Ecco i vincitori del Premio Chiara Giovani 2006
due a pari merito
Premiazione domenica 17 settembre, alle ore 16,00 a Varese - Villa Recalcati, P.zza Libertà , 1
conduce Betty Colombo
Questa è la scelta dei 200 lettori della Giuria Popolare del Premio Chiara 2006,
i vincitori sono in ordine alfabetico,
l’ordine dei vincitori verrà comunicato durante la cerimonia di premiazione
Rachele DELUCCHI con “Ladri (se preferite ladre) di parole”, Arogno(CH), del ’83 univ
Jacopo GALLI con “Confessioni di un Ladro di Libri”, Orzinuovi(BS), del ’85 univ
Laura MALVICINI con “Ladro di parole?”, Varese, del ’86 univ
Silvia MONTEMURRO con “Ferite di carta”, Chiavenna, del ’87 stud
Michele SCAPINELLO con “Ladro di parole”, Morazzone (VA), del ’87 stud
Roberta Maria ZACCURI con ”Ladro di parole”, Arcisate(VA), del’87 stud
Questi i premi in palio:
1° Impianto mini HI-FI offerto da Bernasconi-Trony Varese
2° Lettore mp3 Ipod nano offerto da Mister Verde-TacTel, Gazzada
3° Bicicletta mountain-bike Esperia offerta da IPER, Montebello, Varese
4° Valigia trolley Roncato offerta da Cavalca, Arcisate
5° Macchina fotografica offerta da Soldano fotografia, Varese
6° Macchina fotografica offerta da Soldano fotografia, Varese
Il Premio Chiara Giovani 2006 promosso dall’Associazione Amici di Piero Chiara con il fondamentale sostegno della Provincia di Varese, al quale si aggiungono i sosetegni della Regione Lombardia Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, della Repubblica e Cantone del Ticino, della Camera di Commercio di Varese, e diversi Enti Pubblici e Privati, era riservato ai giovani nati tra il 1 gennaio 1981 e il 31 dicembre 1991, cittadini italiani e della Svizzera italiana.
Sono pervenuti quest’anno 170 racconti da tutta Italia e dal CantonTicino.
Al concorso hanno partecipato studenti delle scuole medie superiori, molti universitari e anche lavoratori. La traccia del racconto era: “Ladro di parole”.
Una giuria tecnica ha selezionato 28 racconti che sono stati pubblicati in un volume edito dall’associazione Amici di Piero Chiara dal titolo “ Ladro di parole”.
Le tracce dei racconti vincitori
“Ladri (se preferite ladre) di parole” di Rachele DELUCCHI– Arogno, Svizzera, del ’83 universitaria
Protocollo di un furto in pagina.
La congettura è di chi legge, ma anche di chi è derubato credendo di rubare.
La congettura è di inchiostro o di manette. E’ del Ladro. Perché forse rubare una parola è rubare il bianco ad una pagina (prospettiva impaginabile). O rubare il nero ad uno scrittore (prospettiva impaginata). Comunque vada, alla fine rimarrà sempre una parola.
“Confessioni di un Ladro di Libri” di Jacopo GALLI – Orzinuovi (BS), del ’85 universitario
Un impenitente ladro di libri di fronte al giudizio: le sue colpe e le sue rimostranze, le sue intenzioni e i suoi peccati. Una piccola avventura extraterrena tra la barzelletta e la divina commedia tutta incentrata su un piccolo peccatuccio alla voce furto: 1136 libri!
“Ladro di parole?” di Laura MALVICINI – Varese, del ’86 universitaria
Il racconto è incentrato sulle difficoltà di un uomo, ormai non più giovane, di ordinare una bevanda in un bar. Il senso di nullità lo travolge e si ritrova ad osservare le rughe che ricoprono il suo volto. Ma alla fine, grazie anche alla comparsa del nipote, capovolge la sua visione del mondo, giungendo a scorgerla sotto aspetti positivi. E, usando una metafora, a vedere “il bicchiere mezzo pieno”.
“Ferite di carta” di Silvia MONTEMURRO – Chiavenna (SO), del ’87 studentessa
Una donna scrive delle lettere all’uomo che l’aveva abbandonata e le spedisce all’ inesistente indirizzo che lui le aveva lasciato. Un postino legge le sue parole e si innamora di lei. Solo quando giunge l’ultima lettera desolata, Matteo si deciderà a far visita alla donna, per conoscerla e confessare il suo “crimine”.
“Ladro di parole” di Michele SCAPINELLO – Morazzone (VA), del ’87 studente
Michele cammina, cammina per il corridoio e cammina anche e soprattutto dentro di sé, mentre lotta con la paura di esprimere a pieno i propri sentimenti, la stessa paura che lo getta nel panico perché il mondo in cui viviamo oggi è un mondo fatto di parole, ma mentre dentro di sé il suo sentimento è più vivo e nitido che mai qualcosa lo blocca e gli impedisce di dire ciò che prova. Per fortuna anche qui, anche oggi, esiste qualcosa di più forte di una parola.
“Ladro di parole” di Roberta Maria ZACCURI – Arcisate (VA), del ’87 studentessa
Una ragazza scrive una lettera alla gemella morta dopo essersi resa conto che la prematura scomparsa della sorella non ha concesso loro il tempo di discutere riguardo al segreto che le aveva divise.
Vedi: http://www.premiochiara.it/
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