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Bollo meno caro per le auto meno inquinanti
7.09.2006
Il Parlamento ha approvato la proposta di direttiva volta a definire una struttura comune a tutta l’UE per le tasse sulle auto, senza però armonizzare le aliquote fiscali.

I deputati accolgono con favore il sistema di calcolo basato sul livello di emissioni nocive e la progressiva abolizione della tassa di immatricolazione. Ma suggeriscono alcuni emendamenti tesi a tutelare di più l'ambiente e i consumatori e precisano che nulla vieta di esentare le auto storiche dalla tassa di circolazione.

Lo scopo della proposta è di migliorare il funzionamento del mercato interno, sopprimendo gli ostacoli fiscali esistenti per il trasferimento delle autovetture da uno Stato membro all’altro. Mira inoltre a promuovere la sostenibilità attraverso una ristrutturazione della base imponibile - sia della tassa di immatricolazione sia della tassa annuale di circolazione - che introduce elementi direttamente connessi alle emissioni di biossido di carbonio da parte delle autovetture.

Più in particolare, la proposta prevede la soppressione della tassa di immatricolazione nell’arco di un periodo transitorio, durante il quale si applicherà un sistema di rimborso parziale della tassa in caso di esportazione o trasferimento permanente di un'automobile da uno Stato membro ad un altro. Inoltre, sarebbe introdotto un elemento CO2 nella base imponibile sia della tassa annuale di circolazione sia della tassa di immatricolazione. L’intenzione è unicamente di adottare una struttura comune a tutta l’UE per quanto riguarda le tasse sulle autovetture e non di armonizzare le aliquote fiscali o obbligare gli Stati membri a introdurre nuove tasse.

La proposta della Commissione prevede che, a decorrere dal 1° gennaio 2016, gli Stati membri non potranno mantenere in vigore nessuna tassa di immatricolazione. I deputati accolgono con favore questa proposta, poiché ritengono che tale abolizione possa avere effetti positivi sulla sicurezza stradale e sull'ambiente in quanto comporta un rinnovo più rapido del parco automobili. La riduzione dei costi di acquisto, inoltre, rappresenta un incentivo a sostituire i veicoli vecchi con veicoli più sicuri e meno inquinanti che consumano meno carburante.

Fino al 31 dicembre 2015, se in uno Stato sono state pagate tasse di immatricolazione per un'autovettura che successivamente viene esportata fuori dal territorio comunitario o trasferita per essere usata a titolo permanente nel territorio di un altro Stato membro, il primo dovrà rimborsare l'importo residuale delle tasse, sulla base di calcoli definiti dal progetto di direttiva stesso. Al riguardo i deputati esortano gli Stati membri ad evitare di imporre una doppia tassazione per quanto riguarda la tassa d'immatricolazione di autovetture, e ad attribuire una particolare attenzione ai casi di cittadini dell'UE che rientrano nel proprio paese dopo aver passato più di due anni in un altro Stato membro.

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