incontra Vladimir Luxuria, candidata trans di Rifondazione comunista: “Propongo lo snellimento burocratico per il transito sessuale e una zonizzazione per il mestiere più antico del mondo. I cattolici più avanti del Vaticano”.
(www.dilloadalice.it n.93 del 22/02/2006)
Vladimir Luxuria e Francesco Rutelli all'interno della stessa coalizione. Come può essere? Con la Margherita si è schierata la presidente della cattolicissima "Scienza & Vita", la dott.ssa Binetti, che ha detto che si candiderà anche contro di lei...
Bisogna convivere con le differenze: è la logica del sistema proporzionale. E di differenze ce ne sono in entrambi gli schieramenti. Io non ho mai pensato di candidarmi "contro" qualcuno ma "a favore" di qualcosa: i diritti civili per chi non li ha.
Non teme che l'Unione stia prendendo una piega un po' anticlericale, e che ciò possa far perdere voti moderati?
Un recente sondaggio dell'Eurispes dice che circa il 69% dei cattolici è a favore dei Pacs. I politici pensano troppo spesso di rincorrere i voti dei cattolici che in realtà , su tante questioni etiche, sono più avanti rispetto al Vaticano: Pacs, divorzio, preservativo, aborto...
Perché ha scelto di candidarsi con Rifondazione comunista?
Perché è un partito che negli ultimi anni ha deciso di sposare appieno la causa del movimento gay, lesbico, bisessuale e transgender senza "se" e senza "ma". E anche perché, oltre a essere transgender, sono anche una cittadina di questa Repubblica e credo che un po' più di giustizia sociale faccia bene a tutti.
Quali i punti programmatici sui quali imposterà la sua campagna elettorale e il suo futuro impegno in Parlamento?
Le unioni civili in primo luogo, ovviamente. Poi la tutela di tutte quelle persone che hanno poca voce in Parlamento, come le transessuali (propongo lo snellimento burocratico per il transito sessuale e l'apertura del mondo del lavoro anche per loro). Stracciare l'infame legge proibizionista sulle droghe, destinare più fondi alla cultura, diritto d'asilo per chi è perseguitato per l'orientamento sessuale, la tutela per le lavoratrici del sesso, più attenzione per il popolo che frequenta il divertimento notturno in locali... tutti argomenti che conosco bene!
Prostituzione: su questo argomento qual è la sua posizione?
La prostituzione non è un reato... purtroppo devo dire che non "sarebbe" un reato. Si è creato attorno a questo mondo un clima di demonizzazione tale che i/le prostitute si sentono ai margini. Questo non facilita il dialogo con le forze istituzionali e fomenta la prostituzione coatta (povere donne, anche minorenni, costrette a prostituirsi), un mercato della droga collaterale, furti e violenza. Penso ad una "zonizzazione", l'individuazione di spazi cittadini per l'esercizio del mestiere più antico del mondo per la tutela delle prostitute, i loro clienti e gli abitanti delle città . Sono convinta che ogni decisone debba prevedere il dialogo anche con le dirette interessate.
Abbiamo letto che lei ritiene si debba dedicare più attenzione ai lavoratori del divertimento e dell'intrattenimento notturno. Esattamente cosa intende?
Una maggiore collaborazione con il SILB, sindacato italiano locali da ballo, la tutela di chi lavora nel mondo della notte e non ha alcuna garanzia, campagne informative sulle droghe sintetiche, gli effetti dell'alcool e la guida sulle strade. Il mondo della notte è una risorsa per questo Paese.
Dei provvedimenti del Governo Berlusconi ce n'è qualcuno che salva?
Il divieto del fumo nei locali pubblici sicuramente.Andrea Marsiletti
Fonte: http://www.dilloadalice.it/articolo.aspx?Articolo=93luxuria.xml
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