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Referendum...non ci sono sconfitti.
16.06.2003

'E' stato tolto dalla strada delle riforme l'ostacolo di un referendum che avevamo definito sbagliato e inutile. E' un risultato importante e ora deve riprendere la via del dialogo e del confronto, lo vogliono gli elettori che anche nell' ultima votazione hanno mandato un segnale di unità'. Questo il commento sul referendum espresso da Cesare Damiano, responsabile lavoro dei Ds. Damiano ha insistito sulla necessità di 'riprendere un cammino che si è interrotto' e ha ricordato che le proposte della Cgil sono un punto di partenza per un confronto in Parlamento dell' opposizione. Riguardo alle dichiarazioni di Fausto Bertinotti, l' esponente dei Ds sostiene che 'non si può stupire del risultato dal momento che quando è stato promosso il referendum sapeva che su questo argomento non si sarebbe trovata l' unità nel centrosinistra e nel sindacato'. 'Non credo che ci siano degli sconfitti - sostiene Damiano - dobbiamo solo riprendere la via del confronto e del dialogo'.

REFERENDUM, BERTINOTTI: ABBIAMO PERSO


'Abbiamo perso. Resterà nel paese un'ingiustizia profonda che divide i lavoratori'. Questo il primo commento sull'esito del referendum per l'estensione dell'articolo 18 rilasciato dal Segretario del Prc Fausto Bertinotti. 'Non possiamo prendercela - spiega Bertinotti - col destino, né possiamo spiegare la sconfitta con le colpe, che pure esistono, di quelle forze che all'opposizione del governo Berlusconi, hanno scelto di boicottare il referendum. Abbiamo perso, in primo luogo, perché non siamo riusciti a fare di una battaglia giusta un grande fatto di opinione pubblica, non siamo riusciti a costruire un senso comune. Ha prevalso così l'autonomia della politica'. Ma per Bertinotti 'proprio nella sfera della politica emerge un dato. L'equivalente di due terzi di tutti coloro che nelle ultime elezioni hanno votato centrosinistra e Rifondazione hanno detto sì al Referendum. Da questa domanda politica non potrà prescindere il confronto tra Centrosinistra, Rifondazione e movimenti né sulle caratteristiche che dovrà assumere fin d'ora l'opposizione al governo Berlusconi né sul futuro dell'alternativa ad esso. Per questo, nel momento della sconfitta, non deve essere trascurato o disperso lo straordinario patrimonio di partecipazione e di cultura egalitaria che si è costruito in questa difficile campagna referendaria'.
REFERENDUM, RINALDINI(FIOM): 10 MILIONI ALLE URNE
Primo commento sul risultato del referendum del segretario generale della Fiom (trai promotori del referendum), Gianni Rinaldini.''E' inutile negarlo - ha detto Rinaldini - speravamo in un risultato diverso. Il risultato del referendum non e' infatti positivo perche' ha votato solo il 26% degli italiani. Detto cio' e' vero che oltre 10 milioni di cittadini hanno espresso un giudizio positivo sull'estensione dei diritti. Noi come Fiom - ha concluso Rinaldini - continueremo sulla strada dell'estensione dei diritti e contrasteremo chi vuole bloccarli e vuole la precarizzazione nel mondo del lavoro''.
REFERENDUM, SALVI: UNA BATTAGLIA GIUSTA


'Purtroppo non si è riusciti a conseguire l'obiettivo per il quale ci eravamo impegnati, cioé la vittoria del sì. E' stata tuttavia una battaglia importante che è stato giusto aver condotto'. Lo dice Cesare Salvi, senatore della sinistra diessina e promotore del sì al referendum sull'articolo 18. Secondo Salvi 'si è conseguito un risultato che supera enormemente il numero dei voti dei proponenti, che in base alle ultime elezioni politiche era intorno ai 3 milioni di elettori, e che anzi supera gli stessi voti complessivi della sinistra, grazie anche all'importante contributo dato dalla Cgil'. Salvi sottolinea a questo proposito, che per il sì ci sarebbero oltre 20 milioni di voti: 'Un dato superiore alla somma dei voti della sinistra nel 2001 (circa 9 milioni)e pari ai due terzi dei voti dell'Ulivo alla Camera (che erano 16 milioni). Secondo Salvi tutto ciò 'dimostra che esiste un elettorato di sinistra di cui occorre tener conto e che supera di gran lunga il consenso di Rifondazione Comunista'.
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