Welfare Italia :: Economia :: Il rapporto Svimez Invia ad un amico Statistiche FAQ
2 Maggio 2024 Gio                 WelfareItalia: Punto laico di informazione e di impegno sociale
Cerca in W.I Foto Gallery Links Documenti Forum Iscritti Online
www.welfareeuropa.it www.welfarecremona.it www.welfarelombardia.it www.welfarenetwork.it

Welfare Italia
Home Page
Notizie
Brevi
Il punto
Lettere a Welfare
Cronaca
Politica
Dal Mondo
Dalle Regioni
Dall'Europa
Economia
Giovani
Lavoro
Cultura
Sociale
Ambiente
Welfare
Indian Time
Buone notizie
Radio Londra
Volontariato
Dai Partiti
Dal Parlamento Europeo
Area Iscritti
Username:
Password:
Ricordami!
Recupero password
Registrazione nuovo utente
Brevi

 Foto Gallery
Ultima immagine dal Foto Gallery di Welfare Italia

Ultimi Links







Il rapporto Svimez
2.07.2006
Vincenzo Raimondo Greco / Girodivite.it - “L’Italia non cresce più. In questi ultimi quattro anni il Pil ha fatto segnare un insignificante incremento dello 0,4%”. E’ l’allarme lanciato da Angeletti in occasione del congresso della UIL. “Se prendiamo a riferimento il solo 2005 - ha aggiunto il segretario della UIL - i dati Istat evidenziano una crescita nulla per l’Italia, mentre i paesi di eurolandia crescono dell’1,3%, quelli dell’Unione dei quindici dell’1,5% e quelli dell’Unione nel suo insieme dell’1,6%”.

E ancora più grave è la situazione del Mezzogiorno. Nel Sud d’Italia, secondo le anticipazioni del ‘Rapporto Svimez 2006’ il PIL si è ridotto in termini reali dello 0,3%. “Una variazione negativa del tasso di crescita” che seppur contenuta “non si registrava -si legge nel comunicato stampa - dalla recessione del 1992-93”. Ciò significa che il Sud sembra risentire in misura maggiore, rispetto al Nord, di un mancato sviluppo economico nazionale.

E’ l’Italia dalla doppia velocità; il Paese irrimediabilmente spaccato in due; con una situazione meridionale allarmante dove le famiglie povere hanno toccato quota 1,8 milioni. Questa forbice che continua a tendersi come un arco ha i suoi punti critici nella riduzione dei consumi delle famiglie e nella maggiore contrazione degli investimenti.

Forte rallentamento dei consumi che è interamente dovuto alla spesa delle famiglie: stazionaria al Nord e in riduzione nel Mezzogiorno (-0,3%). Elemento che, come evidenzia la Svimez, è sintomo di “accresciute difficoltà economiche delle famiglie nel soddisfare anche alcuni consumi primari”; non a caso “forti riduzioni hanno interessato la spesa per vestiario e calzature e le spese connesse all’abitazione”. Segno negativo anche per gli investimenti in macchine, attrezzature e mezzi di trasporto che, per il Mezzogiorno, hanno registrato un calo del 2,8%, dopo il +2,2% dell’anno precedente. Di qui la cronica carenza di infrastrutture che , rappresenta un ostacolo al rilancio dell’intero Paese. “Nel Sud mancano le strade e le ferrovie, i black-out energetici sono più frequenti che altrove, talvolta manca persino l’acqua”, dichiara Angeletti che aggiunge: “la burocrazia è farraginosa e, in alcuni territori, il controllo della malavita sulle attività economiche distrugge ogni prospettiva di crescita e di speranza”.

La differenza tra i due tronconi del Paese è, infine, data dal PIL pro capite che è stato per Mezzogiorno di 16.272 euro, valore pari 60,3% di quello del Centro-Nord (26.985 euro).

Un divario che ha registrato una leggera flessione ma solo per la “maggiore crescita della popolazione nel Centro-Nord”.

Nel 2005, infatti, la popolazione residente è aumentata nelle regioni centro-settentrionali dell’1,2%, valore più che doppio di quello registrato nel Mezzogiorno (0,5%). Uno sguardo, infine, all’occupazione. Al sud tira solo il settore delle costruzioni che ha fatto segnare un incremento del 2,7%. In termini percentuali, la diminuzione più marcata si è verificata nel settore agricolo (-3,5%); in valori assoluti, è nei servizi che si è ridotto più significativamente l’input di lavoro impiegato: meno 24 mila unità (pari al -0,5%). Di fronte ad un quadro così sconcertante (che avremo modo di approfondire all’indomani dell’11 luglio quando il Rapporto della Svimez sarà presentato a Roma, N.d.R.) quali potrebbero essere i rimedi?

Le priorità, per Cgil-Cisl e Uil, sono cinque: “miglioramento delle condizioni per fare impresa e, dunque, della creazione di occasioni di lavoro, attraverso forme di fiscalità di vantaggio, semplificazioni amministrative e iniziative di promozione all’estero dei prodotti e dei servizi del Sud”; potenziamento delle infrastrutture “anche nelle aree a maggiore rischio di isolamento, che debbono diventare parte integrante delle reti”; interventi nelle aree urbane “attraverso programmi integrati di riqualificazione fisica delle periferie, di lotta alla povertà e inclusione sociale, di attivazione di nuove attività economiche nei servizi”; potenziamento “delle strutture fisiche e tecnologiche della scuola nel Mezzogiorno”; “pacchetto di interventi sul turismo, a scala sovraregionale, che valorizzi i grandi attrattori culturali e ambientali facilitando gli arrivi e potenziando l’offerta culturale e ricreativa”.

Forse sono ovvietà; forse sono cose dette e ridette. Ma vale la pena di impegnarsi e di metterle in pratica.

Fonte: http://www.girodivite.it/Rapporto-Svimez-e-un-Italia-ancora.html

m

Welfare Italia
Hits: 1795
Economia >>
I commenti degli utenti (Solo gli iscritti possono inserire commenti)
Terza pagina

Sondaggi
E' giusto che Bersani si accordi con Berlusconi per le rifome ?

Si
No
Non so
Ultime dal Forum
La voce del padrone di Lucio Garofalo
Salotti culturali dell'Estate bolognese
Pippo Fallica querelo' Corriere della Sera e La Sicilia?
NO LEADER, NO PARTY di Luigi Boschi
UN PARTITO LENINISTA (LEGA) CHE SPOSA IL VATICANO di A.De Porti
POESIA DI VITA di Luigi Boschi
La vita spericolata del premier di Silvia Terribili
Romea Commerciale di Orlando Masiero
Sondaggio, 15mila i voti finora espressi
Buon che? di Danilo D'Antonio
L'Italia è una Repubblica "antimeritocratica" fondata sul lavoro precario
LA PROTESTA DEI SANGUINARI di Luigi Boschi
L'AQUILONE STRAPPATO di Antonio V. Gelormini
Il reality scolastico su "Rai Educational"
Vuoto indietro diventa proposta di legge,





| Redazione | Contatti | Bannerkit | Pubblicità | Disclaimer |
www.welfareitalia.it , quotidiano gratuito on line, è iscritto nel registro della stampa periodica del Tribunale di Cremona al n. 393 del 24.9.2003- direttore responsabile Gian Carlo Storti