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ForzaItalia.it
10.12.2005
“Lavoro, famiglia e il balzo in avanti dell’economia”

Forza-italia.it: “In passato si diceva che solo un governo di Destra poteva fare cose di Sinistra. Non esistono cose di Sinistra: esistono cose da fare per le persone. Questo governo ha pensato alle persone. Qualche numero oggettivo”.

Il primo articolo della Costituzione dice: L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro.

Avere un lavoro vuol dire avere maggiore dignità come persona. E la persona è stata sempre al centro dell'attività di governo. Sul rispetto del primo articolo si è concentrata l'azione del governo.

Mai prima d'ora tanta gente in Italia ha un lavoro. Oltre 22 milioni di italiani lavorano. Il tasso di disoccupazione è sceso intorno al 7 per cento. Cinque anni fa, era l'11 su cento. Nei cinque anni di legislatura sono stati creati quasi 1,4 milioni di posti di lavoro. Per di più, con una crescita media dell'economia dello 0,9%.Nella precedente legislatura, con tassi di crescita ben superiori (più del doppio), i posti creati sono stati poco più di un milione. Merito della Legge Biagi.

Ma anche delle misure destinate a far uscire dalla schiavitù del lavoro nero centinaia di migliaia di persone. Immigrate e no. Mettere la persona al centro dell'attività di governo, però, vuol dire anche altre cose. Come sostenere maggiormente la spesa pubblica per la protezione sociale. Altro che tagli alla spesa!

E tutto per tamponare e difendere un potere d'acquisto minacciato dall'introduzione di euro salvifico per la finanza pubblica, meno per quella privata. Per questo, in termini assoluti, la spesa sociale di questo governo è aumentata di oltre il 25%. Cosa vuol dire? Per esempio, che i pensionati al minimo hanno conquistato un milione di pensione: cosa che nessun governo aveva fatto, 516 euro.

Ma i nonni, oggi, hanno un ruolo sociale completamente diverso: più attivo, dinamico, utile a figli e nipoti.Applicare politiche sociali non vuol dire soltanto garantire aumenti della spesa sociale. Vuol dire anche ridurre il prelievo fiscale. In tre anni è raddoppiato il numero di italiani che non pagano più le tasse. Erano quasi sette milioni nel 2001. Oggi sfiorano i 14 milioni. E se in una famiglia c'è un nonno a carico, la riforma fiscale ha introdotto una deduzione da 2.900 euro. La stessa per ogni figlio. Per la moglie a carico la deduzione sale a 3.200 euro. E non sono deduzioni una tantum. Con noi sono deduzioni una sempre.

Oggi il nonno od il padre non si devono più preoccupare di lasciare un gruzzoletto per far pagare agli eredi la tassa di successione o di donazione. Non esistono più. Così come non esiste più l'Invim. Il risparmio è un diritto difeso dalla Costituzione. Tanta gente è rimasta imbrigliata in affari poco trasparenti. Tanta gente ha perso i risparmi di una vita per investimenti azzardati. Ora, con la legge finanziaria, il governo ha creato un Fondo per rimborsare chi ha perso i risparmi a causa degli scandali Parmalat, Cirio ed Argentina. Ed entro la fine della legislatura diventerà legge la riforma del risparmio, proprio per evitare che in futuro possano nuovamente avvenire casi di questo tipo.

Nel Duemila il Consiglio europeo di Lisbona decise che l'Europa, per non perdere ulteriore terreno nei confronti degli Stati Uniti, doveva allungare l'età lavorativa; rendere più flessibile il mercato del lavoro; alleggerire la pressione fiscale; digitalizzare la pubblica amministrazione e dare più spazio alle nuove tecnologie. Adesso parliamo di pensioni. Un argomento legato a doppio filo con il risparmio. Per anni, l'aumento dell'età pensionabile era un tabù. Ma solo per chi non aveva conoscenza della frontiera del lavoro. La riforma introdotta dal governo è stata a lungo contrastata dai sindacati; meno dai lavoratori. La conferma si ha con gli ultimi dati dell'Inps. La scelta del Governo di accompagnare l'aumento dell'età pensionabile a 65 anni (che scatterà nel 2008) ad un super bonus per chi sceglie volontariamente di restare al lavoro, conferma la decisione di allungare la vita lavorativa.

Quest'anno le pensioni di anzianità aumentano della metà, rispetto al 2004. Un risultato atteso. Che va nella giusta direzione di contenere la spesa previdenziale; ma anche in quello di migliorare i conti privati. Grazie al super bonus che aumenta di quasi 33 euro ogni cento guadagnati la vecchia busta paga, 51 mila lavoratori che avevano i requisiti per andare a riposo, sono rimasti al lavoro. Ed ora questo modello di riforma previdenziale ci viene copiata in tutt'Europa. Come altre misure di questo governo, oggi criticate dalla sinistra. In passato si diceva che solo un governo di Destra poteva fare cose di Sinistra. Non esistono cose di Sinistra: esistono cose da fare per le persone.

Questo governo ha pensato alle persone.

forza-italia.it

Fonte: http://www.dilloadalice.it/articolo.aspx?Articolo=87a2forzaitalia.xml

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