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Dall'Europa più soldi per i giovani!
11.10.2005
Oggi apriamo una nuova 'categoria' nella home page del nostro sito.
Si chiama 'dal Parlamento Europeo'.
Sarà curata da Daniele CARDELLA, Assistente Delegazione Italiana nel Gruppo del PSE e responsabile segreteria agricoltura e sviluppo rurale.
Benvenuto a Daniele Cardella e buona lettura ai nostri affezionati frequentatori.

*****

BRUXELLES: ZAPPING SUL PARLAMENTO EUROPEO
di Daniele CARDELLA
"Dall'Europa più soldi per i giovani!"
Intervista all'on.Gianni PITTELLA, relatore generale per il Parlamento europeo al Bilancio 2006 dell'UE

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Al Parlamento europeo in commissione bilanci sono stati votati circa mille emendamenti per definire le risorse di bilancio dell'UE per il 2006.

Dal contenuto della sua relazione sembra di capire che ha avuto un occhio di riguardo per i giovani?
È vero, credo che una delle priorità per l'Europa debba essere quella di dare il giusto sostegno alle azioni per i giovani che riscuotono un grande successo di partecipazione e rappresentano strumenti utili per promuovere l'apprendimento delle lingue straniere e per accrescere la mobilità studentesca in Europa. Per questo nella mia relazione sul bilancio prevedo uno stanziamento di altri 60 milioni di euro per i giovani, suddivisi in tre diversi programmi: 35 milioni in più per Socrates, 15 milioni in più per Leonardo e dieci milioni di euro in più per il programma Gioventù.

Il percorso legislativo è ancora lungo, ma la struttura del bilancio sembra prendere forma. Il calendario prevede il voto del Parlamento a fine ottobre, poi la seconda lettura del Consiglio e la definitiva approvazione a Strasburgo nel mese di dicembre. Quali sono secondo lei, per adesso, i risultati positivi?
Il Parlamento ha avuto la capacità di dare sin dall'inizio messaggi chiari al Consiglio. A cominciare dal ripristino dei fondi destinati all'agricoltura che il Consiglio aveva tagliato per ben 150 milioni di euro, così come la richiesta di 4 miliardi di euro in più per i fondi strutturali che hanno un importanza fondamentale soprattutto per il nostro Paese. Per non parlare delle politiche interne dove grande attenzione è stata attribuita alle piccole e medie imprese, alla ricerca ed all'ambiente. Sono certo che anche durante la seconda lettura il ruolo del Parlamento sarà fondamentale e sto lavorando sin d' ora per ricercare il giusto compromesso tra i differenti gruppi politici perchè la relazione sul bilancio 2006 possa avere il maggior consenso possibile.

Qualche curiosità. Come è stato possibile raggiungere accordi politici tra i gruppi sulle grandi questioni legate alle categorie di spesa, ma per quelli che sembrano "piccoli dettagli" come i Progetti Pilota, le Azioni Preparatorie ed i sussidi, che rappresentando una fetta molto limitata del bilancio dell'Unione - poco più di 150 milioni di euro su un totale di circa 120 miliardi - non si è riusciti a trovare una posizione condivisa?
È vero, ma vede, anche se si tratta di una limitatissima fetta del bilancio, costituisce da sempre un punto molto sensibile perchè tocca gli interessi di associazioni e piccole organizzazioni particolarmente vicine ai gruppi politici ed a singoli deputati. È da qui che nasce la difficoltà di trovare compromessi su questioni spesso davvero singolari.

...Un esempio?
Alcuni deputati hanno avanzato richieste di predisporre linee di bilancio per finanziare i festeggiamenti del 60esimo anniversario della regione tedesca della RUHR, oppure c'è chi chiede finanziamenti per l'organizzazione di incontri tra il mondo politico e la società civile a Palma di Maiorca. Su richieste del genere è complicato ed a volte imbarazzante costruire il consenso.

Daniele Cardella

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