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Tagli alla cooperazione
8.11.2005
Acli: «A rischio i nostri progetti in America Latina»

Il presidente Luigi Bobba: «Dirottare agli aiuti allo sviluppo i soldi previsti per decoder e leggi mancia»

Roma, 7 novembre 2005 - I tagli alla cooperazione previsti dalla Legge Finanziaria e l’ulteriore riduzione dei fondi proposta dalla Commissione bilancio del Senato, pongono seriamente a rischio i progetti di sviluppo promossi dalle Acli in America Latina.

L’Ipsia, l’organizzazione non governativa promossa dalle Acli, che opera nel settore della cooperazione internazionale dal 1985, denuncia il pericolo di chiusura per tre progetti in particolare, cofinanziati dal Ministero degli Affari Esteri. Si tratta di due programmi triennali a Recife ed a Salvador da Bahia, in Brasile, che riguardano la prevenzione ed il recupero sociale di minori e giovani, la specializzazione e la riqualificazione di operatori sociali, la formazione professionale ed il sostegno allo sviluppo locale tramite la costruzione di reti di economia e collaborazione solidale. L’altro progetto a rischio è quello della Provincia di Buenos Aires, a Florencio Varala, in Argentina. Anche qui un programma triennale, che mira alla promozione sociale, economica e culturale di giovani e donne capofamiglia, puntando sulla loro formazione, la qualificazione professionale e l’inserimento lavorativo, anche attraverso la creazione di microimprese solidali.

Le Acli si associano alla protesta delle Ong Italiane e chiedono almeno il reintegro dei fondi previsti per il 2005, che pure corrispondevano solo ad un terzo degli impegni sottoscritti dal nostro Governo in sede Ue: «Senza compromettere i bilanci dello Stato - afferma il presidente nazionale delle Acli Luigi Bobba - si usino i fondi predisposti per l’acquisto dei decoder o per le cosiddette “Leggi Mancia”. Sostenere la cooperazione non significa soltanto promuovere la giustizia nei Paesi in cui essa è maggiormente offesa, ma vuol dire anche alimentare e diffondere quella cultura della solidarietà e dell’aiuto reciproco che è il vero investimento sul futuro, l’unico antidoto contro il dilagare dello spirito di violenza e di contrapposizione di cui siamo testimoni ogni giorno, non solo fuori ma anche all’interno dei nostri confini».

Fonte: ACLI

mt

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