Monte San Savino e il sindaco Meacci (applausi scroscianti) Ringraziamo le formichine, che - qualche volta - nel loro piccolo si "incazzano": speriamo di non doverlo più fare in futuro. Ringraziamo Iginio Ariemma, Pietro Scoppola assente per motivi di salute (applausi), grazie a loro noi siamo qui. Limite di 6 minuti per ogni intervento.

ore 10:20 - Introduzione di Iginio Ariemma

La vittoria netta, indiscutibile delle recenti elezioni ci richiede ancora più di prima di rilanciare l’Ulivo e il processo costituente che è l’obiettivo primario de “I Cittadini per l’Ulivo”...(clicca su www.cittadiniperlulivo.net) per leggere la versione integrale dell'intervento)

ore 11:00 - Renzo Sensoni (Coord. Provinciale Ulivo di La Spezia) Ha costituito un coordinamento provinciale dell'Ulivo a La Spezia: 122 persone (divise equamente fra partiti eletti e società civile), 7 partiti, 2 liste locali. Ringrazia le assemblee dei Cittadini per l'Ulivo da cui ha tratto spunti per lavorare. Richiama la specificità dei Cittadini per l'Ulivo: non senza, non contro ma non solo con i partiti. Mette a disposizione la sua documentazione augurandosi che altre province possano trarne qualcosa di utile.. Il processo di unità dell'Ulivo deve andare avanti dall'alto e dal basso.

ore 11:15 - Elio Veltri (Opposizione Civile) Ci vediamo periodicamente, speriamo che questo incontro serva ad accelerare la costituente dell'Ulivo. Chiediamo una elaborazione comune tra partiti eletti e movimenti. Proponiamo un comitato misto per mettere in piedi la costituente con progetti concreti per uscire dalla genericità. Altrimenti prevale il diritto di veto. La costituente si fa con chi ci sta il forum programmatico gli pare simile ad una piazza sessantottina. Il progetto è importante ma non esiste progetto senza soggetto politico. Parlando della situazione italiana afferma che il presidente del consiglio ha perduto per ché ha ferito la democrazia e lo stato di diritto. Nessun altro paese al mondo potrebbe subire ciò che sta subendo l'Italia. Cita i giornali internazionali e i giudizi sferzanti che all'estero danno del nostro paese. La gente è disposta a sacrifici materiali ma per i valori è capace anche di morire.

ore 11:30 - Sergio Cofferati (presidente fondazione Di Vittorio) È d'accordo con la relazione di Iginio Ariemma. Per ciò che concerne le ultime elezioni è contrario al trionfalismo, ma anche alla sottovalutazione del fenomeno. Sottolinea:- il valore incrementale del presentarsi insieme; importante e decisiva la presentazione di uno schieramento largo (Ulivo + Italia di Valori + Rifondazione Comunista)- altrettanto importante che le coalizioni si sono costruite su programmi- Ci sono luoghi simbolici, per esempio dove abbiamo vinto nella casa dell'avversario. Si profilano rotture che forse si ricomporranno solo sugli interessi materiali. Ma in aree del centro nord si registra la rottura della Casa delle Libertà con i suoi segmenti sociali di riferimento; una crepa vistosa che può produrre spostamenti decisivi . Non crede che la legislatura si interromperà prima del termine previsto. È quindi necessario lavorare per rafforzare alcuni elementi:- Confermare il maggioritario difendersi dalla voglia diffusa di proporzionale.- Denunciare sistematicamente i guasti prodotti dal governo nel campo della giustizia e anche dell'economia.- Predisporre in vista delle elezioni europee iniziative forti che diano il senso dell'identità unitaria dell'Ulivo.- Costruire con pazienza e determinazione il progetto condiviso dell'Ulivo chiamando a raccolta competenze presenti nei partiti nei movimenti e nella società civile. Dal progetto si dovrà poi desumere un programma di legislatura coerente con esso. Questa è la metodologia per dare identità all'Ulivo Non bisogna, per la fretta, perdere contatto con importanti segmenti politico-sociali. Per quanto riguarda Bologna è interessato perché lì è radicata la buona politica che può consentire ulteriori innovazioni e che può costituire un esperienza emblematica che insieme ad altre diffuse nel territorio nazionale potrà portare ad una "massa critica" che avrà sbocco nazionale. Tornando al progetto si augura che tutte le componenti siano coinvolte con pari dignità. Al modello del presidente del consiglio si risponde con un altro modello di società. È convinto che rafforzando i corpi intermedi (anche movimenti) si blocca il plebiscitarismo. I cittadini ci hanno chiesto di partecipare alla costruzione del loro destino. Corrispondiamo in tutti i territori a queste richieste : le difficoltà diminuiranno perché la "massa critica" della buona politica influirà sulla politica nazionale.

