7.10.2006
Tiziano Scarpa: Due monumenti a Zara
1.
Sul lungomare c'è un uomo di bronzo seduto su una bitta. Ha una conchiglia molto grande in mano. La mira e la rimira. Si chiama Špiro Brusina, zoologo marino amico di Charles Darwin. Špiro non si capacita di essere diventato della stessa materia di quel grazioso mostro degli abissi. Forse è uno scherzo dell'evoluzione.
La conchiglia, le mani, la barba, anche lo sguardo: tutto è di bronzo, adesso. A forza di studiarsi alla fine si sono fusi insieme, sono la stessa cosa. 2. La statua spilungona del campione di basket tiene in mano una sfera. Ovvio che tutti pensano che sia un pallone da pallacanestro (ma potrebbe anche essere la palla di un cannone intercettata durante l'assedio del 1991). Krešimir Ćosić si sta preparando a fare un tiro libero, gli occhi fissi al canestro. Per uno come lui è un gioco da ragazzi: la traiettoria morbida, il ciuff nella retìna. Nella vita l'ha fatto un milione di volte, raramente ha sbagliato. Anche a pochi secondi dalla fine, con gli avversari sopra di due punti. Non gli manca il coraggio. Questa volta sta fermo. Ha deciso di tenersela stretta. Non vuole più staccare dalle mani quella parte di sé.
Fonte: http://www.ilprimoamore.com/testo_256.html
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