|

|
|
Welfare Italia |
Foto Gallery |
Ultima immagine dal Foto Gallery di Welfare Italia |

|
|
 |
Ultimi Links |
 |
|
|
 |
 |
 |
 |
Prodi: lo spirito delle Primarie sembra dimenticato |
 |
15.01.2006
Prodi: «Punto sul partito democratico» - «Non commento le frasi del premier». -
da La Stampa
ROMA. «Ogni volta che c'è una dichiarazione di Berlusconi c'è sempre qualcuno della CdL che dice: 'Dov'è Prodi?. Ieri ero a casa che lavoravo sulle politiche familiari della riforma previdenziale». Romano Prodi interviene al congresso dei Repubblicani europei e aggiunge: «Mi si chiedeva di commentare: ho detto di aspettare, visto che c'era una conferenza stampa alle 18. L'ho sentita e non ho saputo cosa commentare. Oggi, poi ho visto una vignetta di un giornale che dice 'Non aveva molto da dire ma ci teneva a dirlo'. È inutile che io faccio analisi, come spesso capita le fanno i grandi umoristi».
«O si corre con bandiere veramente unitarie o è meglio che ciascuno vada con la propria». Romani Prodi riprende il contenuto di una lettera aperta agli elettori delle Primarie e lancia «un messaggio di unità », prendendo anche spunto da una «riflessione del professor Diamante sull'Ulivo». «Io ho avuto il mandato di vincere con la forza dei partiti e della società civile e voglio far fronte a questo mandato con coerenza. Questo è il significato delle Primarie. Sarò garante del processo unitario di cui abbiamo bisogno. Non sarò leader senza un partito di una stretta coalizione di partiti. Sarò l'amalgama tra i partiti e la società civile di cui il Paese ha bisogno».
«Quattro milioni - dice Prodi - di elettori delle Primarie ci chiedono di dare corpo ad un soggetto politico unitario forte con le sue diverse radici. Ci chiedono di decidere adesso e di procedere subito e ovunque alla costruzione di un Partito Democratico sotto il segno dell'Ulivo. Lo spirito delle Primarie sembra dimenticato e qualcuno mi chiede se siano state fatte 20 anni fa. Allo spirito delle Primarie resteremo fedeli nella campagna elettorale e nella formazione del governo».
Prodi cita l'analisi di Diamanti: «Prima delle Primarie aveva detto che io sarei stato un amministratore di condominio, dopo ha cambiato parere perchè ora ci sono gli strumenti ed io sento il dovere morale di usare il potere che mi è stato dato dalle primarie. Diamanti ci invita di non dare un messaggio di intesa provvisoria e tattica perchè risulterebbe perdente e io non voglio perdere le elezioni».
*****
Su Berlusconi: «Non aveva molto da dire, ma ci teneva a dirlo» - Prodi: «Creare subito il partito democratico» - Il leader dell'Unione ribadisce quanto espresso nella «Lettera aperta»: «Lo spirito delle primarie sembra dimenticato» - da Il Corriere della Sera
ROMA - «Purtroppo lo spirito delle primarie sembra dimenticato. Qualcuno mi chiede se per caso non siano state fatte vent'anni fa». Il leader dell'Unione Romano Prodi, dal congresso dei Repubblicani Europei, ha richiamato gli alleati alla necessità di dar vita al partito democratico. «Le primarie ci chiedevano di dare vita a un forte soggetto politico unitario. E ci chiedevano di decidere ora, di procedere subito e comunque alla costruzione del partito democratico. I partiti e la società civile - ha proseguito - devono costituire un nuovo patto per la nuova Italia. Alle primarie bisogna restare fedeli. Io sarò il garante di un processo unitario di cui noi tutti abbiamo bisogno».
BANDIERE UNITARIE - Riprendendo il contenuto della lettera aperta agli elettori delle primarie pubblicata oggi con un'inserzione a pagamento sul quotidiano La Repubblica, Prodi ha aggiunto: «O si corre con bandiere veramente unitarie o è meglio che ciascuno vada con la propria». «Ho avuto il mandato di vincere con la forza dei partiti e della società civile e voglio far fronte a questo mandato con coerenza. Questo è il significato delle Primarie. Non sarò leader senza un partito di una stretta coalizione di partiti».
LETTERA APERTA - Nella «Lettera aperta agli elettori delle primarie» Prodi chiede di «di procedere subito e ovunque alla costruzione» del partito democratico. «Cari amici e care amiche - scrive Prodi - la partecipazione convinta e appassionata di milioni di cittadini ha fatto delle primarie il principale strumento di rilancio del progetto politico di unità delle forze riformatrici che da 11 anni chiamiamo Ulivo. Di più - continua l'appello - da quel risultato straordinario e inatteso abbiamo preso lo slancio per trasferire dalla sfera dei desideri a quella dei progetti concreti la costruzione del Partito democratico. Milioni di italiane e di italiani ci chiedono oggi di fare di più, di affrettare con decisioni concrete il cammino verso il Partito Democratico».
BERLUSCONI - Prodi usa una battuta per commentare le parole del premier sul caso Unipol-Generali: «Ogni volta che c'è una dichiarazione di Berlusconi c'è sempre qualcuno della CdL che dice: "Dov'è Prodi?". Ieri ero a casa che lavoravo sulle politiche familiari della riforma previdenziale». «Mi si chiedeva di commentare: ho detto di aspettare, visto che c'era una conferenza stampa alle 18. L'ho sentita e non ho saputo cosa commentare. Oggi, poi ho visto una vignetta di un giornale che dice "Non aveva molto da dire, ma ci teneva a dirlo". È inutile che io faccia analisi, come spesso capita le fanno i grandi umoristi». Una battuta anche sugli incontri con Bernheim: «Bisogna davvero che vada a trovarlo, è dall'estate scorsa che non lo vedo».
