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22.07.2006
Il Consiglio dei Ministri ha deliberato di «fermare il processo di richiesta di restituzione del bonus bebè di 1000 euro» indirizzato ai cittadini immigrati. Il bonus era stato introdotto dalla scorsa Finanziaria, e nelle intenzioni del precedente governo Berlusconi era destinato ai soli italiani. Ma, nella fretta di sfruttare elettoralmente la misura, Berlusconi aveva spedito una lettera a tutti i nuovi nati in Italia, compresi quelli dei fgili degli immigrati, affermando il loro diritto a riscuotere il bonus. Migliaia di cittadini stranieri residenti in Italia avevano così chiesto, e ottenuto, dalle Poste il bonus. Salvo poi vederselo richiedre indietro dal ministero delle Finanze. Con i più pesanti sanzioni che in alcuni casi sono sfociate anche in denunce penali per appropriazione indebita. Secondo l´Asgi, l'associazione studi giuridici sull'immigrazione, nel 2005 in Italia sono nati 48mila bimbi da genitori stranieri: «In questi giorni molte Procure avevano cominciato a notificare diversi provvedimenti contro le famiglie che avevano riscosso il bonus dopo aver ricevuto la lettera di Berlusconi.. In alcune province sono state applicate soltanto sanzioni amministrative, a cui vanno aggiunti i mille euro del contributo - spiegano i legali dell´Asgi - ma in altre zone d´Italia, alcune procure hanno ravvisato gli estremi di truffa ai danni dello stato e di falso ideologico, reati ben più gravi dell'appropriazione indebita. Solo nel Veneto si è arrivati a circa tremila avvisi di garanzia». Ora finalmente, si scioglie l´equivoco. «Con la decisione presa oggi, è sanato l'errore commesso dal precedente esecutivo» ha commentato il ministro delle politiche per la Famiglia, Rosy Bindi, che ha concluso: «Questi genitori non possono pagare multe esorbitanti per l'imperizia di Tremonti».
Fonte: http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=58282
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