7.05.2006
Paola Binetti punta i piedi sui Patti Civili di SolidarietÃ
Spesso ci si lamenta dell’incostanza dei politici, delle promesse mancate, della loro imprevedibilità – per usare un eufemismo. Invece Paola Binetti, neo senatrice della Margherita ed ex presidente di quel comitato ‘Scienza e Vita’ che caldeggiava l’astensionismo referendario sulla legge 40, dimostra una coerenza ammirevole («Dico no all’alleato Grillini: non vogliamo le unioni civili», Il Giornale, 4 maggio 2006). Nel programma dell’Unione non sono contemplati i Pacs, e i Pacs non si faranno, afferma varcando la soglia di Palazzo Madama. Perché i principi etici non sono negoziabili, secondo Binetti, e il suo intento è quello di garantire “una grande libertà ”. Verrebbe da chiedere che cosa intenda Binetti per libertà . La possibilità legale di costruire alternative alla cosiddetta famiglia tradizionale non rientra, evidentemente, nel suo personale concetto di libertà e nei suoi principi etici: i Pacs non meritano di essere garantiti. Uno Stato laico e liberale, quale ancora si definisce l’Italia, non dovrebbe interessarsi di principi etici. Non dovrebbe imporli, soprattutto. Se già appare inaccettabile la categorica condanna verso i patti civili di solidarietà , ancora più inverosimile è l’abbozzo di una spiegazione da parte di Binetti. È un momento difficile, spiega; non bisogna alimentare fratture e discussioni all’interno della coalizione di centrosinistra. E domanda: perché ostinarsi su argomenti che dividono, perché insistere su simili capricci? “Questo tema non soltanto è sbagliato ed inutile ma anche politicamente inopportuno”. Ma la stessa domanda potrebbe essere rivolta a lei: cara Binetti, perché ostinarsi contro i Pacs? Perché non lasciare alle persone la libertà di scegliere? UN PACS AVANTI, Campagna Nazionale di Mobilitazione http://www.unpacsavanti.it/
Fonte: http://bioetiche.blogspot.com/2006/05/paola-binetti-punta-i-piedi-sui-patti.html
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