23.11.2005
Il grande raduno zigano: felici della libertÃ
L'invasione silenziosa dal 1950 degli zigani evangelici si svolge nell'Ariège, sulla strada per Toulouse: mediamente si contano 30.000 presenze nonostante l'opposizione dura del governo della città di La-Tour-du-Crieu. 5000 carovane e 1600 predicatori arrivano da ogni parte del paese.
Anche quest’anno le carovane degli zigani hanno invaso pacificamente i dintorni di Pamiers, in Francia, fra il 24 e il 28 agosto. Secondo i dati della prefettura, le carovane hanno occupato 120 ettari messi a disposizione dall’associazione «Vie et Lumière», una missione evangelica protestante che organizza l’evento.
Per assicurare il tranquillo svolgimento della manifestazione, la prefettura aveva creato per l’occasione 13 nuove aree di sosta per le carovane che erano andate ad aggiungersi alle 10 già esistenti (opportunamente ampliate), e 3 depositi d’acqua per il rifornimento idrico.
Il raduno di quest’estate ha rivestito un carattere particolare perché cadeva nel sessantesimo anniversario della liberazione di Auschwitz, dove perirono 20.000 zigani (in Europa le vittime della furia omicida nazista furono quasi mezzo milione).
Per la guida spirituale di "Vie et Lumière", il pastore Joseph Charpentier, è un ricordo sempre vivo e presente nella comunità zigana. "È una pagina nera della storia del nostro popolo: spesso infatti ripensiamo ai nostri vecchi che non hanno più fatto ritorno dai campi della morte".
In Francia vivono circa 250’000 zigani Manouches: più di 100’000 fanno oggi parte di «Vie et Lumière», associazione creata nel 1953, membro della Federazione protestante di Francia.
Libero come la musica zigana
Sono nato sotto una tenda in una notte d'estate in un accampamento zingaro ai margini della citta. I grilli mi cantavano la ninna nanna la luna mi fasciava di raggi d'oro e le donne vestivano gonne fiorite.
Sono cresciuto su un carro dalle ruote scricchiolanti. Eravamo ragazzi senza ieri e senza domani mendicavamo il pane nella pioggia e al sole correvamo incontro ai nostri sogni alle nostre fantasie nel bosco.
Ora sono diventato grande la mia tenda e distrutta il mio carro si e fermato. Ma cammino ancora per essere libero come il vento che scuote il bosco come l'acqua che scorre verso il mare come la musica di un violino zigano.
("Mauso" Olimpio Cari)
Fonte: http://ecumenici.altervista.org/html/
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