7.04.2006
LILA, 5 aprile 2006. Nel concreto le tabelle sulle sostanze stupefacenti ribadiscono il carattere repressivo della legge stralcio Giovanardi. Il commento di Stefano Carboni, responsabile dell’Area Riduzione del Danno della LILA Nazionale.
I colpi di coda elettorali del Governo Berlusconi e della sua équipe continuano a produrre danni incalcolabili per la sorte dei consumatori italiani. Dopo tanta attesa sono uscite le famigerate tabelle dello Stralcio Giovanardi prodotte da una task force di Alleanza Nazionale, vero manovratore e rivendicatore della svolta proibizionista del Belpaese.
Per andare sul concreto e rispetto al grado di purezza delle sostanze che stanno circolando sul mercato illegale italiano si parla, ad esempio, di 6 grammi di hashish (scadente, con THC all'8.22%) per rischiare l'accusa di spaccio. Se, invece, “vi trovano con della marijuana il possesso “consentito” scende a circa 3 grammi di sostanza (al 15% di THC).
Sotto i limiti stabiliti le sanzioni saranno di tipo amministrativo e, nello specifico, si parla di: sospensione della patente di guida, sospensione della licenza di porto d'armi, sospensione del passaporto, sospensione del permesso di soggiorno per motivi di turismo o divieto di conseguirlo se cittadino extracomunitario. Nei casi più gravi, invece: obbligo di presentarsi almeno due volte a settimana presso il locale ufficio della Polizia di Stato o presso il comando dell'Arma dei carabinieri territorialmente competente; obbligo di rientrare nella propria abitazione, o in altro luogo di privata dimora, entro una determinata ora e di non uscirne prima di altra ora prefissata; divieto di frequentare determinati locali pubblici; divieto di allontanarsi dal comune di residenza; obbligo di comparire in un ufficio o comando di polizia specificamente indicato, negli orari di entrata ed uscita dagli istituti scolastici; divieto di condurre veicoli a motore di qualsiasi genere.
Alla faccia di chi ha gridato allo scandalo per il lassismo della legge (leggi Moratti, Muccioli e soci) e per chi sta sbandierando il permissivismo delle tabelle di fatto molto superiori, nei limiti, della legge Iervolino-Vassalli.
Di fatto la legge si dimostra per quello che realmente era: una vera e propria aggressione politica nei confronti dei consumatori italiani con il rischio di veder introdurre sul mercato ingenti quantitativi di cocaina a discapito della innocua marijuana.
Per chi spaccerà coca invece di “fumo” il rischio è il medesimo, si guadagna di più e se ne può detenere di più prima di incorrere nelle sanzioni penali.
La situazione è estremamente grave per tutti i consumatori e soprattutto per i ragazzi che rischiano seriamente di vedersi rovinare la vita per pochi grammi di “fumo”. Il prossimo Governo dovrà impegnarsi a cancellare immediatamente una legge pericolosa ed antieuropea come primissimo atto della nuova legislatura.
|