Saremo in tanti in piazza, anche perché uno specifico referendum ha sancito democraticamente il bipolarismo ed è impossibile digerire l’arroganza di chi, per basso calcolo e tornaconto truffaldino, vuole prevaricare la volontà dell’elettorato già così ampiamente espressa e ratificata nel tempo.

Saremo tanti in piazza anche per manifestare contro leggi che minano alla base regole elementari di giustizia e di convivenza civile: vedi la legge ex Cirielli che prescrive reati gravi, solo per favorire qualche amico (si fa per dire) e manda al macero il lavoro di anni di attività per la giustizia. Vedi la riforma della procedura fallimentare che sancisce che gli insolventi sono protetti e salvaguardati a danno dei più deboli, secondo una riforma ‘’copernicana’’ (sic) che permetterà ai falliti di tornare ‘’serenamente’’ a operare sul mercato senza problemi, basta che si siano accordati con i maggiori creditori (cioè le banche) senza preoccuparsi dei piccoli creditori, magari i propri ex-dipendenti, o i risparmiatori che gli hanno affidato i propri beni, a questo indotti proprio dalle banche.

Saremo tanti in piazza per far sapere che vogliamo leggi giuste per tutti, e non riforme che smantellano lo stato di diritto per legalizzare lo stato dei forti e dei potenti o dei loro amici.

Saremo tanti in piazza per affermare che non vogliamo il carcere per i più deboli e derelitti, ma vorremo il carcere per i misfatti odiosi che vengono perpetrati a danno della comunità e delle virtù sociali quali ad esempio la solidarietà.

Saremo in piazza con Prodi e con tutte le persone oneste che vogliono tornare ad aver fiducia nelle istituzioni e nello Stato.

Fonte: Communitas2002

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