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Agire con rigore (di Antonio V. Gelormini)
6.05.2006
Ma come si fa, ad usare una tale espressione in un momento così delicato e così preoccupante? Il presidente aeternum della Federcalcio non poteva trovare uscita più insidiosa e più inopportuna. “Agiremo con rigore”, ha detto Franco Carraro.

E chi lo fischierà, Pairetto? In tal caso, l’intervento della moviola sarebbe d’obbligo. Con buona pace di Luciano Moggi e dell’Amministratore Delegato Giraudo, che prova a sviare il problema, parlando delle modalità procedurali e della violazione della privacy, anziché prendere di petto i fatti e la natura delle conversazioni telefoniche. Per queste la moviola si rivelerebbe inutile.

Da juventino, purtroppo, ciò che delude è la perdita di stile, di chi con disinvoltura, protervia e insolenza spadroneggia tra gli organi preposti a garantire imparzialità, regolarità ed inflessibilità nelle competizioni di uno sport, non più tale. Marcato dai caratteri del business, dell’audience e dei falsi in bilancio.

Fino a quando l’Avvocato aveva tenuto la mano sulla squadra, la macchina era seguita, ogni tanto passava la revisione e quando necessario si interveniva con pezzi di ricambio. Insomma, era tenuta sotto controllo. Scomparsi gli Agnelli, i meccanici hanno cominciato a distrarsi, i freni a consumarsi e il pilota si è sentito libero di decidere anche le strategie.

Quale passione può ancora animare tifoserie che da generazioni si identificano nei colori della squadra amata? Quale modello, da genitori, potremo ancora indicare ai nostri figli, senza il rischio di veder compromessa la necessaria credibilità del pater familias?

Alla soglia del trentesimo scudetto, il rischio è quello di veder tramontare la stella di una Vecchia Signora, ancora piacente, che scopre d’essere stata violentata. Forse, per amore eccessivo o per cieca passione. Il danno, però, ormai è fatto.

E al danno, come al solito, segue la beffa. Con tutto ciò, anche quest’anno, la Champions League l’abbiamo vista col binocolo, la Supercoppa ci è stata scippata e lo stesso scudetto non è detto che resti ancora cucito su quella maglia gloriosa, tra le strisce bianconere!

gelormini@katamail.com

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