13.04.2006
Il Consiglio di Stato ha respinto l’ultimo ricorso presentato dalla ditta d’estrazioni Cementir- Cementiere del Tirreno Spa per ottenere l’apertura della cava nel comune di Voltaggio (Al) nella Val Lemme. La cava rischiava di compromettere in maniera irreparabile la sorgente che rifornisce gli abitanti della valle. «Speriamo che sia messa la
parola fine a questa vicenda, nel senso che noi auspichiamo, cioè la salvaguardia delle fonti del Rollino». Così il presidente del circolo Legambiente Vallemme Mario Lombardini si era pronunciato sull'attesa sentenza del Consiglio di Stato riguardante la cava (tecnicamente una miniera) Cementir in questa valle al confine tra Piemonte e Liguria, tra le province di Alessandria e Genova. Quella della Val Lemme era diventata una vicenda emblematica anche a livello nazionale con un ampio movimento di protesta delle popolazioni locali. In discussione il fatto di compromettere la falda acquifera di un’intera valle e una zona di grande pregio naturalistico per gli interessi di una ditta d’estrazioni. La vicenda è iniziata nel 1987, quando la Cementir ha ottenuto la concessione mineraria per la coltivazione della cava del Monte Bruzeta, nonostante la presenza nell’area delle sorgenti che alimentano gli acquedotti di Carrosio e di Gavi. Nel 1990, infatti, c'è il primo esposto inoltrato dal comune di Carrosio.
Fonte: http://www.lanuovaecologia.it/ecosviluppo/politiche/5688.php
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