ore 11:45 - Giorgio Calò (Italia dei Valori) Bene Cofferati a Bologna, ma con un occhio alla politica nazionale. Oggi continua in Iraq la guerra. Avevamo ragione nella nostra battaglia per la pace, gli eventi lo dimostrano. Saluto da Di Pietro che è a Londra. Ritiene necessario stimolare i partiti a rinnovarsi e i cittadini a mobilitarsi sui grandi temi della giustizia e della democrazia. L'Ulivo a rete sarà essenziale per questa funzione. Alle amministrative si è vinto perché abbiamo presentato i candidati migliori. È aumentata l'attenzione dei cittadini al tema della legalité dal 2001 ad oggi, è importante tornare alla cultura delle regole. È d'accordo con Ariemma e, i partiti devono fare un passo indietro e operare con le altre componenti con pari dignità. Il 18-19 prossimi ci sarà l'approvazione della legge dell'immunità (impunità), stabiliamo subiti la raccolta di firme per il referendum abrogativo, i moduli sono già in stampa.

ore 11:55 - Giorgio Gavrosky (comitato 2 aprile per l'Ulivo - Roma) Riflette su Monte San Savino e sulle preoccupazioni che si rifacesse un "partito politico". È necessaria una vasta apertura sui problemi. Si chiede come si possa fare concretamente il forum programmatico. A Cofferati: L'Ulivo è credibile a livello locale e non a quello nazionale, se fossimo al governo ci divideremmo su tutto, perché problemi complessi richiedono sintesi complesse (es. vedi Bassolino e Rutelli: ottimi sindaci, meno efficaci a livello nazionale). Propone per il forum un sito internet sulla formazione del programma con il concorso di tutti e propone inoltre un comitato scientifico nominato con criteri esclusivamente di competenza.

ore 12:00 - Dario Franceschini (Coord. Segreteria della Margherita) Condivide la relazione di Ariemma.La seconda parte della legislatura sarà peggiore della prima; accentueranno il loro livello di attacco alle istituzioni. Hanno elaborato un sistema neo-proporzionale, mantenendo i collegi; sarebbe un ritorno al passato per cui è necessaria una battaglia ferma e decisa. Nota una certa assuefazione dell'opinione pubblica: non si mobilità più come alcuni mesi fa. L'Ulivo deve offrire a tutti, specialmente ai giovani, lo spazio per fare politica con ma anche oltre i partiti. Si dovevano fare passi avanti: lo slittamento del 13 aprile ha privilegiato la visibilità dei partiti.Sulle amministrative: la coalizione larga vince, ma più allarghiamo meno saremo omogenei. Partire da subito per:- regole di convivenza nella coalizione ulivo- programma: è un problema grosso ma prima si comincia meglio è; non parliamo più solo di leadership- Necessario confronto programmatico con Rifondazione Comunista e Italia dei Valori per individuare modelli sociali alternativi Propone l'istituzione degli stati generali dell'opposizione con riunione permanente perché il tempo di qui alle elezioni è tutto indispensabile per riuscire a vincere e tornare a governare.

ore 12:15 - Vannino Chiti (coordinatore nazionale segreteria Ds) Che fare perché l'Ulivo decolli? È necessario un rapporto corretto tra partiti e cittadini: non si può fare come in passato. La politica ha bisogno di partiti e cittadini. Questioni discriminanti: l'Ulivo sia formato dai partiti, dagli eletti (responsabilità maggiore verso tutti gli elettori) e i cittadini che decidono di far parte dell'Ulivo (ad es. Cgil, Arci ed altro non possono far parte dell'Ulivo, Opposizione Civile e altri movimenti della società invece sì). Si parta dunque con gli elenchi di elettori . Le elezioni dicono che si può vincere anche alle politiche. Oggi abbiamo bisogno di costruire l'Ulivo-alleanza politica e non mero cartello elettorale. È interessante notare che Rifondazione Comunista quando non si è alleata con l'ulivo ha avuto risultati negativi. Quindi gli elettori di rifondazione preferiscono l'alleanza Ulivo anche rispetto al loro partito di appartenenza. Ora è necessario un ulivo nazionale. Non esiste un progetto, una questione programma, senza l'Ulivo, che ne è parte fondante. Deve essere l'Ulivo e non i singoli partiti che decide le alleanze dal comune fino al livello nazionale, i candidati a tutti i livelli, i programmi comuni, le regole. Se Rifondazione Comunista non vuole far parte dell'Ulivo, costruiamo una alleanza di legislatura. Propone le primarie per il presidente del consiglio: il leader uscirà rafforzato da milioni di voti degli italiani e avrà la forza di governare per l?intera legislatura. Osserva che a livello nazionale c'è stato un blocco nelle forze politiche che prima hanno detto sì alla costituente e poi si sono tirate indietro. Chiede quindi un confronto per conoscere le ragioni di chi non vuole l'alleanza politica.

