27.10.2005
Nel 2003 il Pil è cresciuto più nelle regioni del sud che nel resto del paese.
È quanto emerge dall'analisi dell'Istat dedicata ai conti economici regionali.
La dinamica moderata del Pil a livello nazionale (+0,3% rispetto all'anno precedente), si riflette in modo differenziato nelle grandi ripartizioni territoriali: e' superiore alla media nell'Italia meridionale, nell'Italia centrale e nell'Italia nord-orientale (rispettivamente +0,7%, +0,6% e +0,4%), mentre evidenzia un decremento nell'Italia nord-occidentale (-0,4%). Tra le regioni la crescita maggiore del pil viene registrata in Sicilia (+2,2%), mentre la Lombardia cala dello 0,6%. Mario Ferrara, senatore e responsabile Nazionale delle Politiche di Bilancio di Forza Italia, commentando i dati diffusi dall'Istat ha commentato:
''Che fine hanno fatto tutte le cassandre del centrosinistra? Dove sono finiti i soloni dell'Unione che cantavano il De profundis al sud? I dati Istat sui conti economici regionali del 2003 smentiscono le tesi del catastrofismo cronico e della irreparabile situazione tanto care all'opposizione. I numeri sono chiari. Dicono semplicemente che il sistema Italia e' n ripresa, l'economia comincia a guadagnare terreno e il Sud registra un notevole passo avanti. Da piu' parti e' stata criticata la politica economica che il Governo e in particolare il Ministro Micciche' anno attuato a favore delle regioni meridionali. Si parlava di 'nulla', di 'deserto', di 'crisi nera'. Ecco oggi, la risposta concreta a tutte quelle illazioni. La Sicilia è il motore dell'economia italiana''.
Fonte: http://www.dilloadalice.it/articolo.aspx?Articolo=76a10sud.xml
mt
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