«La rinascita dei Festival» di Moni Ovadia.
 Il proliferare di festival di successo in ogni parte del nostro paese indica oltre ogni possibilità di dubbio una crescente ed impetuosa domanda di partecipazione e di cultura da parte del pubblico. I Festival sono intitolati non solo ad ogni espressione delle arti sceniche, ma ad ogni aspetto della conoscenza: dalla letteratura alla scienza, dalla filosofia alla cultura del cibo e del bere. Ho constatato personalmente l’impressionante partecipazione di un pubblico non specialistico, accorso per ascoltare i più brillanti studiosi italiani e  mondiali su anche temi complessi al Festival della Filosofia di Roma, al Festival dell’Economia di Trento o al Festival della Letteratura di Mantova, solo per nominarne alcuni. Io stesso nella capitale ho partecipato ad un incontro su fede e laicità con il professor Galimberti, il professor Flores D’Arcais e il priore di Bose davanti ad una platea di oltre duemila persone. Ciascuno di questi festival affianca a conferenze e dibattiti, rappresentazioni e concerti. L’unica risposta deficitaria di fronte a tanto interesse è stata espressa dalla finanziaria dello scorso governo che ha inflitto alla cultura pesanti tagli resi ancora più pesanti dai tagli agli enti locali i quali, immediatamente, con logica miope si sono rivalsi sulla cultura. Lo spettacolo, nella fattispecie, ha subito decurtazioni quasi esiziali. Anche Mittelfest ha visto ridurre la propria dotazione, ma va detto a grande merito dell’amministrazione regionale del Friuli Venezia Giulia che, considerando la gravità della legge finanziaria, ha saputo contenere la riduzione in termini sopportabili rispetto ad altre situazioni analoghe. Mittelfest, che ha una sua identità riconosciuta, negli ultimi anni ha attratto l’interesse di un pubblico affezionato e l’attenzione dei media per la qualità delle sue proposte. Anche quest’anno mantiene l’ampiezza e l’articolazione del proprio programma. Mittelfest è un festival che presenta spettacoli ed eventi di teatro, di musica e di danza, ma al tempo stesso è un’occasione di confronto, per questa ragione negli ultimi anni abbiamo voluto scegliere un tema  di riferimento in relazione al quadro sociale e al quadro di valori di un mondo in fase di difficile e dolorosa trasformazione. Quest’anno abbiamo scelto il lavoro e alcuni degli spettacoli ospitati o prodotti dal festival saranno centrati questa questione cruciale e spinosa. Il lavoro è oggetto di continua e pletorica discussione in termini di numeri e di percentuali, di conflitti sociali o di relazioni ufficiali, ma non si riflette più sul significato culturale del lavoro, non si parla di cultura del lavoro, delle relazioni di senso legate all’attività produttiva. Mittelfest non ha la pretesa di affrontare un argomento di così vasta portata, si propone il più modesto scopo di avviare una riflessione culturalmente e “spiritualmente” rilevante per il futuro delle nostre società e delle giovani generazioni private degli strumenti di pensiero per poter vivere una relazione propria e consapevole con il lavoro come modalità di costruzione della propria vita. Insieme a questo chi sceglierà Mittelfest, Cividale e il Friuli Venezia Giulia per trascorrere un tratto del proprio tempo avrà modo di assistere a grandi spettacoli e concerti, molti dei quali in prima mondiale e nazionale, senza spostarsi parteciperà a Mittelgusto, un viaggio culturale ed enogastronomico in sapori eccelsi, godrà del contesto di una città mitica per la sua storia, le sue bellezze architettoniche, e le sue vestigia memorabili e da ultimo potrà immergersi in paesaggi commoventi ed indimenticabili. 

Fonte: http://www.regione.fvg.it/mittelfest/

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