15 gennaio 2006
*****
Il Professore preoccupato per i ritardi nella nascita del partito democratico - "Alle elezioni con bandiera unitaria, oppure ognuno con la propria" - Unione, l'allarme di Prodi - "Smarrito lo spirito delle Primarie" - Solo una battuta sulle accuse del premier: "Poco da dire ma ci teneva a dirlo" - da La Repubblica
ROMA - Sono i problemi interni all'Unione la vera preoccupazione di Romano Prodi, molto più dei continui attacchi di Silvio Berlusconi. Il Professore stamane a liquidato le nuove dichiarazioni del premier con una battuta. "Ho visto una vignetta di un giornale - ha commentato il leader dell'opposizione - che dice 'Non aveva molto da dire ma ci teneva a dirlo'. E' inutile che io faccio analisi, come spesso capita le fanno i grandi umoristi".
Molte di più le parole spese invece da Prodi per esprimere il suo malcontento rispetto alle vicende interne alla coalizione di centrosinistra. "Milioni di italiane e di italiani - ha ricordato li Professore - ci chiedono oggi di fare di più, di affrettare con decisioni concrete il cammino verso il Partito Democratico. Ci chiedono, quei milioni di italiane e di italiani, di decidere adesso, di procedere subito e ovunque alla costruzione del Partito democratico sotto il segno dell'Ulivo".
"Purtroppo - lamenta ancora Prodi - lo spirito delle primarie sembra essere stato rapidamente dimenticato e queste domande faticano a trovare le giuste risposte. Insieme dobbiamo ritrovare quello slancio". "Le primarie - insiste il leader dell'Unione - ci chiedevano di dare vita ad un forte soggetto politico unitario. E ci chiedevano di decidere ora, di procedere subito e comunque alla costruzione del partito democratico. I partiti e la società civile - ha proseguito - devono costituire un nuovo patto per la nuova Italia. Alle primarie bisogna restare fedeli. Io sarò il garante di un processo unitario di cui noi tutti abbiamo bisogno".
Prodi detta poi un ultimatum sulla questione della composizione delle liste per le elezioni politiche. "O si corre con una bandiera veramente unitaria - avverte - altrimenti è meglio che ognuno corra con la propria bandiera". Un imperativo, quello della lista unica, che Prodi ha fatto capire essere valido tanto per la Camera quanto per il Senato. "Io - ha detto ancora - ho avuto il mandato di vincere con la forza dei partiti e della società civile e voglio far fronte a questo mandato con coerenza. Questo è il significato delle Primarie. Sarò garante del processo unitario di cui abbiamo bisogno. Non sarò leader senza un partito di una stretta coalizione di partiti. Sarò l'amalgama tra i partiti e la società civile di cui il Paese ha bisogno".
*****
Prodi: Lettera aperta agli elettori delle Primarie
15 Gennaio 2006
Care amiche e cari amici,
il 16 ottobre avete scritto, col vostro impegno e il vostro voto, una pagina bellissima della democrazia del nostro Paese.
La partecipazione convinta e appassionata di milioni di cittadini ha fatto delle Primarie il principale strumento di rilancio del progetto politico di unità delle forze riformatrici che da undici anni chiamiamo Ulivo.
Di più, da quel risultato straordinario e inatteso abbiamo preso lo slancio per trasferire dalla sfera dei desideri a quella dei progetti concreti la costruzione del Partito Democratico.
Milioni di italiane e di italiani ci chiedono oggi di fare di più, di affrettare con decisioni concrete il cammino verso il Partito Democratico.
Ci chiedono di dare vita ad un Ulivo in grado di rispondere e di dare rappresentanza alla domanda che sale dalla società , dalle realtà locali. Ci chiedono di dare corpo ad un soggetto politico unitario, forte delle sue diverse radici politiche e culturali, aperto alla partecipazione di tante donne e uomini che si riconoscono nel progetto di una nuova Italia. Ci chiedono, quei milioni di italiane e di italiani, di decidere adesso, di procedere subito e ovunque alla costruzione del Partito Democratico sotto il segno dell’Ulivo. Purtroppo lo spirito delle Primarie sembra essere stati rapidamente dimenticato e queste domande faticano a trovare le giuste risposte. Insieme dobbiamo ritrovare quello slancio.
Oggi inizia una lunga e difficile campagna elettorale che deve portarci a battere una destra che ha causato danni incalcolabili sul versante del benessere economico, della equità sociale e dell’etica pubblica.
Dobbiamo vincere le elezioni per ridare all’Italia un governo all’altezza delle enormi potenzialità che il nostro paese ha e che oggi fatica ad esprimere pienamente.
Per questo c’è bisogno di voi. Per questo ho bisogno del vostro impegno e della vostra passione. Quand’anche uno solo su dieci – uno solo – volesse essere protagonista della campagna avremmo a disposizione migliaia di persone. Un’armata, pacifica e dis-armata, ma pur sempre un’armata.
Molti di voi mi chiedono come contribuire con idee, lavoro, tempo e, perché no, denaro a questa campagna elettorale. Per questo la Fabbrica del Programma ha dato vita all’iniziativa “Incontriamoci” che ha lo scopo di sostenere e favorire la partecipazione.
Potete quindi contattarci subito visitando il mio sito o telefonando al numero 051 6383211 e, se volete inviare un vostro piccolo contributo, ecco i riferimenti: conto corrente postale n° 69621647 intestato a “Comitato per Prodi Presidente”.
Ci meritiamo un po’ più di felicità . Forza e coraggio!
Con molta amicizia
Romano Prodi
|
|
 |
|
 |
I commenti degli utenti (Solo gli iscritti possono inserire commenti)
|
 |
|
|
|
 |
|