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L'intergalattica zapatista
1.11.2005
Luis Hernández Navarro per carta.org.

Il movimento altromondista è ad un crocevia. È stato capace di convocare moltitudini per le strade a protestare contro i forum multilaterali dove si pretende di scrivere la Costituzione del mondo, ma non è stato capace né di fermare la guerra in Iraq né di forzare il ritiro delle truppe d'invasione.

Le proteste sono riuscite ad interrompere gli incontri ministeriali dell'Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) a Seattle nel 1999 e di Cancun nel 2004, ma non sono riuscite a modificare la politica economica dominante. L'organizzazione dello scontento ha permesso di riunire migliaia di persone in quattro edizioni del Forum Sociale Mondiale (FSM) per discutere sulla possibilità di costruire un altro mondo, ma non ha progredito nell'elaborazione di un programma o di un piano di azione congiunto.

Durante il FSM realizzato in India nel 2004, l'attivista Arundhati Roy ha messo il dito nella piaga. Le marce, benché avvengano in tutto il mondo e vi partecipino milioni di persone - ha detto - non bastano. Il Movimento per la Giustizia Globale corre il rischio di trasformarsi in "teatro politico" ed in "un vantaggio per i nostri nemici". Secondo Arundhati Roy, è necessario aguzzare l'ingegno e tornare ad immaginare "l'arma preziosa" della resistenza mondiale. "Abbiamo bisogno - ha segnalato - di mettere a fuoco gli obiettivi reali, lanciare battaglie reali ed infliggere un danno reale". In altre parole, realizzare azioni che colpiscano concretamente gli interessi del potere economico e politico globale.

Il punto di vista di Arundhati Roy non è un'opinione isolata: è condivisa da molte persone in tutto il mondo. Fluttua nell'aria dell'arcipelago della sinistra il desiderio e la necessità di intraprendere azioni efficaci contro il neoliberismo e non solo riunirsi a discutere o fare analisi. Sono molti a pensare che il FSM sia insufficiente per fare questo.

La proposta zapatista, contenuta nella Sesta Dichiarazione della Selva Lacandona - realizzare un nuovo incontro intercontinentale a dicembre di quest anno o gennaio del prossimo - si inserisce in questo "clima". Molti gruppi hanno espresso il loro beneplacito all'iniziativa. Le reti europee di solidarietà con i ribelli messicani hanno già svolto con successo una riunione a Barcellona per cominciare a lavorare alla questione.

Si tratterebbe della quarta riunione di questo tipo convocata dall'EZLN. La prima, senz'ombra di dubbio la più riuscita, si tenne in Chiapas nel 1996. Sono molti gli analisti che ritengono che in quell'occasione si stabilirono le basi per la formazione del movimento altromondista. La seconda si tenne un anno dopo in Spagna, e la terza, abbastanza disertata, ebbe luogo in Brasile.

Il nuovo incontro zapatista potrebbe coincidere col secondo Forum Sociale d'America (FSA) nel 2006, che si effettuerà in Venezuela. Non si tratta di un evento in più, ma di un progetto di largo respiro. Una parte molto importante del Movimento per la Giustizia Globale simpatizza con la Rivoluzione Bolivariana. Benché i forum siano indipendenti dai governi, Hugo Chávez ha intrapreso una serie di azioni contro la politica imperiale degli Stati Uniti e per un modello di sviluppo alternativo che gli è valso il riconoscimento degli attivisti di tutto il mondo.

Durante il quarto FSM, realizzato a gennaio di quest anno a Porto Alegre, il mandatario venezuelano ha ricevuto l'ovazione di circa 15 mila persone, mentre Lula da Silva è stato fischiato. Lo stesso Chávez alla fine del 2004 auspicò l'Incontro di Intellettuali per l'Umanità e contro il Neoliberismo e parla di promuovere la formazione di un socialismo del XXI° secolo.

Benché molti attivisti nutrano grande simpatia verso i ribelli messicani, l'EZLN non può essere presente all'incontro di Caracas o alle sessioni dei FSM essendo un'organizzazione armata. Gli statuti dei forum proibiscono la partecipazione di forze politico-militari nelle proprie file. Ma, al di là del fatto se l'Intergalattico zapatista coinciderà nei tempi col secondo FSA o no, ci sono alcuni altri problemi chiave da risolvere:

Chi convoca la riunione? L'EZLN, o l'Altra Campagna nata dalla confluenza dei ribelli con un ampio spettro di forze politiche e sociali ed organizzazioni non governative?

A che cosa si convoca? Ad un forum di discussione o una riunione per l'azione? Ad un'assemblea di solidarietà con gli zapatisti o di costruzione di una rete con un'identità più ampia? Si cerca di formare una nuova Internazionale o un'istanza coordinatrice delle resistenze?

Chi deve partecipare all'incontro? La società civile, i partiti e le organizzazioni politiche di sinistra, i movimenti sociali? Come si prenderanno gli accordi nel caso l'evento decida di giungere a conclusioni?

Che contenuto dovrà avere la riunione? Antineoliberista, anticapitalista, esplicitamente socialista, libertario?

Nel vecchio mondo la sinistra radicale si è relativamente ricomposta e rafforzata. Il suo ultimo grande trionfo è stata la vittoria del "no" in Francia alla Costituzione europea. I movimenti sociali hanno guadagnato grande peso politico in America Latina. Le coalizioni civiche godono di enorme protagonismo in Asia. Molti sono disposti a concordare e provare a formare coordinamenti internazionali che vadano oltre i forum sociali. L'autorità dello zapatismo per molti di loro è significativa.

La resistenza contro il neolberismo sembra essere maturata in tutto il pianeta. La sinistra cerca di dotarsi di una nuova identità in tutto il mondo. Il prossimo incontro Intergalattico potrebbe essere un passo avanti nell'ardua costruzione di una rete planetaria di resistenze.


La Jornada, martedì 25 ottobre 2005

(Traduzione Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

Fonte: http://www.carta.org/campagne/diritti/chiapas/051025intergalattica.htm

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