ore 12:25 - Fabio Roggiolani (capogruppo dei verdi toscani) Se costruiamo una vera democrazia interna noi alla costruzione dell'Ulivo "ci stiamo". Non ci stiamo ad imposizioni. L'impostazione di questa assemblea è buona, mentre a livello nazionale ci sono problemi. È tempo di fare un incontro tra tutte le opposizioni in una sede di confronto permanente. Ci sono questioni programmatiche Ci vuole un nuovo linguaggio per ritrovare lo spirito dell'Ulivo, per mettere insieme culture diverse. Se toglieremo incrostazioni noi siamo pronti, altrimenti stiamo fuori. Precisa che l'intervento è stato concordato con Pecoraro Scanio.

ore 12:30 - Enrico Morando (Senatore dell'Ulivo) L'Ulivo di Ariemma ancora non c'è e dobbiamo costruirlo. Non c'è perché ha prevalso una battaglia paralizzante tra un'idea di ristrutturazione di un Ulivo paritetico e l'idea di egemonia antagonista, la quale non si è imposta perché non abbastanza forte ma capace di bloccare il processo unitario. Ora si stanno creando le condizioni per la costruzione vera dell'Ulivo, per merito anche dei cittadini per l'Ulivo e per un indebolimento dell'impostazione egemonica dei partiti. In tal senso il referendum di domenica e lunedì sarà significativo. L'Ulivo descritto da Ariemma è una sponda forte ai movimenti, che altrimenti rischierebbero un drammatico riflusso. Bisogna stringere i tempi: valgono le proposte già fatte in particolare è necessario il regolamento dei gruppi parlamentari dell'Ulivo. Su questi punti dobbiamo muoverci:- le primarie per le elezioni del 2004 a tutti i livelli e anche per le politiche per sottrarre ai partiti, cui non appartengono più le designazioni dei candidati.

ore 12:40 - Chicco Crippa (Coord. Ulivo Lombardia) Non possiamo a lungo lasciare il paese nelle mani di chi ora lo governa. Di qui l'esigenza di fare l'Ulivo al più presto. L'Ulivo è andato indietro: a ogni passo avanti qualcuno si è opposto (una volta Pecoraro Scanio, una volta lo Sdi eccetera). Il nostro sfondamento al centro dei partiti non è riuscito. Ci siamo comportati come laboriose formiche, continuiamo la nostra battaglia di pressione sui partiti. Il doppio binario é ancora all'ordine del giorno. L'Ulivo è una coalizione che, alla fine dei conti, non interessa a Bertinotti. Avviamo dunque il binario che comincia a fare l'Ulivo con quelli che ci stanno. Usiamo ciò che abbiamo a partire dal gruppo Artemide.

ore 12:45 - Lucio Lanfranchi (comitato 2 aprile per l'Ulivo)Invita a collegare l'Ulivo con l'Europa, richiama i valori di Giuseppe Dossetti, che sono quelli fondanti della nostra costituzione, tutt'ora più validi che mai, in un momento in cui sono pesantemente sotto attacco.Invita i presenti e i partiti politici a riflettere sul fatto che la Costituzione Italiana ha un nucleo rigido non modificabile a colpi di maggioranza; non solo la prima parte ma anche la seconda. La nostra costituzione, anche per questa sua struttura, è la più bella del mondo. I cittadini sono necessari, insieme ai partiti per riaffermare la centralità e l'attualità dei valori fondanti della costituzione. Deve essere chiaro che la legge sull'impunità non si può fare, neanche con legge di riforma costituzionale. È necessaria dura opposizione su questo livello.

