Welfare Italia :: Radio Londra :: Procida Invia ad un amico Statistiche FAQ
8 Maggio 2024 Mer                 WelfareItalia: Punto laico di informazione e di impegno sociale
Cerca in W.I Foto Gallery Links Documenti Forum Iscritti Online
www.welfareeuropa.it www.welfarecremona.it www.welfarelombardia.it www.welfarenetwork.it

Welfare Italia
Home Page
Notizie
Brevi
Il punto
Lettere a Welfare
Cronaca
Politica
Dal Mondo
Dalle Regioni
Dall'Europa
Economia
Giovani
Lavoro
Cultura
Sociale
Ambiente
Welfare
Indian Time
Buone notizie
Radio Londra
Volontariato
Dai Partiti
Dal Parlamento Europeo
Area Iscritti
Username:
Password:
Ricordami!
Recupero password
Registrazione nuovo utente
Brevi

 Foto Gallery
Ultima immagine dal Foto Gallery di Welfare Italia

Ultimi Links







Procida
16.07.2006
«L’isola del... traffico» di Piero Buscemi / Girodivite.it

Ce ne saremmo voluti andare con i profumi di limone e di oleandro, a conquistare i nostri sensi e la nostra fuga dalle città. Avremmo voluto lasciarla nel silenzio di un’alba da ultima scena del nostro film preferito. Con il sole ancora timido, a specchiarsi sul mare della Chiaia.

Oppure, ci saremmo staccati dal molo del porto di Procida con la nostalgia che caratterizza, quasi incontrollata, le partenze dalle isole da sogno del nostro Mediterraneo. L’avremmo fatto, se l’ultimo rumoroso scooter non fosse venuto a salutarci, quasi a ricordarci il sottofondo che ci ha accompagnato, durante dieci giorni di vacanza. Che credevamo di relax.

Che un odore invadente, ma qui eccediamo di rispetto perché sarebbe più giusto chiamarlo tanfo, si annidasse tra le vie di Procida, dopo pochi minuti dallo sbarco, è diventata una certezza costante. Lo si sentiva invaderci le narici, senza alcun convenevole di circostanza. Fuoriuscito dalle marmitte di dubbia efficienza ecologica, delle più variegata collezione di mezzi di trasporto a motore, che un centro abitato possa offrire.

Il suo colore violaceo dissolveva i motorini, le auto, i mini-taxi a tre ruote, i taxi tradizionali e i minibus durante l’intero tragitto, che abbiamo deciso di percorrere a piedi, dopo che il titolare di un taxi a tre ruote ci aveva chiesto 7 euro per portarci al centro dell’isola. Un percorso che non supera i quattro chilometri.

Quello che non avevamo previsto era il numero incredibile di mezzi motorizzati che, qui diventa difficile usare un verbo appropriato, dominano l’agio di muoversi, come lo descrive sapientemente Erri De Luca, nel suo libro Napòlide (Libreria Dante & Descartes, 2006), quando ci descrive il fenomeno riferendosi alla città di Napoli.

Ecco, forse, l’unico modo per comprendere la questione, è accettare la risposta che una ragazza napoletana in vacanza a Procida ci ha dato: “Non dimenticate che Procida fa provincia di Napoli”. E nel dirlo, era fin troppo sottinteso a cosa si stesse riferendo.

Non si riesce facilmente a prendere coscienza di essere su un’isoletta di 4 chilometri quadrati. In mezzo al mare e con Ischia a proteggerla su un fianco. Diventa impossibile farlo quando apprendiamo che gli abitanti locali sono circa 11.000. La più alta densità di popolazione d’Europa.

Appare evidente, fin dall’inizio della nostra esplorazione dell’isola, che la planimetria e l’urbanistica non erano state concepite per assorbire il traffico degno delle moderne città. Lo si evince dalle stradine strette e per la quasi totalità del territorio, prive di marciapiedi.

