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Basilea2 e la nuova «488»
7.11.2005
Federcasse, l'associazione di rappresentanza e tutela delle oltre 400 Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali italiane, ha espresso soddisfazione per l'adozione, da parte del Parlamento Europeo, della nuova Direttiva sui requisiti di capitale degli istituti di credito, che recepisce i termini dell'accordo di Basilea2. “Come Banche di Credito Cooperativo, banche locali autonome inserite in un sistema organizzativo a rete - ha commentato il Presidente di Federcasse Alessandro Azzi - siamo soddisfatti per l'approvazione della Direttiva da parte del Parlamento di Strasburgo sia perché valuta adeguatamente il tema del credito concesso alle piccole imprese, sia perché riconosce la specificità delle banche cooperative organizzate in sistemi a rete, decentrate ma unite da meccanismi di solidarietà propri che ne rafforzano credibilità, stabilità ed efficienza”. L'accordo di Basilea - che entrerà in vigore dal gennaio 2007 - assume particolare importanza per la stretta relazione che unisce il mondo delle banche locali alle piccole e medie imprese verso le quali le BCC hanno da sempre rapporti privilegiati. Gli impieghi erogati dalle BCC italiane rappresentano il 20,3% del totale dei crediti alle imprese artigiane ed il 14,7% del totale dei crediti alle “altre imprese minori”. “In questa situazione - ha continuato Azzi - il Credito Cooperativo considera Basilea 2 una buona opportunità per consolidare un rapporto indispensabile, come è quello tra banca ed impresa cliente, che deve costantemente tendere ad essere virtuoso”. Il Credito Cooperativo ha predisposto il volumetto "Basilea 2 e BCC: guida alle opportunità per le imprese" che è stato distribuito in oltre 100 mila copie.
"Basilea 2 sta portando importanti cambiamenti, come un più stretto rapporto fra banche ed imprese e la rimozione di ostacoli che avevano impedito alle aziende l'accesso al mercato dei capitali" - ha detto l'amministratore delegato di Capitalia, Matteo Arpe, dicendosi molto ottimista sulle prospettive di Basilea 2". Intervenendo ad un convegno dedicato all'industria italiana, l'amministratore delegato di Capitalia ha messo l'accento su come il sistema bancario italiano sia "impegnato ad assistere l'internazionalizzazione delle aziende. Il rapporto banche-imprese è importante, noi stiamo cercando di standardizzare alcuni prodotti per renderli fruibili anche alle piccole e medie imprese. Questo sforzo lo stanno compiendo tutti gli istituti" - riporta l'Ansa.
Secondo l'accordo Basilea2 le banche dovranno accantonare quote di capitale proporzionali al rischio derivante dai vari rapporti di credito assunti. Maggior rischio = maggiori accantonamenti, quindi per la banca maggiori costi. Le banche dovranno classificare i propri clienti in base alla loro rischiosità, attraverso procedure di rating sempre più sofisticate. Il timore è che l'applicazione dell'accordo possa tradursi in minor credito alle imprese più rischiose e a tassi più elevati. Appare quindi evidente la necessità che le imprese, ed in particolare le PMI, pongano in essere tutte quelle politiche, gestionali e di bilancio, atte a rafforzare la propria struttura e la propria immagine per affrontare serenamente l'esame dei rating bancari.
Intanto in Campania, imprese e sindacati bocciano la legge 488, nella nuova versione, firmata lo scorso 20 ottobre dal ministro per le Attività produttive, Claudio Scajola. Poche risorse mal distribuite tra i diversi settori; scomparsa del parametro occupazionale; presenza delle banche con potere discrezionale di valutazione delle pratiche e concessione di credito; complessità delle procedure di accesso ai contributi; incapacità di capire le reali esigenze del Mezzogiorno e delle aree sotto utilizzate: sono questi i principali rilievi che le forze sociali campane evidenziano della nuova legge 488, il cui decreto attuativo è stato firmato dal ministro Claudio Scajola lo scorso 20 ottobre. Il coro è unanime: sia i sindacati che gli imprenditori bocciano lo strumento agevolativo varato dal ministero per le Attività produttive. [GB]

Fonte: http://unimondo.oneworld.net/article/view/121632/1/

mt

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