18.12.2005
Bloccata al Comune di Milano la privatizzazione dell'acqua e dichiarata dalla Provincia la gestione pubblica del Consorzio Acqua Potabile Provinciale che riguarda 180 Comuni. Queste in sintesi le conclusioni del Convegno che si è svolto il 14 settembre alla casa della cultura di Milano promossa dai gruppi Consiliari dell'Unione, del Comune e della Provincia e dal Comitato Italiano per un Contratto Mondiale sull'Acqua. Una sede da occasioni che impegnano, una sala piena, la presenza dei due gruppi consiliari al gran completo, cosa mai avvenuta e che solo l'acqua ha permesso si verificasse, la partecipazione dei segretari di partito , di sindaci di diverse città , di rappresentanti di movimenti, ma soprattutto la presenza del Presidente Penati, sollecitato ed invitato dal Comitato italiano a far conoscere la posizione della Provincia rispetto alla scelta del modello di gestione delle risorse idriche. Partendo dall'acqua e dai beni comuni, il Presidente Penati ha delineato un percorso strategico rispetto ai modelli di privatizzazioni, molto vicino alle proposte di cui il Comitato italiano si è fatto promotore in questi mesi e da ultimo in occasione della Festa dell'acqua che si è svolta in settembre all'idroscalo di Milano. "Chi sostiene che il pubblico- ha dichiarato Penati - debba liberarsi delle proprie partecipazioni in aziende di servizi è ideologico. Sui monopoli e per le reti di sviluppo il pubblico ha un ruolo importante e sull'acqua, bene primario da tutelare,ancora di più. Come Provincia, ha aggiunto Penati, abbiamo aperto un dibattito da sinistra su liberalizzazioni e privatizzazioni, spesso confuse, e crediamo di aver fatto fare dei passi in avanti a tutto il centrosinistra, anche rivedendo l\'idea che un privato ci debba esseresempre e comunque nella gestione di un servizio". Queste affermazioni di principio fatte a conclusione del seminario dal Presidente Penati sono destinate a lasciare un segno nella cultura degli amministratori dell'Unione e ad influenzare le elezioni al Comune di Milano e quelle nazionali. Appare altresì chiaro che il Presidente Penati e la Provincia intendono scendere in capo sull'acqua ma anche aprire il confronto sul governo dell'intera area metropolitana di Milano e rispetto agli assetti dei due ATO ed ai modelli gestionali imposti dalla regione. Quali sono più in dettaglio i due significativi risultati che il Comitato italiano è riuscito a conseguire con questa serata, grazie all' azione di sensibilizzazione esercitata sui due gruppi consiliari. Al Comune di Milano è stata approvata una mozione, votata anche da parte della maggioranza, non condivisibile per alcune sue affermazioni rispetto alle scelte future da parte del Comitato italiano ma che ha avuto il pregio di bloccare il tentativo avviato dal Sindaco Albertini di far inglobare l'acqua nella AEM (azienda energetica milanese) da tempo privatizzata , e quindi di privatizzare la gestione delle risorse idriche dell'ATO città di Milano. A livello della Provincia invece il presidente Penati, ha detto a chiare lettere che il servizio idrico dell'ATO della Provincia di Milano resta pubblico, sia per la gestione che per l'erogazione, che il CAP (Consorzio Acque potabili) non ha bisogno di partener privati, ne di tipo aziendale perché possiede le capacità tecniche e il personale preparato, ne di tipo finanziari, perché la Provincia e i suoi comuni godono di un riconosciuto prestigio per accedervi direttamente ai finanziamenti. E' stato inoltre precisato che l'operato della Regione di dividere gli ATO della città e della Provincia è un non senso, e che l'amministrazione Provinciale è impegnata a riunificate la situazione con l'istituzione di un inter-ambito in attesa di cambiare la legge regionale e in una prospettiva di governo metropolitano. Pensiamo - dichiara Emilio Molinari, Presidente del Comitato Italiano- che queste due assunzioni di responsabilità e di impegno da parte del consiglieri del Comune di Milano e del Presidente della Provincia, che concretizzano le richieste contenute nel Manifesto di impegno sull'acqua sottoscritto da diversi amministratori e dallo stesso Penati, durante le elezioni amministrative del 2004 , costituiscano un buon esempio di partecipazione e di dialogo fra Movimenti ed Istituzione. Questo importante successo nella lotta contro i processi di privatizzazione e per la difesa dell'acqua come bene comune e diritto umano, è infatti il risultato non soltanto del lavoro del Comitato italiano e di tutte le associazioni ( da Attac a Rete di Lilliput)ma anche della collaborazione degli assessore provinciali Brembilla e Dioli, che hanno aperto il confronto con il movimento, e dei capi gruppo dei partiti della Coalizione ed in particolare: Nello Patta, Sandro Antoniazzi Basilio Rizzo. Da questo positivo successo ne esce infatti rafforzato la partecipazione ed il dialogo fra amministrazione Provinciale ed i movimenti dell'acqua, che già esiste ma che consente di pensare ad un nuovi spazi di confronto con i partiti ed i candidati per scrive assieme un pezzo di programma politico e di governo nuovo della città nell'ambito del confronto elettorale. Per il Comitato Italiano per un contratto Mondiale sull'Acqua. Emilio Molinari Rosario Lembo Presidente Segretario Nazionale
Fonte: http://unimondo.oneworld.net/article/view/124218/1/
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