*Cancellare la legge elettorale della destra, definita 'vergognosa' dai suoi stessi promotori*. E' quanto propone il senatore dei Democratici di Sinistra Felice Casson, che a Palazzo Madama ha già depositato un disegno di legge, firmato anche dai colleghi Massimo Brutti, Guido Calvi e Rosa Villecco Calipari, per l'abrogazione totale di quel testo.
"E' una delle peggiori leggi ereditate dal governo Berlusconi - spiega Casson - ricordiamo tutti con quali parole fu definita dallo stesso Calderoli, allora ministro delle Riforme. E' una normativa pessima, che ha prodotto effetti assurdi e paradossali e che merita di essere azzerata. Mai si era avuta, nella storia della nostra Repubblica, una legge elettorale capace di determinare una inaccettabile distanza, uno scollamento, tra cittadini elettori ed eletti, tra corpo elettorale e rappresentanti in Parlamento".
"E' a causa di questa legge - insiste il senatore dell'Ulivo - che i cittadini hanno fatto molta fatica, nel corso della campagna elettorale, a riconoscersi nei candidati, e poi negli eletti. E' venuto meno quel legame di rappresentanza e responsabilità creato dal maggioritario che dovrebbe ancora tenere uniti gli elettori ai propri rappresentanti in Parlamento. La stessa scelta dei candidati alle elezioni politiche, per di più senza la possibilità di esprimere voti di preferenza, è stata affidata, nel migliore dei casi, alle segreterie nazionali dei partiti e, nel peggiore dei casi, alla volontà e alle decisioni di pochissimi, con un rispetto del tutto insufficiente (alle volte nullo) per le indicazioni provenienti dal territorio".
"Proponiamo di tornare alla legge, prevalentemente maggioritaria, già in vigore per la Camera e per il Senato. Di qui l'iniziativa di un disegno di legge di semplice abrogazione, che speriamo sia messo all'ordine del giorno del Senato insettembre, alla ripresa dei lavori e che lasci rivivere il sistema previgente".