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Contro la droga poilitica di ascolto |
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30.06.2003
Contro la droga una politica d'ascolto
Nei giorni scorsi i a Firenze, insieme ad altre 13 città italiane, operatori e rappresentanti delle istituzioni hanno manifestato contro lo smantellamento dei servizi pubblici per le tossicodipendenze. In piazza contro la droga. Il Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza (Cnca) ha organizzato ieri una manifestazione nazionale, ''Per una politica dell'ascolto'', in occasione della Giornata mondiale contro l'uso e il traffico illecito di droga. Contemporaneamente in 14 città italiane ha presentato la sua posizione rispetto agli orientamenti e alle proposte di modifica delle politiche sulla tossicodipendenza avanzate in questi ultimi mesi. Tra queste città anche Firenze dove, in piazza del Carmine, si è svolto un presidio di operatori e rappresentanti della Cnca. Due gli obiettivi fondamentali alla base della mobilitazione: il netto rifiuto a qualunque ipotesi repressiva che trasformi un problema sociale in un problema penale e l'altrettanto netta opposizione ai tentativi di delegittimazione dei servizi pubblici per la lotta alle tossicodipendenze. A Firenze hanno aderito alla manifestazione: Federico Gelli, presidente della commissione sanità del Consiglio regionale Enrico Rossi, assessore regionale alla salute, Angelo Passaleva, vicepresidente della Regione Toscana, Filippo Fossati, consigliere regionale Ds, Vincenzo Striano, presidente Arci Toscana, Giuliano Giorgetti, referente regionale Cgil Toscana, rappresentanti dei gruppi Cnca della toscana ed operatori dei Sert dell'azienda Asl 10 di Firenze. "Gianfranco Fini ha rilanciato l'idea che tutti i consumatori di qualsiasi sostanza dubbia debbano essere perseguiti penalmente. - dice Filippo Fossati - Una criminalizzazione di massa, a cui corrisponderebbe la fine dei servizi pubblici e la valorizzazione di quella parte del mondo delle Comunità disposta a praticare trattamenti coercitivi. Un delirio. Ma ai deliri, che diventano proposte di legge, e ci allontanano dal consesso dei paesi civili, questo Governo ci ha purtroppo abituato". Fossati ricorda che di questi temi si è discusso in un recente convegno nazionale della Quercia proprio a Firenze. "Gli operatori - spiega Fossati - ci hanno detto che sta cambiando molto il fenomeno dell'uso, del rapporto delle persone con le sostanze psicotrope; la nostra attenzione deve sempre di più rivolgersi a soggetti che «frequentano» sostanze legali e illegali, che più che dipendenze acclarate e pesanti, presentano una confidenza con stili di vita particolarmente rischiosi. Mentre - continua il consigliere - l'approccio della Comunità residenziale è sempre più rivolto a soggetti molto difficili, portatori di più disagi, psichiatrici, con esperienze di carcere (dove la situazione sta esplodendo), di emarginazione grave. La manifestazione di oggi - conclude Fossati - è la migliore risposta a chi pensa ad un Welfare libero nel senso di diverso secondo il reddito. C'è un mondo di volontariato, di privato sociale che vuole aiutare a costruire una rete equa, programmata e governata di servizi e occasioni di ricerca di un benessere più elevato nel territorio".
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