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Lettera no TAV
14.01.2006
Girodivite.it. Qui viviamo con gli scarponi ai piedi anche in casa. Viviamo sbirciando dalla finestra quanti mezzi della polizia sono intorno a noi e quanti stanno andando a raggiungere "il fronte".

Viviamo costretti a dare i documenti per andare a casa nostra. Viviamo con telefoni accesi e sorvegliati. Viviamo schedati, scortati, blindati. Ma soprattutto, viviamo con gli scarponi ai piedi anche in casa per dare il cambio a chi da giorni resiste nella neve e per accorrere alla chiamata di chi sta difendendo le barricate, ogni volta che provano a sfondare per tentare di far partire i cantieri più inutili della storia d’Italia.

Non li fermeremo? Questo non lo sappiamo, ma almeno potremo testimoniare.

Sono anni che ci nascondono la verità, che ci infangano e ora, come se non bastasse, ci hanno anche umiliato pubblicamente definendoci terroristi e nemici dell’Italia. E’ per questo che, traditi dalle stesse persone che ci rappresentano, insultati dai mezzi di informazione, ci rivolgiamo a voi personalmente, facendo appello alle vostre coscienze, perché questo è l’ultimo mezzo che abbiamo per far sentire la nostra voce vera e per difendere quel poco di democrazia che è rimasta.

Siamo il cosiddetto popolo no tav. Quei rompiscatole, bollati come nemici dello sviluppo, che si battono perché, a detta dei nostri ministri, non hanno nulla di meglio da fare.

No signori, le cose non stanno così, vi prego credeteci, le cose non stanno così.

Dietro il no tav non c’è la protesta contro il progresso, ma c’è la precisa protesta contro uno specifico progetto suicida. Un progetto deciso a tavolino che ha deliberatamente ignorato tutte le alternative possibili che in questi anni abbiamo fornito e che consentirebbero la realizzazione della linea ferroviaria ad alta velocità senza questo folle disastro ambientale.

Il motivo di questa mail è semplice quanto triste. Stiamo cercando di far emergere la verità che sta dietro a quest’opera, e crediamo purtroppo anche ad altre opere italiane, nonostante i ripetuti sforzi di alcune testate giornalistiche e televisive di distogliere l’attenzione dalla realtà delle cose per difendere gli interessi enormi di poche, importantissime persone.

Quello su cui vi invitiamo a riflettere è semplicemente questo: Perché nessuno sulle testate nazionali, che si definiscono super partes, ha ancora detto come stanno realmente le cose? Perché continuano a dipingerla come una lotta di contadini contro lo sviluppo? O peggio ancora come una volontà di isolare l’Italia.

Perché nessuno ha ancora parlato con chiarezza dei reali interessi economici in gioco? Perché gli studi ufficiali sulla pericolosità spariscono all’improvviso nel nulla?

Ma soprattutto diteci vi prego, perché, anche in sede europea, non vengono vagliati progetti alternativi, che passerebbero sempre di qui ma senza fare il tunnel killer?

Purtroppo le risposte a queste domande ci sono eccome. Sono nero su bianco, su documenti ufficiali, archiviate e prontamente occultate. E la cosa più umiliante è che chi le conosce bene ed ha la possibilità di parlarne non lo fa.

Non lo fa per interesse e non lo fa perché comunque è letteralmente imbavagliato, da interessi che stanno troppo su per poter essere attaccati.

Noi invece abbiamo una forza che loro non hanno: non abbiamo più nulla da perdere. Tanto cosa dovremmo fare? I ministri ci insultano, chi tutela le istituzioni ci tradisce, chi si dovrebbe opporre tace, e chi è preposto a raccontare i fatti dipinge con devozione verità distorte. Solo questa via c’è rimasta. Informare di persona.

Cercando di far conoscere ciò che sta nero su bianco e che viene nascosto. Informare di persona. Attingendo unicamente a documenti e dichiarazioni ufficiali e documentate. E invitando a riflettere su quanto sia emblematica la concordia dei mass media nel distogliere l’attenzione dai reali interessi economici in gioco.

E’ per questo quindi che vi rubo ancora qualche secondo di attenzione. Per darvi i link ove potrete iniziare a saperne di più riguardo quest’opera. Vi prego, consultateli, non lasciateci soli a combattere contro Golia. Perché scoprirete anche che fine stanno facendo i nostri soldi senza che se ne sappia nulla.

Vedere chi c’è dietro a tutto ciò è sconcertante, ma forse si riuscirà a capire perché i giornali non vogliono o semplicemente non possono ancora raccontare tutto.

Come forse qualcuno saprà il nodo cruciale della questione per noi NON E’ la realizzazione del corridoio cinque. Noi non ci stiamo opponendo al corridoio cinque. Lo abbiamo detto anche in diretta tv (ambiente italia). E abbiamo detto chiaramente anche che non vogliamo che il treno non passi da noi per farlo passare sulla terra di altri. Sappiamo che il treno deve passare. Non ci opponiamo a un treno. Sappiamo di essere nel 2005. La smettano di dirci che siamo cretini che vogliono isolare l’Italia!

Quello a cui ci opponiamo sono i due tunnel killer che si vogliono realizzare.

1 - Perché sono un disastro ambientale 2 - Perché dietro c’è un progetto che fa vergognare di essere italiani.

Come saprete gli scontri stanno avvenendo per opporsi alla realizzazione del tunnel italo-francese, Ci hanno insultati dicendo che non capiamo che il tunnel evita danni all’ambiente. Ci hanno dato degli stupidi. Ma. non viene il sospetto che qualcosa non sia chiaro se ci opponiamo a un tunnel chiedendo a gran voce di rivedere il progetto.

Ecco la verità.

Ecco qui di seguito

Vedi: http://www.girodivite.it/article.php3?id_article=3663

mt

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