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Finanziaria 2007: raggiunta l'intesa tra governo ed enti locali
11.10.2006
Manovra più leggera per comuni e province: la Finanziaria 2007 costerà 1,1 miliardi in meno circa a comuni e regioni. La decisione è stata presa nel corso dell'incontro, presieduto dal Presidente del Consiglio Romano Prodi e coordinato dal Sottosegretario di Stato Enrico Letta, con i rappresentanti dei Comuni, delle Province e delle Comunità Montane sulla Finanziaria 2007.

Per l'Esecutivo erano presenti i Ministri dell’Economia Tommaso Padoa Schioppa, dell'Interno Giuliano Amato, degli Affari Regionali Linda Lanzillotta, il Viceministro dell'Economia Vincenzo Visco e il Sottosegretario all'Economia Nicola Sartor.

Nel corso dell'incontro è stata compiuta una approfondita disamina delle richieste degli Enti locali e il Governo si è impegnato sulle seguenti modifiche:

- saranno rimossi i vincoli all’indebitamento per gli investimenti (comma 11 dell'art. 74), nel rispetto dei saldi finanziari: viene eliminato il tetto del 2,6 e ripristinato quello del 12,5%;

- la manovra discrezionale che gli enti locali dovranno porre in essere sarà inferiore di 600 milioni di euro (100 in meno alle province e 500 ai comuni) rispetto a quanto previsto attualmente;

- per i Comuni inferiori a 5.000 abitanti verrà istituito un fondo, a cura del ministero degli Interni, di 260 milioni a valere sulla parte non utilizzata del fondo ordinario. Una quota da definire sarà destinata alle Comunità montane;

- la manovra non inciderà sulle opere pubbliche co-finanziate con risorse comunitarie. Infine, il tavolo ha stabilito che le norme contenute nella legge Finanziaria relative al funzionamento degli organi e agli amministratori locali saranno esaminate congiuntamente con il ministro dell'Interno Giuliano Amato.

Il Governo, inoltre, si è impegnato ad affrontare tempestivamente e nel modo più adeguato il problema della sicurezza nelle grandi città. Per quanto riguarda la parte ordinamentale, tutto è rinviato invece al Parlamento. Lì andranno valutati i limiti al personale, sia in quantità di organici che in costi per gli stipendi, e quelli agli incarichi.

«Bene, c'è stato un confronto serio sui punti già discussi, mi pare che ci sia complessivamente un'intesa», ha commentato il ministro per i Rapporti con il parlamento Vannino Chiti, al termine dell’incontro. «Tutta l'operazione – specifica il ministro per i rapporti con il parlamento – verrà fatta senza cambiare il saldo della manovra, nè aumentare le entrate».

Soddisfazione espressa anche dai rappresentanti degli enti locali. «E' stato un incontro utile perchè sono stati fatti passi avanti importati - afferma il presidente dell'Anci (Associazione nazionale comuni italiani) Leonardo Domenici - . Avevamo posto delle questioni relative sia all'alleggerimento della manovra sui comuni sia al superamento di una serie di norme ordinamentali inserite in Finanziaria».

Per quanto riguarda questi punti, afferma Domenici, «c'è stata una risposta che ci ha fatto fare dei passi in avanti. Si è fatto un lavoro positivo - sottolinea Domenici che aggiunge - . Sulla questione delle norme ordinamenti si farà una selezione per vedere quali potranno essere stralciate ma c'è una disponibilità a collaborare con il ministro Amato».

«Oggi sono state poste le basi per un'intesa positiva e i comuni hanno dimostrato - commenta soddisfatto il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino - , alla luce della riduzione del tendenziale di spesa registrata nell'ultimo anno, di essere capaci di fare economia».

«L'intesa che dopo l'incontro di oggi, si va profilando tra Governo e Anci, Upi e Uncem - afferma Piero Fassino segretario nazionale dei Ds - conferma la reciproca volontà di concorrere ad una Finanziaria capace di tenere insieme gli obiettivi di risanamento e di sviluppo con l'esigenza di assicurare ai cittadini e alle famiglie servizi essenziali per la serenità della loro vita. Un contributo importante - conclude Fassino - ad una politica di sviluppo e di equità sociale».

Fonte: www.dsonline.it
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