Qui, infatti, la maggior parte dei giovani si sposta definitivamente nelle aree metropolitane delle province limitrofe non appena concluso il proprio, spesso qualificato, percorso di studi.
I soggetti coinvolti in questa fase della sperimentazione promossa dal Parco Solidale sono i comuni dell’Alto Polesine di Castelmassa, Ceneselli, Calto, Melara, Castelnovo, Bergantino, Salara, la Cisl provinciale di Rovigo, Confcooperative Veneto, la Fondazione Exodus, L’associazione M.A.S.Ter dell’università di Padova e il Consorzio per lo Sviluppo del Polesine (CON.SVI.PO), la CCIAA di Rovigo, la Provincia di Rovigo.
Il primo passo di questo progetto è stato quello di analizzare il tipo di percorso scolastico scelto e maturato dai giovani, così da avere una panoramica della loro reale preparazione; dalle analisi finora svolte sui dati ufficiali del MIUR e degli enti locali risulta che questi ragazzi raggiungono un alto livello di scolarizzazione con una altissima media di preparazione universitaria. Si tratta quindi di capire l’inclinazione professionale derivante da questo stato delle cose e come connetterlo ai bisogni/opportunità del territorio. Il secondo passo da compiere con gli attori del governo, dell’economia e della società civile territoriali, sarà quello di orientare e far incontrare l’offerta costituita da questa generazione, con le opportunità professionali presenti, ma soprattutto facilitare lo sviluppo di nuove opportunità di imprenditoria nell’economia sociale.
La sperimentazione territoriale dell’Alto Polesine troverà un momento importante di proposta e verifica nel workshop previsto per il 20 gennaio 2006, cui hanno aderito tutti i sindaci e le parti sociali del territorio. Nell’occasione si punta a coinvolgere operativamente nel percorso progettuale tutte le componenti territoriali. In questo incontro si intende far condividere agli attori del territorio le loro esigenze per formulare nell’ambito della "Economia Civile" opportunità di valore sia per loro che per i giovani e il territorio. Ipotesi condivisibili e realizzabili assieme, unite dall’intento di sviluppare il territorio cui appartengono.
La sperimentazione territoriale dell’Alto Polesine non è l’unica a procedere, nell’ambito degli interventi in cui Parco Solidale è coinvolto. Anche il tavolo di co-progettazione dell’IPA del Camposampierese segue la sua linea di sviluppo con imminenti attività .
http://www.parcosolidale.org/index.php?pg=cms&ext=p&cms_codcms=723
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