2.07.2003
"E’ importante che il Governatore della Banca d’Italia, Antonio Fazio, abbia riconosciuto che "le riforme introdotte sul fronte del mercato del lavoro alla fine dello scorso decennio stanno producendo risultati positivi in termini di occupati e di riduzione dei senza lavoro".
"Si tratta delle riforme volute dal centro sinistra in accordo con il sindacato unitario e con tutte le parti sociali, e attuate a partire dal pacchetto Treu del ‘97, che hanno fin qui prodotto circa 1.800.000 nuovi posti di lavoro, in parte stabili, in parte flessibili".
"Quegli stessi posti che il Governo cerca di attribuirsi come risultato della propria iniziativa. Non condividiamo invece l’opinione espressa dal Governatore quando afferma che le nuove riforme che il Governo si appresta ad introdurre daranno nuovo impulso all’occupazione".
Lo ha dichiarato Cesare Damiano, responsabile Lavoro della Segreteria nazionale dei Ds.
A nostro avviso - continua Damiano - si tratta di misure di precarizzazione del lavoro di cui non si sentiva assolutamente bisogno, soprattutto visti i risultati che si sono fin qui ottenuti grazie all’azione del precedente governo di centro sinistra. Sarebbe necessario, invece, accompagnare le misure di flessibilità esistenti, regolate dalle leggi e dai contratti, con nuove forme di stabilizzazione del lavoro e con l’estensione graduata di diritti e tutele a chi, soprattutto giovani e donne, è più debole nel mercato del lavoro".
"E’ la strada scelta dall’Ulivo con le sue proposte di legge a favore dei lavoratori e delle imprese che - conclude Damiano - soprattutto con la Carta dei Diritti delle Lavoratrici e dei Lavoratori, definiscono nuovi diritti universali per l’attuale mercato dei lavori".
Welfare Italia
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