18.11.2005
«Alice» intervista l’europarlamentare della Lega Mario Borghezio: “Sinistra e centri sociali alimentano la xenofobia e l’insofferenza nei confronti degli immigrati. Cofferati è un padano. I clandestini se ne vadano”.
Onorevole, anche in Italia potrebbe verificarsi ciò che sta accadendo a Parigi?
Sì, certo, è uno scenario che potrebbe prefigurarsi anche nel nostro Paese qualora continuassero a livello locale amministrativo le politiche dissennate di apertura e di buonismo.
Sono stato a Parigi proprio alcuni giorni fa e parlando con le forze dell'ordine mi dicevano che sono preoccupati, che non hanno mai visto un clima di odio e di violenza di quelle dimensioni. Parigi è il risultato fallimentare della politica cosidetta di “creazione della società multirazziale”. E' un fallimento totale perché i comuni della cintura parigina dove si è scatenata questa feccia, corrispondono millimetricamente alla presenza storica dei sindaci comunisti della cintura di Parigi. In Italia è importante sollecitare le autorità a fare di più per evitare i pericoli che incombono al nostro orizzonte. La lezione di Parigi deve essere ben compresa da tutti.
Quale soluzione per evitare i pericoli di Parigi?
Una soluzione semplice: stop all'immigrazione. Lo inseriremo chiaramente anche nel nostro programma.
Cosa risponde ai giovani dei centri sociali che accusano lei e i leghisti di essere razzisti?
Ai giovani dei centri sociali -che non ho ancora capito da chi sono mandati e per fare gli interessi di chi- che ci accusano di razzismo, dico di riflettere bene perché la nostra iniziativa politica vuole salvaguardare gli interessi di chi, a cominciare da loro, rischia di costruirsi un domani di disoccupazione, di tensioni sociali e di annullamento di quelle che possono essere le prospettive di una società libera e democratica nella quale possono essere affrontati i problemi di sviluppo e di assistenza con mezzi adeguati. Ovvio che i partiti che caldeggiano le bandiere dei centri sociali hanno bisogno dei poveri, degli “smaldrappati” e dei superproletari perché solo grazie e loro sperano di avere un supporto elettorale. Noi invece vogliamo un popolo di gente che lavora, che produce, che non ha bisogno possibilmente dell'assistenzialismo e che assicuri ai giovani il giusto diritto ad avere il proprio posto nella società secondo i propri meriti.
Come definisce una persona “razzista”?
Una persona razzista è colui o colei che dichiara che nel nostro Paese bisogna far venire molti immigrati perché c'è bisogno di loro, quando si sa benissimo che il nostro Paese è pieno di giovani in attesa di prima occupazione, quarantenni e cinquantenni espulsi dal mercato del lavoro che faticano ad essere riassorbiti. L'entrata di questi personaggi immigrati a legioni può innescare soltanto il razzismo. Questo è il vero razzismo.
Ha fatto abbastanza il governo Berlusconi sul tema dell'immigrazione?
La Lega ha ottenuto risultati importanti con la legge Bossi e in diverse parti del Paese i Questori e i Prefetti abituati al dolce far niente nei precedenti governi, hanno cominciato, pungolati dagli esponenti della Lega, ad affrontare le cose con maggiore incisività . E ora c'è fortunatamente maggiore attenzione verso l'immigrazione e l'immigrazione clandestina e illegale.
D'accordo con le proposte di Cofferati?
Le proposte di Cofferati hanno copiato con la carta a carbone quelle della Lega e dimostrano che il sindaco di Bologna è padano e non lo sa. Sono proposte razionali e non a caso attingono dal nostro vasto pozzo di idee e di suggerimenti. Per Cofferati siamo come un virus positivo che lo contagia, altro che influenza aviaria! Mi permetto solo di dire che non bisogna fare come fa Cofferati ricordandosi dei gravissimi problemi dell'ordine e della sicurezza dei cittadini solo qualche mese prima delle elezioni. Bisogna farlo come lo fa la Lega tutto l'anno. E soprattutto non bisogna tollerare equivoci stando al governo delle città con quelli che in questa politica non ci credono. Quindi, Cofferati sia coerente fino alla fine e butti fuori dalla sua maggioranza quelli che questa politica la negano dalle fondamenta contestandola a viso aperto.
Cofferati è stato per anni segretario nazionale della CGIL, il sindacato da sempre vicino agli operai. Chi secondo lei oggi si occupa maggiormente della tutela del lavoro degli operai: la Lega o la CGIL?
La Lega! Noi siamo il primo partito veramente operaio! Altri invece si occupano degli immigrati... clandestini. Io credo che non si debba dare il lavoro ai clandestini per demagogia schifosa. Sa cosa le dico? Che con la tessera della CGIL ci si può tranquillamente pulire qualcosa che inizia con la C e che finisce con la O!
Attribuisce tutte le colpe alla sinistra?
Attribuisco tutte le colpe ad una politica buonista che porta ad una forte insicurezza diffusa, ad un senso di impunità verso i delinquenti italiani ed extracomunitari. La sinistra e centri sociali, nel momento in cui si sdraiano per sostenere strumentalmente gli pseudo diritti dei clandestini, non si rendono conto che in realtà alimentano la xenofobia e l'insofferenza dei cittadini onesti e non razzisti nei confronti degli immigrati. Inoltre a una certa sinistra attribuisco la colpa, specialmente in passato, di aver fatto far carriera a certa gente solo perché aveva la tessera in tasca e non per meriti. Basta borghesia comunista di merda! Il nostro segretario, Bossi, non si è arricchito come altri segretari di partito -ogni riferimento ai DS è puramente casuale- che hanno barche miliardarie.
Se incontra un immigrato per strada cosa gli dice?
Se incontro un immigrato per strada parto dall'idea che sia una persona per bene e come cristiano e politico parto dall'idea di fare delle politiche che possano favorire l'integrazione. Se questa persona è un immigrato che è entrato nel nostro Paese illegalmente, ho il dovere etico, oltre che legale, di dirgli che deve tornarsene indietro e seguire la via giusta per immigrare in Italia o in Europa.
Marina Bortolani
Fonte: http://www.dilloadalice.it/articolo.aspx?Articolo=a79borghezio.xml
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