3.11.2005
di Ennio Remondino / Articolo21.it. Ho frequentato guerre e barbari, e li conosco. Conosco la barbarie della violenza e gli omuncoli delle guerre che il loro onore lo affidano ad un pezzo di ferro che spara. Ominicchi in mimetica o doppiopetto o coppola, ma sempre dei quaquaraqua. Professionisti del disonore. Nei Balcani ho visto gli omuncoli che si vestivano da Grandi Patrioti e contrapponevano fra loro le reciproche “Grandi Patrie” (Grande Serbia, Grande Croazia, Grande Albania e ora, Grande Kosovo). Le maiuscole a loro servono come rialzi di scarpa al loro nanismo morale e umano.
In Palestina e Israele, in Afghanistan, e ora in Iraq, ho visto altri codardi assassini nascondersi dietro i diversi libri sacri, branditi come arma. L’arma non è mai il Libro (maiuscola per ognuno dei tre Libri Sacri), ma chi lo usa come tale, si chiami Bin Laden o W. Bush o Ahmadinejad. Neppure la televisione nasce come arma, ma diventa assassino chi la usa come tale. Uomo non è mai chi brandisce un’arma contro un altro uomo. L’Uomo con la maiuscola, inteso come bellezza e ricchezza di umanità e di valori siete voi, ragazze e ragazzi di Locri.
Sarò onorato di conoscervi, venerdì. Sarò a Locri nella rappresentanza di tanti che vorrebbero esserci e sono impegnati su altri fronti di una battaglia comune. La Federazione della stampa, per cominciare, il sindacato unitario dei giornalisti. L’Usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai. Non è un vizio essere idealisti, come lo siete voi, anche a costo di apparire ad alcuni velleitari. Se qualcuno lo dice di voi, sputategli in un occhio. I mammasantissima calabresi che sopravvivono su convenienza, complicità e silenzi, è di voi che ora hanno veramente paura. Di Pisanu vedremo.
Assieme per riappropriarci della parola “Libertà ”, che non è come potrebbe apparire attualmente la Casa in cui fare gli affari propri, ma la Libertà di vivere una vita decente, come chiedete voi, Libertà dalla disoccupazione e dalla prevaricazione dei violenti, come chiedete voi, Libertà dall’ oppressione e dall’occupazione come chiedevano e per cui hanno combattuto i nostri nonni nel 1945, Libertà dall’oppressione e occupazione di una mafia di omminicchi i cui nomi conosciamo tutti, e che pochi si sono impegnati sino in fondo a gettare nella cloaca da cui provengono.
Anche noi di Articolo21 siamo probabilmente dei velleitari. Pensate che ci richiamiamo all’articolo della Costituzione che ci dice della libertà di stampa e di espressione. Rivendichiamo un diritto per tutti, come voi. Io faccio il giornalista in Rai, e voi potrete anche mettervi a ridere su alcuni pezzi di televisione oggi, ma in Rai (come da voi in Calabria) siamo in molti, siamo la maggioranza, la larga maggioranza a credere nei diritti e nella libertà e a praticarli. Basterà cacciare quel manipolo di prevaricatori e incapaci e la schiera dei sudditi che li stanno compiacendo.
Omminicchi e quaquaraqua. Gentucola. Grazie di esistere, ragazze e ragazzi di Locri e della Calabria, da un vecchio giovanotto che girando lungo le strade del mondo ha con voi ancora la capacità di incazzarsi e di indignarsi.
E di gridarlo forte.
Vedi: http://www.articolo21.info/index.php
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