7.10.2005
Nel cosiddetto "triangolo del rischio" il ministero dell'Ambiente ha segnalato la presenza, sotto il terreno di gioco, di fanghi pericolosi per la salute. Forse provenivano dal vicino petrolchimico. I sindaci ordinano la chiusura di un impianto ad Augusta e due a Priolo
NON SARÀ il fango dovuto al maltempo stavolta a fermare gli incontri di calcio. Bensì i ben più pericolosi fanchi tossici del vicino petrolchimico. Nel misto di terra e argilla che costituisce il fondo degli stadi comunali di Priolo e Augusta sono infatti presenti tracce di sostanze inquinanti e pericolose per la salute pubblica come arsenico e cadmio. Lo hanno accertato gli esami compiuti da esperti del ministero dell'Ambiente. I sindaci dei due comuni siracusani hanno emesso ordinanze per la chiusura di tre impianti sportivi e per la loro bonifica. I FONDI dei tre stadi, uno ad Augusta e due a Priolo, in pieno "triangolo del rischio ambientale", sarebbero stati realizzati negli anni Sessanta prelevando fanghi dalla vicina zona del Petrolchimico. «Visti gli esiti degli esami - ha spiegato il sindaco di Priolo, Massimo Toppi - non c'è altro da fare che disporre la bonifica della struttura». L'iniziativa fa seguito a una segnalazione della direzione per la Qualità della vita del ministero dell'Ambiente. A RESTARE senza campo saranno tre formazioni di calcio di Prima categoria, due di Priolo e una di Augusta, e circa 250 ragazzi iscritti a una scuola calcio. Ma la preoccupazione maggiore è che finora questi giovani su quei campi passavano gran parte delle loro giornate.
Fonte con approfondimenti:
http://www.lanuovaecologia.it/rifiuti/ecoreati/4733.php
mt
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