*Democrazia dell'alternanza non significa guerra totale* - Faccia a faccia tra il capo dello Stato e il leader leghista - *Riforme necessarie, alcune senza bisogno di modificare la Costituzione*
"Da Bossi oggi ho riscontrato un grande senso di realismo e responsabilità sui temi istituzionali". Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano commenta così l'incontro di questa mattina in prefettura a Milano con il leader della Lega. Quasi 40 minuti faccia a faccia che il leghista Roberto Maroni giudica "molto cordiale". Un incontro che ha fatto notizia. Ma che Napolitano giudica come gli altri che ha avuto in queste settimana con altri leader politici: "L'incontro di oggi è stato sulla falsariga di quelli precedenti".
Rilancia il dialogo, il capo dello Stato in visita a Milano. E lo fa chiedendo riforme condivise: "E' indispensabile che se si vuol giungere ai tempi di maturità per la democrazia dell'alternanza anche in Italia recuperare un clima di confronto per proseguire l'interesse generale". Una sfida non facile, per un clima politico segnato da continui scontri tra maggioranza e opposizione. "Non mi faccio illusioni lo sforzo è difficile ma, come ho già detto agli altri leader, anche questa mattina ho ascoltato Bossi dal quale ho ricevuto parole di grande realismo e responsabilità sul piano istituzionale" dice Napolitano.
Riforme e anche in tempi rapidi, è l'appello del presidente, per fare "fare funzionare le istituzioni democratiche". Riforme rapide, anche perché alcune di queste "non richiedono modifiche della Costituzione". Il capo dello Stato cita ad esempio i temi economici, prendendo spunto dalla visita di stamani a Piazza Affari per ascoltare la relazione del presidente della Consob. "E' chiaro, lo sappiamo tutti, che attorno ai temi del giudizio sullo stato dell'economia - spiega Napolitano - e degli indirizzi di politica economica, dei nodi cruciali da sciogliere per la crescita e la competitività è naturale che ci siano posizioni distinte dell'uno e dell'altro schieramento, posizioni distinte e contrastanti. L'aspetto delle regole, che sono essenziali anche in questo campo per assicurare trasparenza sul mercato e nei rapporti con tutti i soggetti interessati, credo sia indispensabile e che sia anche possibile un approdo comune".
Infine l'appello, ormai consueto, al dialogo tra maggioranza e opposizione. "Democrazia dell'alternanza non significa guerra totale quotidiana. Significa forte e netta distinzione - conclude il presidente della Repubblica - su alcune scelte fondamentali e anche in alcune visioni generali, e allo stesso tempo, capacità di individuare terreni e occasioni di impegno convergente".