|

|
|
Welfare Italia |
Foto Gallery |
Ultima immagine dal Foto Gallery di Welfare Italia |

|
|
 |
Ultimi Links |
 |
|
|
 |
 |
 |
 |
Finanziaria, via al dibattito: rigoristi o mediterranei? |
 |
29.08.2006
Una cena lunga lunga. Ma la colpa non è stata del menu. A tenere quattro ore Prodi e i suoi ministri intorno a una tavola di palazzo Chigi sono stati i numeri della prossima finanziaria. Pesanti per tutti, per qualcuno più indigesti. L´unica certezza alla fine è stata la comune consegna al silenzio. Massimo riserbo sui contenuti della riunione. Non sulle divergenze che, oggi, sono sotto gli occhi di tutti: da una parte il partito del "rigore", fedele alle indicazioni del Dpef e pungolato dai ripetuti richiami dell´Unione europea a rispettare il rientro dal deficit nel 2007; dall´altra chi chiede una Finanziaria più leggera per non far ricadere il peso dei tagli sulla spesa sociale. Da una parte il fronte guidato da Prodi, i Ds, la Margherita, dall´altra Rifondazione e i Verdi, con l´appoggio esterno della Cisl.
Rispetto alla manovra da 35 miliardi in un anno confermata dal ministro per lo Sviluppo Pierluigi Bersani al meeting riminese di Comunione e Liberazione, si comincia a discutere di un parziale ridimensionamento. Una manovra da 30 – 32 miliardi, come ipotizzano alcuni quotidiani, per mitigare i malumori puntando su una crescita del Pil leggermente superiore alle attese.
Di spalmare la Finanziaria su due anni, però, non se ne parla. Il ministro dell´Economia Tommaso Padoa Schioppa considera l´ipotesi assurda. E l´Unione europea proprio lunedì ha ribadito di attendere «misure concrete» per il rientro dal deficit: «C'è una scadenza fissata che per noi rimane valida – ha fatto sapere il commissario Almunia - una proroga in questa fase sarebbe incomprensibile proprio ora che l'economia sta migliorando».
Eppure è proprio ad una proroga degli accordi con Bruxelles che punta esplicitamente una parte dell´Unione. «Prodi ha sempre trattato con Bruxelles, io questa volta gli consiglio di farlo con un po´ di filosofia mediterranea» butta lì Clemente Mastella che, scherzando ma non troppo, consiglia a Prodi di «giocare un po´, nel senso di tener conto dell' anno solare e un po´ meno di quello finanziario». Lucrando così qualche mesi sulla scadenza prevista. Un´idea che non dispiace a Rifondazione: «È necessario ricontrattare con l'Unione europea il rientro del debito – sostiene il capogruppo Gennaro Migliore - quindi, un'idea mediterranea della presenza in Europa, come ha ben rilevato Mastella, è assolutamente indispensabile».
Per chiarirsi le idee sulla via mediterranea alla finanza pubblica resta un mese. La Finanziaria dovrà essere presentata entro la fine di settembre. Da qui ad allora un lungo mese di concertazione. Come nello stile annunciato dal governo di centrosinistra. Ma in molti scommettono che i conti veri si faranno solo alla fine.
www.unita.it
|
|
 |
|
 |
I commenti degli utenti (Solo gli iscritti possono inserire commenti)
|
 |
|
|
|
 |
|