19.06.2006
*Diurno* di Michele Fogliazza presentato da Fabrizio Bondi e Vincenzo Mantuori ed interpretato dall'autore e da Davide Carotti al pianoforte
Con un sorprendente reading musicato Michele Fogliazza ha presentato al teatro Filo la sua prima antologia poetica Diurno, pubblicata per i tipi della Cierre Grafica nella collana ‘Opera Prima’ curata da Flavio Ermini e che ha, come ‘Garanti’, Yves Bonnefoy, Umberto Galimberti ed Andrea Zanzotto.
Con l’autore, sul palcoscenico anche il maestro Davide Carotti, al pianoforte a formare una coppia ben affiatata e capace di dare emozioni al pubblico presente. .
La serata è stata aperta da un saluto introduttivo di Gianfranco Berneri, assessore comunale alla Cultura. E’ stata poi la volta di Fabrizio Bondi e Vincenzo Montuori, che hanno proposto un’introduzione critica all’opera.
Bondi - descrivendo per sommi capi la poesia di Fogliazza e mettendo in evidenza lo strettissimo legame tra la filosofia (materia di studio di Fogliazza studente universitario) il teatro (una delle sue grandi passioni) ed il concetto di poesia - si é ampiamente soffermato sulla musicalità dei testi, accostandola a quella del Dino Campana letto ed interpretato da Carmelo Bene. Ed ha concluso sottolineando come anche la poesia di Fogliazza vada agita e recitata.
«Uno dei meriti che gli vanno sicuramente riconosciuti sta nel coraggio con il quale non sfugge al confronto con la tradizione. Per noi, oggi, equivale ad ‘attraversare’ Montale» ha detto Montuori riferendosi all'autore di Diurno. «La sua poesia – ha proseguito Montuori - si concentra in aree semantiche precise, punta al confronto diretto tra i contrari, con particolare dedizione al buio ed alla luce. Azzarderei anche qualche ipotesi interpretativa, dicendo che la poesia di Fogliazza descrive il buio che si trova al centro di ogni luce troppo abbagliante. Qualcosa di simile a certe atmosfere montaliane, come il ‘meriggiare pallido e assorto’. E’ una luce metafisica che non illumina ma abbaglia. Se guardiamo alle figure retoriche più frequenti, una balza subito all’occhio: quella dell’antitesi».
Subito dopo i due interventi, quella che era attesa come lettura, ma che invece si propone come vera e propria interpretazione musicale, come emozionante sintesi tra il detto – che rivisita Carmelo Bene – ed il musicato che varia dal jazz ad incursioni balcaniche fino a citazioni scherzose..
Fogliazza interpreta i propri testi con leggerezza e timbri importanti accompagnato dalla complice maestria di Davide Carotti, sodale perfetto per un reading che attraversa le liriche del libro e che restituisce umori e suoni di sicuro coinvolgimento ad un pubblico partecipe e soddisfatto.
Welfare Italia
Hits: 1856
Giovani >> |