E’ disarmante provare a trovare ristoro con una passeggiata salutare tra le viuzze di Procida. Non c’è orario che possa suggerire di farlo. Si comincia la mattina presto, quando molti pendolari prendono l’auto per recarsi al porto dove i traghetti e gli aliscafi attendono per condurli a Napoli o a Pozzuoli.

Poi è un’evoluzione di decibel dalla quale non si riesce a sottrarsi. E dire che nell’isola funziona un servizio di minibus molto efficiente, che collega con cadenza di venti minuti da una a corsa all’altra ed anche nelle ore notturne, le parti estreme di Procida, dal porto a Marina di Chiaiolella. Un servizio che potrebbe essere migliorato con l’utilizzo di navette elettriche, ma che non convincono gli isolani a lasciare il proprio mezzo a casa, rendendo l’ambiente un po’ più vivibile.

Che poi, Procida non sia gestita con finalità destinate all’incremento turistico, è fin troppo evidente dall’apatia di un’amministrazione che sembra sottovalutare il problema traffico. L’inerzia dei politici raggiunge i livelli massimi, quando il nostro interesse si sposta verso le attrattive culturali e paesaggistiche dell’isola.

Un particolare singolare che stona con la tradizione e il misticismo del Sud Italia, è l’assoluta assenza delle targhe esplicative accanto alle chiese, che di solito sono poste vicino alle facciate con lo scopo di informare il turista del santo o della madonna evocato, ma soprattutto riportano la data di edificazione.

L’unica eccezione che abbiamo potuto constatare è l’Abbazia di San Michele, posta nella zona della Terra Murata, che sovrasta il caratteristico Borgo dei Pescatori e che ci indica un approssimativo anno Mille, senza entrare nello specifico. Forse sarebbe stato troppo irrispettoso nei confronti di San Michele, patrono di Procida. Tra l’altro, per non smentirsi, nei paraggi dell’Abbazia, si troverebbe un’antica biblioteca che ospita uno dei più antichi dizionari geografici. Abbiamo usato il condizionale perché, nonostante i tentativi, non siamo riusciti a trovare un segnale turistico che ce la facesse raggiungere.

Un altro “segnale” di questa mancanza di assistenza turistica è dato dalla gestione delle spiagge. Le principali, oltre la cala del Pozzo Vecchio utilizzata da Troisi per il suo film, sono: la Chiaia, Marina di Corricella, Ciraciello, Ciraccio e Marina di Chiaiolella. Ce ne sono altre due sui lati destro e sinistro del porto: Silurenza, accessibile da Punta del Faro dopo una panoramica scalinata che rappresenta uno dei pochi accessi al mare impraticabile dai motorizzati; e Marina di Sancio Cattolico, utilizzata come approdo di barche da pesca.

Tutte le spiagge sono dotate di lidi, più o meno attrezzati, ma danno al bagnante la possibilità di utilizzo, per almeno tre quarti della loro estensione, di spiaggia libera. La delusione è lo stato di sporcizia che imperversa su quasi tutti i litorali. Abbiamo potuto “ammirare” i resti di bivacchi mangerecci estemporanei, dove la bottiglia di plastica si accompagnava alle lattine d’alluminio, le buste della spesa e i sacchetti neri della raccolta rifiuti. Tutti prodotti che, grazie alle correnti marine e al vento, erano riscontrabili anche in acqua.

Ma Procida non è solo questo, purtroppo. Purtroppo, perché è un’isola che ti conquista. Le sue casette a presepio dai colori pastello, molto simili a quelle visibili nei borghi marinari liguri; la simpatia della gente che ti regala quel contatto umano, merce rara nelle nostre moderne città; lo spirito di improvvisazione di questo popolo conosciuto ed invidiato in tutto il mondo.

