19.10.2005
È stato siglato l'accordo tra le fondazioni di origine bancaria e il volontariato. In esso la via per il superamento definitivo di un annoso contenzioso sull'ammontare dei fondi da erogare ai Centri di Servizio per il Volontariato (CSV). Il contenzioso ha congelato, in questi anni, più 300 milioni di euro da destinare per legge allo sviluppo del volontariato tramite l'azione dei Centri. Oggi i soggetti firmatari, a partire dalle Fondazioni bancarie e dal Forum permanente del Terzo Settore, riconoscono il prezioso ruolo svolto dai CSV e si impegnano insieme a promuoverne e a svilupparne l'attività in un quadro di miglioramento dell'efficacia della loro azione. I firmatari hanno inteso rafforzare e valorizzare il loro contributo nella costruzione delle comunità locali, secondo i principi di solidarietà sussidiarietà fissandone concretamente due obiettivi:
- il primo - "Progetto Sud" - consiste nel rafforzamento e nella valorizzazione dell'infrastrutturazione sociale del Mezzogiorno, attraverso lo sviluppo di reti e progetti di solidarietà . Per attuarlo verranno messi a disposizione 323,7 milioni di euro una tantum nel 2006 e a seguire circa 20 milioni di euro all'anno;
- il secondo - "Adeguamento e sviluppo articolo 15 L. 266/91" - il potenziamento del sistema dei Centri di Servizio per il Volontariato, con procedure che renderanno più efficace la loro azione e più accelerato e equamente distribuito tra Nord e Sud, il loro finanziamento da parte delle Fondazioni.
Una volta a regime l'accordo, le risorse annuali previste dall'articolo 15, saranno così ripartite:
1 - 20% per il "Progetto Sud", gestito da Fondazioni e Volontariato;
2 - 50% ai CSV, come previsto dall'atto di indirizzo Visco;
3 - 10% ai CSV come integrazione;
4 - 20% ai CSV del Sud che oggi si trovano con risorse notevolmente inferiori rispetto al Centro-Nord.
Su quest'ultimo punto, il presidente del Coordinamento nazionale dei Centri di Servizio per il Volontario, Marco Granelli, ha sottolineato che: "l'accordo consente il superamento della circolare Visco, la quale impediva l'utilizzazione, da parte del volontariato, del 50% delle risorse accantonate dalle Fondazioni, in ottemperanza a quanto prescritto dall'articolo 15 L. 266/91. Consente altresì alle organizzazioni di proseguire nella piena fruizione di importanti servizi erogati dai Centri, quali: la consulenza, la formazione, la promozione del volontariato. Una soluzione che mantiene le risorse al volontariato, chiamandolo a governare il proprio sviluppo insieme alle altre componenti della società civile e non dipendente da esse o dalle istituzioni".
L'intesa è stata siglata dall'Associazione delle Casse di Risparmio italiane e delle Fondazioni di origine bancaria (ACRI), dal Coordinamento nazionale dei Centri di servizio per il volontariato (CSV.net), dal Forum permanente del Terzo Settore, dalla Consulta Nazionale del Volontariato, dalla Conferenza Permanente dei presidenti delle Organizzazioni e Federazioni Nazionali di Volontariato (Convol), dalla Consulta dei Comitati di Gestione dei Fondi Speciali per il Volontariato (CoGe).
Per maggiori informazioni: www.centriserviziovolontaitato.it; ufficio stampa: Viviana Bossi 02.45475862 - 339.1037292 - ufficiostampa@centriserviziovolontariato.it
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