7.01.2006
La scelta quest’anno, in Sicilia c’era. Le tre province che, ognuna a suo modo, hanno fatto da protagoniste per questo capodanno sono state: Ragusa, Palermo, Catania. Noi eravamo a Ragusa, in piazza. Sul palco, Vinicio Capossela. di Tano Rizza / Girodivite […] Tra le proposte siciliane, quella che ha attirato maggiormente la nostra attenzione è stata la serata organizzata a Ragusa, dall’amministrazione comunale. Nel capoluogo ibleo, infatti, siamo andati ad assistere al concerto di Vinicio Capossela. Ci è sembrata la proposta più interessante per almeno due motivi: la prima, la più naturale, Vinicio è un bravo cantautore. Secondo motivo,: vederlo dal vivo, ormai, è diventato molto difficile. Pochi, ultimamente, i suoi concerti sul territorio nazionale. Ma si spera (in meglio) perché è in uscita il suo nuovo album, il sesto. Benvenuti a Ragusa Siamo arrivati a Ragusa (da Palazzolo) dopo una lunga e tortuosa strada che, curva-dopo-curva,curva-dopo-curva, curva-dopo-curva, ci ha portato ad odiare la mancanza di una strada degna di questo nome tra Ragusa e Siracusa. Ma, armati di buono spirito e qualcos’altro, abbiamo salutato con grande felicità il cartello che recitava: "Benvenuti a Ragusa".Ma, alle 21.30, orario del nostro arrivo, in Piazza Libertà c’erano più forze dell’ordine che persone in vena di festa. E, all’inizio, abbiamo anche un pò dubitato dell’effettiva organizzazione del concerto di Vinicio. Ma, dopo aver visto il suo pianoforte sul palco e aver effettuato un breve sondaggio tra i pochi presenti, ogni dubbio è andato velocemente via. Ci siamo guardati per un attimo attorno, e abbiamo deciso di aspettare l’inizio del concerto altrove: la piazza, per il momento, non ci è sembrata abbastanza accogliente. Dalla nostra nuova postazione, abbiamo potuto assistere alla sfilata della gente che, festatiola e schiamazzante, raggiungeva pian piano la piazza. Per quasi un’ora, un continuo flusso di persone ci è passato davanti, gente armata di tutto ciò che serve a passare un buon S. Silvestro: bottiglie dai contenuti più vari e colorati, bombe e bombette, cibo e vino. Alle 23.30 è sembrato, anche a noi, il momento adatto per alzarci e andare in direzione concerto. Pochi metri verso Piazza della Lbertà e abbiamo capito che tutte quelle persone che, fino a poco prima ci sfilavano davanti, erano lì per il nostro identico motivo: Vinicio e il capodanno. Sul palco gli Skaramanzia Skaramanzia è il nome che ha aperto i festeggiamenti. Pozzallesi, propongono una miscela di ska, blues e rock. Per la verità non siamo riusciti a seguire il loro concerto al meglio perché, tra smentite e conferme dell’arrivo della mezzanotte, in piazza c’era un mezzo delirio. Due o forse tre pezzi siamo riusciti ad ascoltarli, ma l’attesa era tutta per il nuovo anno, e Vinicio. Per la cronaca, la mezzanotte è arrivata con gli Skaramanzia sul palco, e dopo il rituale conto alla rovescia è stato un bagno di champagne per tutti. Finito il live "skaramantico", e fatti tutti i dovuti brindisi per il 2006, dopo baci e abbracci, arriva, finalmente, il momento di Capossela. Un brindisi con Vinicio E sì, perché eravamo lì per vedere Capossela in concerto, cosa che non c’era mai capitato di fare, e che attira la nostra curiosità da tempo. Vinicio per la verità , in passato, è stato avvistato da noi altre tre volte. La prima, a Roma, in teatro, in occasione del reading di "Non si muore tutte le mattine"(vedi link a fine articolo) il suo libro. La seconda volta, lo abbiamo incontrato per puro caso a Catania, ma non per un suo concerto o lavoro teatrale, ma alla "fera o’luni", il mercato della città etnea. Era lì che, tranquillo, faceva i suoi acquisti con tanto di mamma e papà al seguito. Il terzo avvistamento risale all’estate di due anni fa, con Vinicio a Siracusa ospite del premio letterario Vittorini, dove si era intrattenuto sul palco solo per pochi minuti (link a fine articolo). Da questi episodi è nata in noi una simpatia per Vinicio che, miscelata al rispetto per la sua musica, ci ha trascinati fino a Ragusa per vedere il suo concerto. Vinicio canta e racconta suoni e visioni dal ’91, cinque album alle sue spalle, e una schiera di modi di fare musica tutti differenti. A Ragusa, è riuscito a sintetizzare la sua produzione e far un concerto che, passo dopo passo, ha toccato le note jazz, popolari, blues ed è esploso nella sua forza di musica zingara che, girovagando, tocca tutte le corde sonore delle "terre di confine", degli esseri girovaghi, delle realtà immaginate, e di quelle solo sfiorate per pochi istanti. Un’artista a tutto tondo. Tra scritti alcolici e ballate L’atmosfera respirata in Piazza Libertà si è ben sposata con la filosofia musicale di Capossela, musica da festa e per la festa. E sono state due ore di intenso spettacolo, con Vinicio protagonista e animatore della serata. Vinicio è artista e autore. Queste sue due qualità lo hanno portato ad essere uno tra i più convincenti musicisti italiani. La sua musica, e quella proposta a Ragusa, è travolgente invito alla festa, al ballo, al divertimento. Per la serata di capodanno, ha messo da parte le sue ballate più liriche e poetiche, tipiche del suo personaggio, per lasciarsi andare e lasciare andare la piazza alla festa, al ritmo della taranta, della musica popolare. […]
Articolo completo su: http://www.girodivite.it/article.php3?id_article=3617
mt
Welfare Italia
Hits: 1802
Cultura >> |