Ricordiamo Gennaro, giovane gestore di un ristorante situato tra le casette del Borgo dei Pescatori (altro sito interdetto alle auto), la sua cordialità e la sua disponibilità, le sue descrizioni dell’isola, ricche di particolari che rasentavano la fantasia. L’orgoglio per questa sua terra, che non abbandonerebbe mai.

Si ha la sensazione che, le inadempienze possano essere giustificate dalla voglia di esclusiva dei procidani, quasi a custodire un tesoro destinato a pochi, inaccessibile a chi, a Procida, non è nato. Ma tutto questo non basta per accettare passivamente un’incuria innata e il poco rispetto per la tranquillità dell’ospite. Un’isola combattuta tra la voglia di emulazione delle sorelle nobili, Capri ed Ischia, e la paura, quasi fastidio, di condividere con altri le attrattive del posto.

Ed ecco che la Riserva Naturale dell’Isola di Vivara, un isolotto ricco di vegetazione, raggiungibile dalla spiaggia di Ciraciello attraverso un ponte artificiale, rappresenta l’esempio più evidente di abbandono e di apatia.

I problemi legati alla gestione dei collegamenti navali con la terra ferma, vittima della privatizzazione massiccia che non sempre si traduce in efficienza, le proteste dei tassisti contro le nuove disposizioni del governo che qui, rispetto alle altre isole napoletane, non hanno attecchito, la dicono lunga sulle reali intenzioni sullo sfruttamento turistico di Procida da parte dei suoi amministratori.

A guardare più in là, verso le isole siciliane delle Eolie, con i problemi di approvvigionamento acqua di questi giorni e le puntuali e prevedibili defezioni dei turisti, fa di questa malagestione, un male nazionale. E condividere certi malanni non consola più.

Facciamo queste considerazioni mentre la nave di ritorno ha mollato gli ormeggi. Pensiamo ai giardini di Elsa, parco letterario dedicato alla Morante, addobbato da quei limoni giganteschi che avremmo voluto rubare senza remore. Pensiamo alle pennette con gamberetti e zucchine, danzanti con il pomodorino ciliegino, dopo l’abbondante e variopinto antipasto di mare. Il tutto annaffiato dal bianco frizzantino locale che il gestore, ma secondo noi bluffava, ci aveva riservato in esclusiva.

Pensiamo agli angoli panoramici ammalianti e che abbiamo provato a riassumere nelle foto allegate. E allora? E allora avremmo volentieri invertito la rotta. Nonostante tutto.

Fonte: http://www.girodivite.it/L-isola-del-traffico.html

m

Welfare Italia
Hits: 1798
Radio Londra >>
I commenti degli utenti (Solo gli iscritti possono inserire commenti)
Terza pagina

Sondaggi
E' giusto che Bersani si accordi con Berlusconi per le rifome ?

Si
No
Non so
Ultime dal Forum
La voce del padrone di Lucio Garofalo
Salotti culturali dell'Estate bolognese
Pippo Fallica querelo' Corriere della Sera e La Sicilia?
NO LEADER, NO PARTY di Luigi Boschi
UN PARTITO LENINISTA (LEGA) CHE SPOSA IL VATICANO di A.De Porti
POESIA DI VITA di Luigi Boschi
La vita spericolata del premier di Silvia Terribili
Romea Commerciale di Orlando Masiero
Sondaggio, 15mila i voti finora espressi
Buon che? di Danilo D'Antonio
L'Italia è una Repubblica "antimeritocratica" fondata sul lavoro precario
LA PROTESTA DEI SANGUINARI di Luigi Boschi
L'AQUILONE STRAPPATO di Antonio V. Gelormini
Il reality scolastico su "Rai Educational"
Vuoto indietro diventa proposta di legge,





| Redazione | Contatti | Bannerkit | Pubblicità | Disclaimer |
www.welfareitalia.it , quotidiano gratuito on line, è iscritto nel registro della stampa periodica del Tribunale di Cremona al n. 393 del 24.9.2003- direttore responsabile Gian Carlo Storti