16.03.2006
di Giulio Girardi / Viator. Perché è stato ucciso don Andrea? Vittima del terrorismo islamico, risponderanno molti in Occidente. Ma forse per andare alle radici di questa tragedia, bisogna domandarsi: da dove nasce questo terrorismo? Come è vissuto da quei musulmani che vi sono implicati? Le risposte sono molte, ma quella che induce noi occidentali a riflettere più a fondo, che dovrebbe incidere sulla nostra cultura e sulla nostra politica, mi pare sia questa: il terrorismo islamico, l’indignazione che lo accompagna e lo provoca, scaturiscono dal bisogno di vendetta, di una vendetta sacra. Vendetta contro chi? Non certo solo contro il giornale che ha pubblicato le vignette “blasfeme”, e che ha acceso le proteste, ma contro l’Occidente, che ha dominato e domina tanti Paesi islamici, che ha combattuto e combatte l’Islam, sotto vari pretesti, in molte parti del mondo. Quello stesso Occidente, che adotta oggi un nuovo pretesto di aggressione e di dominio. La lotta contro il terrorismo. Se questo è vero, don Santoro è vittima non solo del terrorismo islamico, ma anche, e soprattutto, dell’“antiterrorismo” occidentale. Noi cristiani poi non dovremmo dimenticare che di questo mondo occidentale fanno parte anche le Chiese. Ne fa parte anche la chiesa cattolica, spesso perseguitata, ma spesso anche persecutrice; che annovera nella sua storia tante crociate contro i musulmani, sotto pretesto di liberare il santo sepolcro; che annovera tra le sue glorie tante vittorie conseguite nel nome di Dio. Crociate e vittorie che Cristoforo Colombo, con la benedizione della chiesa, si proponeva di potenziare attraverso l’aggressione dell’America e il genocidio di altri “infedeli”, i popoli indigeni. Allora, don Santoro non sarà anche vittima della chiesa che, senza un attimo di pentimento, se lo riappropria e lo esalta?
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