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Non vogliono perdere, non pensano al bene del Paese
5.10.2005
Serata fredda e piovosa, pressoché invernale. Eppure erano un centinaio i presenti in Sala Rodi all’incontro promosso per Lunedì 3 ottobre dal comitato ‘Cremona per l’Ulivo’ sulla ‘legge truffa’ e le primarie dell’Unione.
Un pubblico attento, informato, che ha dimostrato di apprezzare l'iniziativa ed ha partecipato con domande pertinenti e con interventi puntuali.
«Hanno preparato una bella polpetta avvelenata. Se riusciranno ad approvarla, riusciranno anche a rendere arduo il compito del prossimo governo e della prossima maggioranza. Ai danni, però, dell'intero Paese.».
Il professor Stefano Ceccanti, docente universitario di diritto costituzionale a Bologna ed alla Sapeinza di Roma, ospite d'onore della serata, ha esordito con questo ragionamento.
«Con questa legge elettorale, che é tutto fuori che una riforma positiva, il centrodestra punta a minimizzare la propria sconfitta , che dà per certa. Punta a recuperare, così, una quarantina di seggi, rispetto a quelli che otterrebbe a legge elettorale invariata. Al centro destra potrà anche andare bene, ma verranno pesantemente peggiorate le condizioni di governabilità del Paese. Vengono favorite le ali estreme di ciascuna coalizione, viene accentuato il loro potere di interdizione e di vero e proprio ‘veto’. Puntano così a rendere difficile la capacità di guida del governo da parte di Prodi. Scommettono sulla possibilità di rendere debole il governo, a scapito del bene del Paese. C'é poi la questione del listone bloccato di 40 nomi " ha proseguito Ceccanti "nel quale i partiti, anzi, i vertici romani dei partiti, imporranno candidati per la gran parte estranei quando non addirittura sconosciuti nei territori. Verrà scardinato il principio di rappresentanza. Davvero un impressionante ritorno al passato. Quanto alle primarie di domenica 16" ha concluso il relatore "vanno colte come occasione importante per due motivi: intanto fissano un criterio di scelta condiviso dalla minoranza, cosa indispensabile in una coalizione vasta e perciò stesso eterogenea. Occorre mettersi nelle condizioni di poter decidere evitando il rischio della paralisi; questo vale ora nella scelta del candidato premier, e varrà domani, quando anche gli eletti, oltre ai segretari di partito, saranno chiamati ad esprimersi su questioni particolarmente delicate, come quelle di politica estera. E poi non va dimenticato che la primaria 2005 garantisce al vincitore quell’ampia legittimazione popolare che in un primo tempo era affidata all’ipotesi della lista unitaria. Per tutti questi motivi é augurabile che siano numerosi gli elettori dell'Unione che decideranno di recarsi ai seggi».
Il dibattito era stato introdotto da Deo Fogliazza, dell'Esecutivo nazionale dei Cittadini per l'Ulivo, che - dopo aver ringraziato per il prezioso lavoro Anna Grimaldi, presidente del Comitato dell'Ulivo ma anche dell'Ufficio che sta predisponendo le Primarie a Cremona - ha ricordato gli obiettivi che i CpU di Cremona si pongono per queste primarie: lavorare affinché Cremona si piazzi tra i primi posti percentuali, in Lombardia, sia nel numero dei votanti, sia nel numero di preferenze per Romano Prodi. "Insistiamo, anche a nome di oltre 600 cittadini che lo chiedono, sulle primarie di Collegio. Sarà difficile, dopo le Primarie del 16 ottobre" ha poi proseguito Fogliazza "pretendere che i nostri elettori rientrino, in buon ordine, nei ranghi. Se l'obiettivo che é necessario raggiungere - a legge elettorale invariata - é aiutare Prodi a governare, il nostro territorio deve portare in Parlamento 5 parlamentari su 5. Per questo occorrono candidati vincenti. E' una caratteristica fondamentale, che può essere decisa più agevolmente attraverso la partecipazione e il coinvolgimento dei nostri elettori, piuttosto che dalle mediazioni tra i partiti. Se le comprensibili e legittime esigenze di equilibrio della coalizione lo richiederanno, magari potrebbe essere giusto ed opportuno lasciare nella disponibilità della mediazione nazionale l'unico collegio che, sulla carta, può risultare sicuro. Ma negli altri - che sono tutti 'marginali', cioé in forte equilibrio - non c'é soluzione migliore e più ragionevole delle primarie di collegio".
Poco prima di mezzanotte la serata si é chiusa, dando appuntamento ai presenti per il prossimo venerdì 14 ottobre, alle 18, in piazza del Comune dove, presso il bar dei Partici, i sostenitori cremonesi di Romano Prodi si uniranno idealmente ai tantissimi che, nelle diverse città italiane, si ritroveranno sulle piazze principali per un'iniziativa denominata "No Prodi? No party!", brindisi beneaugurante per le Primarie del 16 e per il risultato che Prodi saprà conseguire.
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