13.11.2005
È in corso la raccolta di firme a sostegno della Proposta di legge di iniziativa popolare per la non autosufficienza
Il testo della proposta di legge dei Sindacati pensionati di Cgil, Cisl e Uil
La legge n. 328 del 2000, che ha riformato l’assistenza sociale in Italia, a conclusione di anni di impegno e di lotte del movimento sindacale e in primo luogo delle federazioni dei pensionati di Cgil, Cisl e Ui, ha previsto, nell'ambito del Fondo nazionale per le politiche sociali, una quota da destinare annualmente per i servizi alle persone non autosufficienti, con la finalità di aiutare le persone colpite da patologia invalidante e le loro famiglie che devono fronteggiare gli altissimi costi (valutati in 10 miliardi di euro) per la cura e l'assistenza. Nonostante tale disposizione di legge, che interessa oltre 2.800.000 cittadini italiani e le loro famiglie, fino ad ora non è stato adottato alcun provvedimento dall'attuale Governo per finanziare il fondo. Dopo le costanti pressioni fatte dai sindacati confederali dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil sono state presentate in Parlamento varie proposte di legge per istituire, finanziare e regolamentare il fondo. Tuttora però, nonostante il raggiungimento di un accordo bipartisan tra maggioranza e opposizione su un testo unificato, nulla è stato fatto. Infatti, il testo di legge in questione giace nelle Commissioni parlamentari e non riesce ad andare avanti per indisponibilità del Governo.
Questa situazione richiede una mobilitazione generale per fare in modo che nell’attuale legislatura sia approvata la legge che istituisca il fondo per la non autosufficienza. Così come è già accaduto in occasione dell’approvazione della legge quadro di riforma dell’assistenza (n.328/2000), quando le organizzazioni sindacali dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil sollecitarono il Parlamento con manifestazioni e iniziative varie. Un’azione che ha consentito di fare approvare la legge stessa e quindi di avviare la costruzione del sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali. Per tale motivo le tre organizzazioni sindacali Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil hanno elaborato la presente proposta di legge di iniziativa popolare a sostegno della quale chiederanno la firma di tutti i cittadini. Quante più firme si raccoglieranno tanto più potrà essere incisiva l‘azione per spingere il Parlamento e il Governo ad approvare il finanziamento del fondo nazionale per la non autosufficienza, che già doveva essere istituito. Gli aspetti più importanti della proposta sono: - promuovere e incrementare il sistema di prevenzione, contrasto e riabilitazione degli stati di non autosufficienza; - definire il grado di non autosufficienza secondo le indicazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS); - garantire e favorire la permanenza delle persone non autosufficienti nel proprio domicilio; - sostenere la famiglia nell'attività di cura e di assistenza; - prevedere la realizzazione di piani individualizzati di assistenza e percorsi assistenziali definiti a favore delle persone non autosufficienti; - prevedere prestazioni adeguate a garantire il benessere alla persona e alla sua famiglia: a) assistenza tutelare alla persona a carattere domiciliare; b) aiuto domestico familiare; c) assistenza economica; d) adeguamenti e miglioramento delle condizioni abitative; e) sostenere i costi per le forme di istituzionalizzazione. E' prevista l'istituzione del Piano nazionale per la non autosufficienza per garantire la specificità e i requisiti delle prestazioni sociali, le priorità di intervento e le modalità di attuazione secondo quanto previsto dalla proposta di legge. Una volta istituito, il Fondo consentirà di realizzare interventi e prestazioni garantiti attraverso il Piano nazionale per la non autosufficienza, che saranno direttamente erogate alle famiglie che assistono le persone non autosufficienti.
mt
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