ore 12:50 - Riccardo Scarfatti (Libertà e Giustizia) Ringrazia i presenti per la loro genuina voglia di Ulivo. Porta il saluto di Sandra Bonsanti, presidente dell'associazione Libertà e Giustizia. Ci sono ruoli diversi per fare la stessa cosa, cioè corrispondere alla domanda, trasversale nel paese, di un nuovo modo di fare politica. È necessario rafforzare l'anello mancante tra partiti e società civile, cioè le vostre e le nostre associazioni. Ritiene ci sia bisogno di far chiarezza sulle differenze fra Ulivo e coalizione di centrosinistra, condivide ciò che Crippa ha detto sull'Ulivo come luogo dell'unità dei riformisti. L'Ulivo è l'ambito giusto per aggregare tutte le forze riformiste del paese. Per far ciò abbiamo bisogno di innovazione: dobbiamo cioè individuare quello che occorre al paese. La società civile vive nel cambiamento, essa è fucina di elaborazione e di innovazione. L'Ulivo si deve fare con tutti i disponibili: Libertà e Giustizia è disponibile.

ore 13:00 - Daria Colombo (Girotondi Milano) I girotondi nascono nella mia cucina di casa, ritengo quindi di poter dire qualcosa su cosa siano e cosa non siano i girotondi:- siamo trasversali- guardiamo all'Ulivo e oltre- non nasciamo contro i partiti (che sono una forma sostanziale di democrazia).Molti punti ci uniscono: Europa, informazione, globalizzazione, Berlusconi. Sono d'accordo sull'analisi di Ariemma: i cittadini sono utili ai partiti, perché non può più essere che i partiti siano i proprietari esclusivi della vita politica. Molti cittadini per far politica non vogliono passare attraverso i partiti. I partiti che fanno sintesi, devono tener conto dei corpi intermedi, i quali non devono mai pensare di trasformarsi a loro volta in partiti. I partiti non devono esercitare veti ai movimenti e viceversa. È necessario quindi il forum permanente sul programma, ma si deve evitare ogni rischio di verticismo. I movimenti sono gruppi di pressione e tali devono restare.ore

13:15 - Rosy Bindi (Parlamentare dell'Ulivo) Ringrazia il sindaco e l'amministrazione di Monte San Savino, il paese che da Gargonza a oggi è diventato un simbolo per l'Ulivo. Cofferati è già stato qui, considerato come leader di una stagione di movimenti, oggi io gli chiedo addirittura un triplo ruolo, un impegno per Bologna, un impegno per l'Ulivo a livello nazionale e un impegno per il rapporto con i movimenti. Dobbiamo fare una sintesi dei passi positivi e degli errori, la memoria è indispensabile per la politica. È d'accordo con la relazione di Ariemma e aggiunge che i risultati elettorali non sono andati bene per caso: il 50% è merito nostro, il resto dei nostri avversari (esempio del Friuli). Per quanto riguarda i nostri meriti sono stati fattori premianti: l'unità e i bravi candidati; dove abbiamo perso (veneto) abbiamo fatto degli errori. La voglia di vincere e la consapevolezza di farcela hanno comportato il ritorno al voto della nostra gente e l'astensione di molti di quelli della destra. Non disperdiamo il grande patrimonio rappresentato dai movimenti . La coalizione ha bisogno di tenere vivi tutti i fermenti della società (anche altre associazioni come l'Arci e le Acli hanno avuto nuovo impulso dai movimenti), voi cittadini per l'Ulivo continuate ad essere perseveranti nelle vostre richieste di unità. Berlusconi da corpo ai sentimenti meno nobili che esistono nel paese, e da ciò trae il suo consenso, noi dobbiamo contrastarlo culturalmente ed eticamente prima ancora che politicamente. Per far ciò dobbiamo realizzare la nostra unità intorno ad un progetto di società, per produrre poi un programma nel corso dei prossimi due anni. Dobbiamo stare insieme tutti, facendo il grande Ulivo che si alleerà poi con gli altri che non vorranno farne parte organicamente, devono esserci dentro tutte le sensibilità. La pace è un tema del popolo cattolico e del popolo della sinistra. Adesso spetta a chi ha in mano le decisioni sciogliere i nodi che ancora impediscono il decollo dell'Ulivo.

