28.01.2006
A.S. per «La Sicilia».
«Il libro della memoria»: un'ulteriore manifestazione di civiltà contro l'inquinamento industriale e per denunciare i danni da esso prodotti, danni che molta gente ha pagato con la propria vita. Si tratta di una nuova iniziativa che padre Palmiro Prisutto propone. «Il 21 aprile scorso con una grande fiaccolata abbiamo celebrato la prima giornata della memoria delle vittime dell'olocausto industriale, ricordando le nostre vittime del lavoro e dell'inquinamento - scrive il parroco in una lettera aperta indirizzata ai cittadini -, ma ciò non basta per creare una nuova coscienza. Ognuna delle vittime che nel silenzio è stata ricordata ha un nome, un volto, una storia. Dobbiamo andare alla ricerca di tutti questi nomi, di questi volti, di queste storie per poter scrivere un libro: il libro della memoria. Il silenzio non giova a nulla se non avremo il coraggio di riaffermare quei valori come la tutela delle salute, della vita umana e della dignità . Se non vogliamo che il sacrificio silenzioso dei nostri cari sia stato inutile, dobbiamo - aggiunge Palmiro Prisutto - avere il coraggio di parlare ed anche di denunciare». Padre Prisutto invita gli augustani a raccontare le loro storie: «perché non accada ad altri -sottolinea - quello che è capitato a voi o ai vostri cari. Raccontate le vostre storie, perché si possa far capire alle istituzioni che in Augusta e dintorni vi è in atto una strage che dura da oltre 50 anni, una strage di cui neanche un Presidente della Repubblica ha voluto parlare. Stavolta anche i numeri hanno un senso per denunciare e rendere pubblico quello che qui, invece, si vuole occultare». A.s.
Fonte: http://www.lasicilia.it/giornale/2801/SR2801/SR/SR05/52.html
Vedi ancora: http://www.girodivite.it/article.php3?id_article=3027
mt
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