20.11.2005
In Regione i nuovi Centri di primo livello per l'adattamento dell'ambiente domestico. di Valeria Alpi.
La casa è forse l'ambiente più importante nella vita di una persona. È il luogo che si progetta, che si sogna, che si conquista. È il luogo dove si torna sempre, dove si rientra una volta terminata la giornata lavorativa, o dove si è costretti a restare, magari solo per un'influenza o per una malattia più seria. Fondamentale diventa allora avere una casa quanto più possibile accogliente, "amica". Dove potersi muovere comodamente e in libertà . Per le persone disabili e per la popolazione anziana, la casa può essere, o diventare, un ambiente ostile, non accogliente, un ambiente che ostacola tutti i movimenti di vita quotidiana. Si pensi alle persone che fin dalla nascita hanno un deficit motorio, o sensoriale. La propria abitazione dovrà avere degli accorgimenti particolari, dovrà avere il minor numero possibile di barriere architettoniche, o dei dispositivi tecnologici per non vedenti o non udenti. Ma si pensi anche a quelle persone colpite dalla disabilità in età più avanzata, che si ritrovano in una casa che non è più adatta alla nuova situazione di autonomia personale ridotta. Si pensi, infine, al fenomeno sempre più attuale dell'aumento dell'età della popolazione, e quindi ai tanti anziani che possono ritrovarsi con difficoltà di movimento o con malattie come l'Alzheimer. La casa può diventare persino un pericolo. Adattare la casa al deficit e alle abilità residue diventa indispensabile per sostenere l'autonomia e la permanenza delle persone anziane e disabili all'interno delle proprie abitazioni. Dato che siamo partiti dal presupposto che la casa è un ambiente di fondamentale importanza, importante in molte situazioni è anche evitare - per quanto possibile - il ricorso ai servizi residenziali. La Regione Emilia Romagna è sempre in prima linea nell'adottare nuovi strumenti di supporto a famiglie in difficoltà e per questo, con la DGR n. 2248 del 10 novembre 2003, ha indicato ai Comuni della Regione i criteri organizzativi per la costituzione di nuovi "Centri provinciali di primo livello per l'adattamento dell'ambiente domestico", con funzioni di informazione e consulenza su tutte le possibili soluzioni per una casa accessibile. All'inizio del mese di ottobre 2004 è partito il primo corso regionale di formazione, che ha visto coinvolti una settantina di operatori (con diverse specializzazioni professionali) provenienti da tutto il territorio emiliano-romagnolo che andranno a costituire le équipe territoriali operanti all'interno dei Centri. Operatori socio-sanitari e amministrativi, terapisti della riabilitazione, tecnici progettisti, assistenti sociali, operatori della comunicazione, educatori lavoreranno insieme nei nuovi Centri per l'adattamento dell'ambiente domestico, in modo da fornire consigli e possibili soluzioni per riorganizzare gli spazi interni all'abitazione, rimuovere o superare gli ostacoli e le barriere architettoniche, creare sistemi di controllo ambientale automatizzati, facilitare le attività di ogni giorno nella propria casa. Con l'obiettivo di favorire l'autonomia personale e migliorare la qualità dello stare dentro le proprie mura domestiche. Sono oggi disponibili sul mercato numerosi prodotti e soluzioni che consentono di modificare l'ambiente in modo funzionale alle abilità residue della persona, permettendo di ridurre l'handicap (ricordiamo che l'handicap è qualcosa che viene sempre dall'esterno!) e aumentare l'autonomia personale. A volte non si tratta neppure di prodotti "dedicati a", cioè di prodotti costruiti appositamente per persone disabili. A volte si tratta di prodotti anche comuni, che chiunque può trovare in un qualsiasi negozio "normale". Ad esempio ultimamente si trovano nei mobilifici dei tavoli alzabili e abbassabili con un comodo "clic", e questo meccanismo - pensato per tutti - può rivelarsi utile ad esempio a una persona disabile in carrozzina e anche alle persone che convivono con lei. Viceversa ci sono casi in cui serve conoscere che la tal azienda specializzata in prodotti per disabili ha progettato la tale soluzione appositamente per quel dato deficit. Insieme alla persona disabile o anziana, e ai suoi familiari e assistenti, si valuteranno caso per caso i bisogni, le esigenze e le modalità per progettare man mano un percorso di autonomia. Autonomia ovviamente relativizzata al proprio deficit, ai propri desideri e alla propria percezione sé, ma pur sempre una possibilità di vivere la casa in maniera più facile per se stessi e per gli altri. I Centri di primo livello per l'adattamento dell'ambiente domestico forniranno anche informazioni e consulenza sui contributi economici regionali e nazionali, e su tutte le possibili agevolazioni fiscali.
Ogni Centro è a disposizione dei cittadini e degli operatori che provengono dal territorio della Provincia del Centro. Potranno rivolgersi ai Centri le persone disabili e anziane, e in generale tutte le persone che hanno difficoltà a svolgere le attività della vita quotidiana, le famiglie, gli operatori dei servizi sociali e sanitari, i tecnici progettisti del settore pubblico e privato, i funzionari comunali che svolgono attività istruttoria in merito alle richieste di contributo dei singoli cittadini. Per i casi più complessi i Centri di primo livello si rapporteranno con i due Centri regionali di secondo livello: il Centro Regionale Ausili (promosso dalla Regione e dalla Azienda USL di Bologna in convenzione con l'Ausilioteca/AIAS Bologna, www.ausilioteca.org/centroregionaleausili/Default.htm) e il Centro Regionale di Informazione su Accessibilità e Barriere Architettoniche (www.centro-regionale-accessibilita.it). Per quanto riguarda nello specifico il Centro di primo livello della Provincia di Bologna, esso è nato dalla sinergia e dalla collaborazione del Centro Risorse Handicap del Comune di Bologna e dell'Ausilioteca/AIAS Bologna. In questo modo si sono unite esperienze ormai consolidate sia nel campo degli ausili, del controllo ambientale, della mobilità , della cura personale, sia nel campo dell'informazione al cittadino.
Vedi: http://www.bandieragialla.it/articolo/1948.html
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