ore 13:30 - Tana De Zulueta (Parlamentare dell'Ulivo) Monte San Savino porta bene all'Ulivo. L'intervento di Rosy mi consente di addentrarmi in proposte pratiche: deve nascere da qui l'atto costitutivo dei comitati per l'Ulivo, il "mediatore disinteressato". Di ciò non possiamo fare a meno. Questa è la premessa per l'assemblea costituente dell'Ulivo. La relazione di Ariemma è molto impegnativa e la condivido. Mi piace sottolineare l'esigenza di un percorso inclusivo, che tenda ad allargare l'Ulivo; una cultura delle regole che serva a dirimere in modo corretto le divergenze inevitabili. È necessaria la costruzione di una federazione dell'Ulivo che sappia uscire dalle ambiguità; ce ne sono state tante nei due anni di sofferta opposizione, penso ad esempio a come è stata lasciata cadere la convocazione dell'assemblea, che doveva dare inizio alla costituente, del 13 aprile e anche del 20 giugno. Su tutte le controversie, non è mai stata consultata l'assemblea dei parlamentari dell'Ulivo, a testimonianza di come i partiti restino attaccati al loro ruolo egemonico. Facciamo un percorso virtuoso, attenzione: l'assemblea dei parlamentari senza un progetto-Ulivo discusso e condiviso, rischia di usare il voto per regolamenti di conti interni. Ripartiamo dai territori per costituire coordinamenti di collegio, da lì il percorso deve ripartire. Il maggioritario uninominale non è democrazia completa se non ci sono elezioni primarie, o altri sistemi democratici, per la scelta dei candidati. D'accordo, quindi con "l'anagrafe" degli elettori dell'Ulivo. Il 19 giugno, Paul Ginsborg, Marina Astrologo, Teresa Mattei, Paolo Sylos Labino, Massimo Marnetto presenteranno un appello per la trasparenza delle candidature e uno schema di proposta per la selezione delle candidature alle regionali (preparato da Stefano Ceccanti). Se sperimenteremo le primarie alle regionali sarà poi facile trasferirle anche a livello nazionale.

ore 13:45 - Vittorio Marinelli (Osservatorio Europeo della Legalità) L'osservatorio Europeo della legalità considera Di Pietro come uncatalizzatore (che ironia! È stato descritto dalla stampa comefiancheggiatore di Bin Laden)Moretti è stato una causa esterna per far scoppiare la Bomba, igirotondi e i movimenti sono stati una sferzata di energia per far fareai politici una buona politica. (anche negli Usa oggi sta succedendo lastessa cosa). Siamo con voi come osservatorio della legalità.

ore 14:00 - Andrea Manciulli (Ds Toscana) La Toscana ha vissuto tutti i momenti della scossa positiva che ci siamo dati.In queste elezioni chi non è stato unitario è stato penalizzato, vedi rifondazione comunista quando è stata per conto suo.Costruiamo la convivenza con: il lavoro quotidiano una reciproca legittimazione che ci spinga alla concretezza.Grande ricchezza della Toscana: una coltura promiscua sulle colline toscane nessuno può fare a meno dell'altro, così in politica.Abbiamo ospitato il Social Forum, siamo quindi legittimati a dire quantoaffermo: dobbiamo restituire legittimazione alla politica e la società civile serve alla politica per rilegittimarsi.

ore 14:15 - Antonio Stanganelli (cittadini ulivo e giustizia e libertà) Faccio un intervento operativo: la gente che vuole operare per il paesevuole sentirsi libera. Questo Centrodestra ci rende sudditi ignavi, l'opposizione in parlamento è quasi insignificante e non bastano i girotondi.Accogliamo la proposta di referendum fatta da opposizione civile. Libertà e Giustizia fanno parte integrante del nostro progetto-Ulivo. Chiedo una proposta programmatica sui referendum e sulla libertà di informazione.

ore 14:25 - Franca Chiaromonte (Parlamentare Ulivo - Emily)La politica non fa molto per avvicinarsi alle donne. È d'accordo con Tana de Zulueta, Ariemma, Cofferati su due punti:- la tornata elettorale premia la coalizione rispetto ai partiti- manca un tassello fondamentale, la costituzione di soggetti del bipolarismo Emily è associazione parziale (non perché femminile ma perché ha lo scopo della partecipazione femminile alla politica) saremo con le nostre competenze nel "forum" d'accordo su tutto (federazione, mix di partiti e movimenti) Occorre una cabina di regia con l'obiettivo di "una testa un voto" perché ognuno partecipi per ciò che è e non perciò cui appartiene.

*****

Nel pomeriggio l'Assemblea ha approvato l'Atto Costitutivo e lo Statuto della nuova associazione "Rete dei Cittadini per l'Ulivo", nonché i documenti politici e programmatici per l'azione futura.

E' stato eletto il nuovo Coordinamento nazionale, di 80 componenti, rappresentativo delle diverse realtà locali e regionali disseminate sull'intero territorio nazionale.

E' stato confermato l'incarico alla Commissione Tecnica composta da Marina Guglielmi, Lella Massari, Andrea Ferrazzi, Deo Fogliazza e Nicola Serini.

La Commissione Tecnica é incaricata di formulare le proposte di lavoro e di iniziativa politica per la prima riunione del Coordinamento Nazionale prevista per la metà del prossimo mese di Settembre.

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