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Un'altra legge inaccettabile |
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31.01.2006
Il Parlamento italiano ha approvato in via definitiva la cosiddetta legge sui reati d' opinione. Manca solo la firma di Ciampi per farla entrare in vigore.
Il titolo della legge (reati d' opinione) è assolutamente fuorviante e non indica il reale contenuto della legge che, infatti, è solo un abbassamento generalizzato delle pene per i seguenti reati:
1) razzismo
2) i più gravi reati contro le istituzioni democratiche (GOLPE compreso!)
3) promozione, costituzione, organizzazione, direzione di associazioni sovversive
4) partecipazione ad associazioni sovversive
5) vilipendio ed offesa ai simboli delle istituzioni democratiche
6) offesa alle religioni
7) offesa a luoghi ed oggetti di culto
Se non lo credete possibile, il testo della legge è sul sito internet del Parlamento: http://www.parlamento.it/leggi/messaggi/s3538a.htm
Un confronto, articolo per articolo, dei testi precedenti con quelli modificati è in: http://www.lacostituzione.it/altre_leggi/opinioni.php
In particolare vengono ABBASSATE le pene per il reato di "diffusione in qualsiasi modo di idee fondate sulla superiorità o sull'odio razziale o etnico, ovvero incitamento a commettere o COMMISSIONE DI ATTI DI DISCRIMINAZIONE PER MOTIVI RAZZIALI, NAZIONALI o RELIGIOSI".
La pena massima era di 4 anni di carcere ed ora è stata abbassata alla modica cifra di 6000 euro!
Per fare ciò è stato modificato il testo della legge di ratifica della "Convenzione Internazionale sull' eliminazione di tutte le forme di discriminazione raziale, aperta alla firma a New York il 7 Marzo 1966".
Si noti poi che mentre prima era reato diffondere le idee razziste, ora esse si possono diffondere ma non propagandare. Ciò mi fa pensare che se io scrivo un sito web pieno di materiale inneggiante alla superiorità della mia razza o della mia religione posso cavarmela affermando che in questo modo io diffondo le idee razziste ma non le propagando! Allo stesso modo si noti la sottile differenza tra incitamento (prima vietato ed ora ammesso) e istigazione all'odio razziale.
La modifica è stata approvata definitivamente dal Senato il 25 Gennaio 2006, a sole 48 ore dal Giorno della Memoria in cui l' Italia commemora ufficialmente l' anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz. Il Parlamento Italiano ha dunque "commemorato" con pessimo gusto la più terribile tragedia mai avvenuta a causa di odio e discriminazione razziale.
Siccome una scelta del genere è certamente contro il sentimento nazionale, mi viene il dubbio che i Parlamentari, maggioranza ed opposizione, non si rendano conto del significato e delle implicazioni degli articoli che discutono e votano.
Un altro aspetto da notare è che nessuno ha notato quanto successo e gli Italiani sono all' oscuro di tutto. Ma esiste una stampa in Italia capace di fare da cane da guardia del potere?
Emanuele Lombardi
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