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30.05.2006
 Romano Prodi non vuole fare commenti finché non ci saranno dati definitivi. «Sapete per esperienza, quando c'è un testa a testa bisogna essere sicuri di che test.. si tratta...», scherza con i giornalisti. «Sembrano dati buoni ma...meglio aspettare». Si sbilancia di più il segretario della Quercia Piero Fassino che prima dei tg della sera, dopo una giornata di proiezioni confortanti, si lascia andare a notare «un diffuso successo elettorale del centrosinistra, mentre falliscono le velleità di rivincita di Berlusconi».
Le proiezioni che stanno succedendosi sempre più ravvicinate danno per certi successi ampi in tre città metropolitane. A Roma, Torino e Napoli sembra ormai certa la riconferma con margini molto ampi dei tre sindaci di centrosinistra: Walter Veltroni, Sergio Chiamparino e Rosa Russo Iervolino.
Nel dettaglio, i voti accreditati dalle proiezioni Nexus in queste città , alle 22 di lunedì, parlano di maggioranze bulgare per Veltroni e Chiamparino. Il primo dovrebbe portare a casa un 61,7 per cento dei voti, mentre il suo avversario, l´ex ministro di An Alemanno descritto come l´uomo che avrebbe riscattato l´onore del centrodestra, non andrebbe oltre un malinconico 36,7%.
Il successo di Sergio Chiamparino a Torino è, se possibile, ancora più ampio. Nexus dice che il sindaco uscente avrebbe un 66,5 per cento, una sconfitta umiliante per l´ex ministro Buttiglione (29,5) che aveva tentato di insidiargli la poltrona.
Minore per distacco, ma non per questo meno splendida, la vittoria che dovrebbe premiare il lavoro della "sindaca" di Napoli. La Iervolino, alla fine della conta, potrebbe avere il 56,8 per cento mentre il suo avversario, l´ex questore Malvano, sta sul 38 per cento. Se si pensa che a Napoli Berlusconi si è presentato capolista (così come a Milano, del resto), la sconfitta si colora di un senso politico molto ampio.
A Milano, dove il centrodestra tiene la poltrona di sindaco da ormai 13 anni, il candidato del centrosinistra tallona la portabandiera della Cdl, l´ex ministra Letizia Moratti. Bruno Ferrante, ex prefetto della città , è accreditato dalle proiezioni Nexus delle 22 di un 47,2 per conto, contro un 51,3 della sua avversaria. Un ballottaggio a Milano sarebbe, da solo, un grande successo per il centrosinistra. Ma il risultato definitivo è atteso tardi, nella notte, perchè lo scrutinio va avanti lentissimamente.
Il centrosinistra comunque si afferma un po´ dappertutto, anche se i dati sono ancora troppo frammentari per poter avere un quadro completo ed attendibile. Si aggiudicherebbe cinque delle otto Province al voto. E tra queste avrebbe clamorosamente ribaltato gli equilibri a Reggio Calabria. L'Unione riconquisterebbe anche comuni che erano passati al centrodestra, come Arezzo, Grosseto, Benevento, Crotone. Vincerebbe clamorosamente a Barletta e a Cosenza e Gubbio si troveranno prbabilmente al ballottaggio due tronconi del centrosinistra. Il centrodestra ribadisce la sua forza solo in Lombardia, dove vincerebbe in Provincia di Varese e in quella di Pavia. E nel Veneto, alla Provincia di Treviso. Con propaggini in Liguria, a Imperia, città per altro tradizionalmente a destra. Ma il diessino Vannino Chiti fa notare che «l'effetto Berlusconi è ormai definitivamente finito». E lo stesso Gianni Alemanno, rincuorato dalla sua dignitosa affermazione a Roma, fa notare che ora «è necessario per la Cdl fare una profonda riflessione su come fare opposizione». A Napoli ad esempio più di Malvano pare aver perso proprio la leadership di Silvio Berlusconi.
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