«Con la comunicazione del ministro Padoa Schioppa alla Camera, si apre un lavoro impegnativo per tutte le commissioni e per l'insieme del Parlamento che analizzerà nel dettaglio le misure della legge Finanziaria». Lo dice Marina Sereni, vicepresidente del gruppo dell'Ulivo alla Camera dei deputati.
«Già dall'illustrazione di oggi - aggiunge - emerge la corrispondenza tra gli obiettivi del Dpef e le principali misure della manovra 2007, ciò non toglie naturalmente che ci possano essere degli aggiustamenti com'è auspicabile che avvenga per gli Enti locali. La maggioranza, però, deve assumersi la responsabilità di rispettare le linee di fondo e, naturalmente i saldi così difficilmente ottenuti".
"Questo governo, voglio ricordarlo - conclude Sereni - ha dovuto operare sul dissesto della finanza pubblica ereditata da cinque anni di centrodestra. Per questo, mentre penso che sia la Cdl a doversi vergognare e non il ministro Padoa Schioppa, mi aspetto che gli alleati, tutti, valorizzino il cambio di segno della Finanziaria che il Cdm, al completo ha approvato, e non si esercitino a sottolineare i pochi punti critici».
"La legge si cambia in Parlamento, non sui giornali" "Il Parlamento, la Camera da ieri, ha in mano la Finanziaria 2007. I parlamentari, nelle commissioni, in aula, avranno la possibilità di migliorarla e di correggere eventuali punti critici, alcuni dei quali ci interessano e toccano direttamente il rapporto coi cittadini, come i tagli agli Enti locali". Lo ricorda Marina Sereni, vicepresidente dell’Ulivo della Camera dei deputati. "Abbiamo a che fare con un’opposizione che non prova neanche un filo di vergogna: dopo aver svuotato le tasche di tutti gli italiani che pagano le tasse e aver incentivato con parole e condoni l’evasione, ora grida alla rapina sociale e minaccia mobilitazioni di piazza". "Di fronte a questa situazione – insiste la vicepresidente dell’Ulivo - ci aspettiamo un confronto responsabile nella maggioranza perché le correzioni siano concordate e non intacchino né i saldi, né lo spirito della manovra 2007. La legge si cambia in Parlamento e non sui giornali e certo non aiutano dichiarazioni che mettono in forse quanto unanimemente votato dal consiglio dei ministri. Ogni proposta, comunque, è legittima, purché chi la fa spieghi anche come può essere finanziata". "Confronto anche con l’opposizione perché il Parlamento è anche opposizione – conclude Sereni - purché però si evitino toni scomposti e non si chieda al centrosinistra e a Padoa Schioppa di fare la manovra del centrodestra e di Tremonti".
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